Gli scrittori della porta accanto

Fulvio Drigani presenta: #ColVentoInPoppa

Fulvio Drigani presenta: #ColVentoInPoppa

Presentazione Libri Intervista a cura di Silvia Pattarini. #ColVentoInPoppa (Robin edizioni), il primo romanzo di Fulvio Drigani. Quattro ragazzi e un lungo viaggio da Milano all'estremo Oriente, alla scoperta di se stessi, documentato in tempo reale con un hashtag sui social.

Fulvio Drigani è nato a Genova, cresciuto a Mantova e laureato all’Università Luigi Bocconi di Milano. Come italiano, si sente quindi un originale incrocio fra mare Mediterraneo e nebbia padana ma con un’anima cosmopolita. Una volta laureato, è infatti partito alla scoperta del mondo, e ha lavorato, vissuto e viaggiato in quattro continenti. L’elenco dei paesi dove è stato è molto lungo ma può dire che i luoghi nei quali ha vissuto di più sono stati l’Olanda, la Germania, la Polonia, Londra, la Grecia, la Turchia, il Giappone, gli Stati Uniti e perfino la giungla sudamericana. L’inglese è diventata la sua seconda lingua. Ora vive in Italia, a Frascati, anche se spesso lo trovate altrove.
Professionalmente, negli anni Novanta è diventato Head of Online Communication dell’Agenzia Spaziale Europea dove era responsabile, inter alia, delle attività editoriali del portale e dei social network in Inglese e in altre lingue, fra cui l’italiano. Sia il portale che i social network sono punti di riferimento nel settore a livello internazionale. A pieno regime, la redazione che dirigeva contava una ventina di editor, grafici e tecnici informatici, più numerosi collaboratori esterni nelle varie lingue. Negli ultimi anni ha curato le campagne social degli astronauti italiani Nespoli, Parmitano e Cristoforetti.
Tuttavia, nel 2015,  ha deciso di coltivare un’altra sua grande passione, la scrittura, e #ColVentoInPoppa è il suo primo romanzo.
Oltre a scrivere, recensisce libri per il circolo letterario Bel-Ami di Roma ed è attivo su Twitter, @FDrigani.

#ColVentoInPoppa di Fulvio Drigani

#ColVentoInPoppa

di Fulvio Drigani
Robin edizioni
Narrativa di viaggio
987-8872743959
cartaceo 12,75€

Quattro ragazzi neolaureati, prima di buttarsi a capofitto nel complicato mondo del lavoro, decidono di vivere un’avventura che li porterà lontano da casa per qualche tempo: un viaggio da Milano all’Estremo Oriente, che condurrà i giovani protagonisti a riscoprire se stessi e a mettere in discussione i loro rapporti e modelli di vita.
Lavinia e Alberto sono una giovane coppia. Lei, di padre italiano e madre bosniaca rifugiata in Italia, avverte la necessità di conoscere più da vicino quei luoghi balcanici dalla quale la madre, per proteggerla, l’ha sempre tenuta lontana. Lui, proveniente invece da un’operosa famiglia brianzola, è alla ricerca di una risposta sul suo futuro, sia per quanto riguarda la carriera lavorativa che il delicato rapporto con Lavinia.
Anche Alice e Massimo, i loro più cari amici, stanno insieme. Lei, molto estroversa e perennemente connessa sui social, è alla costante ricerca di quel calore familiare che i suoi genitori non hanno mai saputo darle. Lui, in apparenza tranquillo e succube della fidanzata, utilizza il viaggio non solo per arricchirsi culturalmente, ma anche per capire veramente se stesso.
Il viaggio si snoda fra Bosnia, Turchia, Penisola Arabica, India e Maldive, Thailandia e Cina fino al Giappone, meta, ma anche prova, finale. Strada facendo, i quattro, fuori dal loro ambiente, e a contatto con realtà diverse e persone in vario modo stimolanti, si trovano costretti ad affrontare difficoltà inaspettate e crisi, sia individuali che di coppia. Le loro complesse vicende alternano, in un susseguirsi di colpi di scena, momenti allegri, meravigliosi, tristi e sorprendenti fino a culminare, alla fine del viaggio, nel dramma e nella tragedia.


L'autore racconta


Buongiorno Fulvio Drigani e benvenuto sul blog di approfondimento culturale Gli scrittori della porta accanto. Raccontaci qual è stato il percorso che ti ha fatto approdare al mondo della scrittura: quando hai iniziato a scrivere e cosa?

