Libri Recensione di Davide Dotto. Nessuno cerca di noi di Alessandra Favilli (Edizioni 2000diciassette). La Toscana contadina dei primi del '900, «governata dalla norma inflessibile dei lavori dei campi e delle stalle», dagli influssi della Storia e dalle trasformazioni di là da venire.
Ma nelle loro vite, ‘un mi ci voglio immischiare davvero. Di guai, n’ho di già fatti assai. Basta dunque con queste bischerate, domande, appostamenti, mocciosi sguinzagliati come cani da fiuto.Nessuno cerca di noi di Alessandra Favilli racconta la campagna Toscana dei primi del Novecento.
Alessandra Favilli, Nessuno cerca di noi
Quelle raccontate sono storie importanti e mai di contorno. Alcune ruotano intorno a Fiammetta, ai suoi fratelli, ai genitori – Narcisa e Alvaro.
Il tutto ricrea un ambiente vasto, temprato dallo scorrere delle stagioni «governate dalla norma inflessibile dei lavori dei campi e delle stalle».
Non c’è spazio per l’ozio, la solitudine dei pensieri, né per riflettere sulla propria vita. Ogni momento della giornata è occupato dal lavoro, dedicato alla fatica. È l’epoca in cui ancora ci si arrangia da sé, e ci si accontenta di una bambola cucita su due pezzi di un vecchio lenzuolo riempiti di paglia.
È difficile per ciascuno – per Alvaro, Fiammetta e i suoi fratelli – immaginare una condizione diversa da quella conosciuta.
C’è poco da scegliere, le cose si prendono così come vengono.Differente è il caso di Narcisa, la moglie del fattore. Essa trova il modo di porsi delle domande e di decidere di se stessa:
Nessuno mai, in quella piccola comunità, se n'era andata abbandonando figli e marito.Un fatto inaudito e particolare si sparge «come fuoco nell’erba secca». Nella piccola comunità che di tutti sa tutto mancano precedenti. Per Narcisa è una decisione enorme, un atto di coraggio che è un tiro di dadi, e dal quale non può tornare indietro essendo la condizione iniziale mutata in maniera radicale e definitiva.
Alessandra Favilli, Nessuno cerca di noi
Da essa discendono conseguenze alla lunga produttive di altre conseguenze. Non manca il confronto con i grandi eventi della Storia, per esempio il primo conflitto mondiale e le sue ripercussioni sulla vita contadina. La guerra che si prospetta riguarda anche due universi il cui collidere è foriero di molte trasformazioni di là da avvenire: vi sono l’asprezza delle leggi naturali, la durezza e i rigori della vita militare prive di una logica spiegazione.
Privo di spiegazioni plausibili è anche il destino nell'interagire sulle scelte umane.
Gli effetti imperscrutabili di lungo termine congiungono la risolutezza ribelle e impulsiva di Narcisa con il gioco di circostanze fortuite che le consentono di vegliare – sia pur a distanza – sul futuro dei figli e, soprattutto, di Fiammetta.Nessuno cerca di noi
di Alessandra FavilliEdizioni 2000diciassette
Romanzo storico
ISBN 978-8894306545
cartaceo 12,75€
Sinossi
Alvaro è il soprintendente di una piccola tenuta agricola coltivata a mezzadria, nella campagna Pistoiese agli inizi del novecento. Vive con la moglie Narcisa e i quattro figli (Duilio di dieci anni, Santi di otto, Fiammetta di sei e Beppino di due) al piano interrato della villa di Clementina, ricca vedova proprietaria dei poderi. Narcisa, fuggita dalla miseria e dalla violenza del padre, è insoddisfatta della propria vita, non più contadina e non ancora borghese, mentre Fiammetta, sensibile e sognatrice, soffre della mancanza di tenerezza da parte della madre. La donna conosce Guido, un merciaio ambulante, e se ne innamora. Dopo alcuni mesi di incontri clandestini, Narcisa riesce a convincere l’amante a portarla con sé, e abbandona la famiglia. Alvaro cerca inutilmente di rintracciarla nella vicina Firenze e alcuni mesi più tardi, venuto a sapere della presenza del merciaio in una zona non lontana da Pistoia, lo raggiunge e lo affronta. Scopre così che l’uomo, stancatosi presto di Narcisa, l’ha abbandonata. Accecato dalla collera, lo aggredisce e nella colluttazione involontariamente lo uccide. Riesce però a simulare un incidente e il delitto non viene scoperto...
Davide Dotto Sono nato a Terralba (OR) vivo nella provincia di Treviso e lavoro come impiegato presso un ente locale. Ho collaborato con Scrittevolmente, sono tra i redattori di Art-Litteram.com e curo il blog Ilnodoallapenna.com. Ho pubblicato una decina di racconti usciti in diverse antologie. Il ponte delle Vivene, Ciesse Edizioni. |
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