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Recensione: Io sono l'Usignolo, di Emanuela Navone

Recensione: Io sono l'Usignolo, di Emanuela Navone

Libri Recensione di Elena Genero Santoro. Io sono l’usignolo di Emanuela Navone. Una trama intrigante, un giallo narrato con toni che vanno dall'ironia della commedia al dramma.

Io sono l’usignolo di Emanuela Navone è stato il mio libro di Natale, anche se non è certo un libro natalizio. So solo che nei giorni precedenti avevo letto le prime cinquanta pagine mentre il 25 dicembre, dopo pranzo, l’ho terminato in poche ore.
Sarà per la trama intrigante, che diventa sempre più coinvolgente pagina dopo pagina. Sarà per lo stile maturo, accurato e impeccabile dell’autrice, che non lascia alcuna parola al caso e dosa sapientemente lo spazio lasciato ai dialoghi, alle descrizioni, ai pensieri del protagonista. Questo senza rinunciare a una bella dose di ironia, laddove è possibile. La verve di Emanuela Navone conferisce al testo un tono talvolta da commedia, anche se la narrazione in alcuni punti assume pieghe drammatiche.

Tutto è raccontato dal punto di vista del personaggio principale: Rubino Traverso.

Un giornalista quarantenne che per salvare il matrimonio e cambiare vita si trasferisce con la moglie Rossana e la figlia Stella in un paesino sperduto in montagna, dove tutti conoscono tutto di tutti. Per lui che proviene dal grande respiro della città la dimensione del paesino potrebbe essere soffocante. Eppure anche il paesino può fornirgli degli spunti. Infatti, nella redazione in cui lavora, il suo capo sta minacciando di tagliare la sua rubrica, ma questo non succederà se Rubino scriverà un articolo interessante per i lettori. E lui ha saputo che in quel paesino, venti anni prima, il sindaco, la moglie e il figlio ventenne sono periti in un incendio dai contorni oscuri.
Ben presto Rubino intuisce che i nativi sono reticenti, non sembrano disposti a parlare, quindi si convince che ci sia qualcosa sotto ed è ancora più motivato ad andare fino in fondo. Intanto riceve dei messaggi, delle velate minacce, proprio dal presunto colpevole dell’incendio, un uomo che si fa chiamare l’Usignolo. O almeno così pare, perché l’Usignolo non si fa mai vedere, nessuno sa se sia ancora vivo o se si tratti di un’impostura.
Sul lato privato a Rubino le cose non vanno molto meglio, il rapporto con Rossana è sempre zoppicante, al punto che lui cerca distrazione con la giovane Rachele.

Eppure l’Usignolo, o chi per lui, non lo lascia in pace, arriverà a privarlo di qualcosa a cui tiene molto e da quel momento Rubino deciderà di andare fino in fondo, in un vero e proprio thriller, con un crescendo di tensione e colpi scena, fino all’ultima pagina.

La scrittura di Emanuela Navone, dicevo, non lascia nulla al caso e infatti ogni personaggio si rivelerà funzionale alla spiegazione del mistero. Notevole la caratterizzazione dei personaggi, nei loro movimenti, nella loro ambiguità, nella loro follia. Anche le dinamiche familiari, quelle del matrimonio in crisi, quelle della famiglia di origine di Rossana, sono rese in modo credibile. Amerete Rubino, che non è certo un eroe senza macchia e senza paura, anzi, è uno sfigato dalle prime righe, dall’arrivo nella nuova casa in un orribile giorno di pioggia. Rubino sbaglia, Rubino commette stupidaggini e proprio per questo è così umano.
Consiglio la lettura di questo libro a tutti gli amanti del thriller e dei gialli: trascorrerete piacevoli ore di tensione e non riuscirete a smettere di leggere.

Io sono l'Usignolo di Emanuela Navone

Io sono l'Usignolo

di Emanuela Navone
Giallo
ISBN 978-1549774379
Cartaceo 14,45€

Sinossi
Chi è Florian Chevalier e perché ha bruciato la casa del sindaco di Val Salice? Questo si domanda il giornalista Rubino Traverso, intenzionato a scoprirne di più e sorpreso che nessuno voglia raccontare nulla. Quando, proseguendo le ricerche, inizia a ricevere disegni bizzarri e strani messaggi intimidatori, capisce che la verità non deve venire a galla. Che cosa nascondono gli abitanti di Val Salice? In un agosto spazzato dal vento, Rubino scoprirà a poco a poco che perfino un piccolo paese sperduto fra i monti liguri ha i suoi scheletri nell’armadio. E dovrà a tutti i costi scoprire quali. Cosa sei disposto a perdere pur di conoscere la verità?

Elena Genero Santoro

Elena Genero Santoro
Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni.
Perché ne sono innamorata, Montag.
L’occasione di una vita, Lettere Animate.
Un errore di gioventù, 0111 Edizioni.
Gli Angeli del Bar di Fronte, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni (seconda edizione).
Il tesoro dentro, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni (seconda edizione).
Immagina di aver sognato, PubGold.
Diventa realtà, PubGold.
Ovunque per te, PubMe.
Claire nella tempesta, Leucotea.


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1 commenti
  1. Grazie mille <3 Sono contenta ti sia piaciuto. Un bacione!

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