Ho avuto una vita professionale molto intensa e così ho tenuto questo sogno a lungo nel cassetto. Quattro anni fa, però, ho deciso che non potevo sempre rimandare e mi sono messo a scrivere. Ho cominciato con dei racconti vagamente tratti da persone o situazioni reali e con un romanzo che ho poi messo a decantare, ma che intendo riprendere al più presto. Solo successivamente è nato #ColVentoInPoppa, il libro che ho appena pubblicato.

#ColVentoInPoppa è la tua prima fatica letteraria, quindi. Quanto tempo hai impiegato a scriverlo?

La prima stesura l’ho scritta in tre o quattro mesi, la trama l’avevo ben chiara in mente, ma mi è sembrato giusto farla leggere ad alcune persone, tra le quali un editor professionista, per avere dei commenti. Alla fine, c’è voluto un anno per giungere alla versione finale.

Come è nato questo titolo? Ti sei dovuto documentare o svolgere delle ricerche per argomentare al meglio la tua trama?

Il romanzo narra del viaggio di quattro ragazzi da Milano fino in Giappone. Una di loro, Alice, vive immersa nei social e, al momento della partenza, crea l’hashtag per raccontare in tempo reale la loro avventura. Sceglie un nome pieno di ottimismo, ma #ColVentoInPoppa dovrà poi registrare anche situazioni difficili e drammatiche.
Ho raccolto un’accurata documentazione sui luoghi e sui fatti storici che fanno da sfondo alle vicende dei quattro ragazzi e che potete trovare sul mio sito www.fulviodrigani.com nella pagina “approfondimenti”.
È un fatto, però, che i luoghi toccati dal viaggio, ad esempio Turchia, Emirati Arabi e Oman, Cina, ecc.. mi sono ben noti per esperienza diretta.

Fulvio Drigani, a che genere appartiene #ColVentoInPoppa, a che target di pubblico ti rivolgi?

In un certo senso, lo definirei romanzo di formazione in quanto si parla di quattro neolaureati che partono per una vacanza con determinate convinzioni e affetti e che tornano diversi e anche scossi da quanto è loro accaduto. Nello stesso tempo, però, è anche letteratura di viaggio.
Penso che il romanzo possa essere letto a diversi livelli. È una storia ricca di sorprese, colpi di scena e ambientazioni diverse e può essere quindi goduta in quanto tale. La mia ambizione è però quella di attrarre anche un pubblico che si pone delle domande sui rapporti fra uomo e donna nella società odierna e anche sulle differenze etniche, culturali e religiose.

Veniamo ai personaggi: raccontaci qualcosa dei protagonisti e dei personaggi comprimari che ruotano attorno alla vicenda di Alice, Massimo, Lavinia e Alberto, svelaci qualche curiosità che li caratterizza.

Avere ben quattro personaggi principali e di una generazione diversa dalla mia è stata una sfida che mi sono imposto nello scrivere questo libro. Volevo rifuggire dall’impostazione tipica dell’esordiente: un unico personaggio principale che, guarda caso, è in buona parte simile all’autore.
I protagonisti sono dei venticinquenni molto diversi fra loro. Massimo è il più studioso, probabilmente il più intelligente e riflessivo, ma si rivela ben presto contraddittorio, sessualmente frustrato e aggressivo. Alice, la sua ragazza, è molto estroversa e social, ma, cresciuta senza autentici affetti familiari, fragile. Alberto, figlio di un imprenditore venuto dal niente, vorrebbe sfuggire al ruolo già assegnatoli di futuro dirigente d’impresa. Lavinia, figlia di una coppia mista, papà italiano e madre bosniaca fuggita dalla guerra civile, è molto idealista e vive con grande intensità il fatto di avere radici così diverse.
Ci sono molti altri personaggi, fra cui una tenera coppia di sposini napoletani in viaggio di nozze, ma tre comprimari sono particolarmente importanti: il padre di Lavinia, sempre con lei, anche se a migliaia di chilometri di distanza, nel sostenerla nei suoi slanci ideali; un vecchio inglese che vive a Hong Kong e un giovane giapponese, Hideki. Queste ultime due figure risultano fondamentali, sia dal punto di vista umano che da quello culturale, per dare un senso al romanzo.
Quanto alle curiosità, dopo aver detto che non mi identifico con nessun personaggio in particolare, aggiungo che non è invece un caso che il romanzo inizi e finisca a Milano. È un mio piccolo omaggio alla città che mi ha allargato gli orizzonti.
Alice, inoltre, è per me un nome evocativo. Lei crea #ColVentoInPoppa, probabilmente sognando di incontrare quel Paese delle Meraviglie che, purtroppo, non troverà.

I luoghi del libro: già ce lo hai accennato, ma dove si svolge nel dettaglio la vicenda di #ColVentoInPoppa?

La prima tappa è la Bosnia, dove Lavinia cerca parte delle sue radici; poi Istanbul, in Turchia, che segna il punto di confine fra cultura europea e Islam; tocca poi alla Penisola Arabica, terra di deserti sconfinati e inquietanti, e da lì in India (con il passaggio di una di loro dalle Maldive), dove si confrontano con la povertà estrema ma anche con una religiosità ben diversa da quella che conosciamo; la tappa successiva è la Thailandia, paese ricco di fascino e sensualità; non poteva poi mancare la Cina, gigante pragmatico, catapultato verso il futuro e per finire il Giappone: raffinato, elegante ma fragile come le sue isole scosse dai terremoti

Un proverbio svedese cita così: «in un buon libro la cosa migliore è fra le righe». Fulvio Drigani, tra le righe di #ColVentoInPoppa è celato qualche messaggio particolare o il tuo obiettivo è esclusivamente quello di intrattenere piacevolmente il lettore?

Come ho già detto, voglio intrattenere piacevolmente i lettori ma, fermo restando che il romanzo non vuole imporre messaggi preconfezionati, spero di offrire anche qualcosa di più e, a questo proposito, le due citazioni che ho scelto sono rivelatrici: «La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre», di Albert Einstein, e «Il primo passo non ti porta dove vuoi, ma ti toglie da dove sei», di Alejandro Jodorowsky.

Ci lasci un piccolo assaggio tratto dal libro?

Non credo che esista un passo o una frase più interessante. Ogni libro, se ben scritto, crea molte atmosfere che possono colpire differentemente il lettore a seconda della sua sensibilità e dello stato d’animo in cui si trova. L’ho sperimentato io stesso rileggendo, a distanza di anni, lo stesso libro.
Alcune frasi le ho comunque già citate in un paio in altre occasioni, fra cui quella di copertina:
Una volta seduti nell’aereo, posò la sua mano su quella che Lavinia aveva adagiato sul bracciolo che li separava, mentre lei appoggiò la testa sulla sua spalla.
Per un attimo guardò compiaciuto quella scena d’affetto, ma presto si soffermò a pensare che gli faceva paura quanto lui avesse bisogno di lei.
Fulvio Drigani presenta: #ColVentoInPoppa
Ma, in questo caso, voglio citarne una che apre uno squarcio su un altro aspetto finora non menzionato del romanzo:
Avevano vissuto grandi gioie, avevano sofferto, si erano entusiasmati e disperati e ora avevano conosciuto la morte. Non quella che finora avevano sentito come astratta e a loro estranea, ma quella concreta che a volte ti sfiora e che un giorno ti prenderà.
Fulvio Drigani presenta: #ColVentoInPoppa

Fulvio Drigani preferisce leggere alla vecchia maniera, sfogliando le pagine e annusando il profumo dei libri, oppure si è lasciato affascinare dalle innovative tecnologie e legge gli ebook?

Per formazione professionale e per atteggiamento culturale, sono un “homo technologicus”, ma, per i libri, faccio un’eccezione. Il piacere di sedersi in qualsiasi luogo ( poltrona, sdraio, prato, treno,..) a leggere un bel libro stampato è una delle gioie della mia vita

Credi di avere raggiunto il tuo obiettivo e ti senti realizzato, oppure hai altri progetti per il futuro, nuovi lavori in corso o altre ambizioni ?

A mio modo di vedere, uno non dovrebbe mai sentirsi realizzato. Secondo me, la vita è ricerca continua dell’amore, della felicità, della conoscenza in un perenne equilibrio instabile. Nel mio caso, è anche ricerca di una scrittura che sempre di più mi soddisfi e coinvolga chi legge.

Fulvio Drigani è stato un piacere conoscerti e passare il tempo in tua compagnia, a nome degli Scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.


Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.


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