Gli scrittori della porta accanto

Katia Manfredi presenta: Petrolio bollente

Katia Manfredi presenta: Petrolio bollente

Presentazione Libri Intervista a cura di Silvia Pattarini. Katia Manfredi presenta il suo romanzo d'esordio Petrolio bollente (PubMe – Collana Gli scrittori della porta accanto Edizioni): un ambiente di lavoro cinico e maschilista, il coraggio di una professionista di difendere le proprie idee - sempre - anche quando è scomodo.

L’unica intrusa nella vignetta al tavolo con i manager dell’area tecnica era lei.
Questa volta si sentiva un po’ come allo zoo safari. Perché pro-prio come allo zoo si poteva osservare il branco.
Se il capo branco rideva, gli altri del branco ridevano; se aveva lo sguardo preoccupato, gli altri assumevano un atteggiamento serio; se lui salutava, tutti salutavano. Compiaciuti di interpreta-re quel ruolo, non si accorgevano nemmeno di diventare delle marionette.
Un classico era vedere imitare quei comportamenti che conside-ravano soprusi nei loro confronti, da parte dei loro superiori, verso i sottoposti. Fantasia zero.
Il pianeta dei replicanti, brutte copie di originali già lerci.
Quando si era costretti a stare in silenzio per ascoltare uno di loro, alcuni mostravano uno sguardo assorto e meditabondo a lasciare intendere che il loro cervello stesse elaborando le solu-zioni più innovative, quando invece – con buona probabilità – stavano pensando al pranzo, o peggio, a biancheria intima fem-minile. Altri si perdevano nella lettura dello smartphone…
In quell’ambiente Gabriella sapeva che esporre le sue idee naïf l’avrebbe sottoposta al rischio di apparire ridicola. Le sue opi-nioni erano troppo scollate dal contesto del profitto.
Troppo romantiche. Roba da donne, insomma.
Katia Manfredi, Petrolio bollente


Petrolio bollente

di Katia Manfredi
PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
Narrativa
ISBN 978-8833666044
cartaceo 12,50€
ebook 2,99€

Sinossi

Gabriella, giovane e brillante ingegnere, lavora presso il dipartimento di ricerca di una multinazionale petrolifera. Caruso è il suo capo, un siciliano aggressivo e autoritario, molto potente. È lui che decide quando e dove Gabriella deve recarsi per risolvere le questioni tecniche più disparate.
L’ambiente di lavoro è maschilista e spregiudicatamente rivolto al profitto; Gabriella è costretta a interagire in contesti operativi e decisionali che la mettono a dura prova. Come primo importante incarico, viene mandata a Pointe Noire, in Congo, per risolvere alcune criticità operative che rischiano di bloccare l’attività di un impianto.
Forse per la giovane età o per il fatto di essere donna, nonostante individui e denunci seri malfunzionamenti viene sistematicamente ignorata, sia dalla dirigenza italiana sia dai tecnici africani. Fino a quando accade l’irreparabile: divampa un incendio e qualcuno rimane gravemente ferito.
Gabriella sarà chiamata a rispondere del suo operato, alla ricerca di un capro espiatorio per salvare il buon nome dell’azienda.
Una storia attuale, che s’ispira ad alcuni eventi realmente accaduti. Scritta quasi come una sceneggiatura per una serie TV, fornisce numerosi spunti di riflessione sul mondo lavorativo del settore industriale, troppo spesso spinto al profitto e discriminante.


L'autrice racconta



Oggi diamo il benvenuto a Katia Manfredi, che ci presenta in anteprima il suo romanzo d'esordio Petrolio bollente. Come è nata l’idea di questo libro? 

Avevo il desiderio da tanto tempo di raccontare o dire delle cose che nel corso degli anni ho maturato. Ho iniziato partecipando a qualche concorso per racconti brevi e poi mi hanno incoraggiato a sviluppare questi racconti fino a farne un romanzo.
Ho la convinzione che per scrivere un libro alla base si debba avere un bisogno, un’urgenza di comunicare qualcosa, un obiettivo.

Qual è il tema del tuo romanzo, ci anticipi qualche indiscrezione per incuriosire il lettore?

C’è un’eroina, Gabriella, che cerca di gestire al meglio la sua vita privata e lavorativa e ne succedono di tutti i colori, perfino un’esplosione a causa della quale lei sarà chiamata a rispondere del suo operato.
È un po' la storia di ogni donna nel tentativo di affermarsi in un mondo pieno di pregiudizi e di regole già fatte.
È anche un modo per viaggiare in ambienti impopolari e rivivere una quotidianità che è comunemente lontana dai riflettori. La TV preferisce dottoresse e poliziotte...
Il romanzo affronta anche aspetti legati al delicato equilibrio tra il profitto delle aziende e il rischio sul lavoro ed è per questo che pur non essendo un romanzo autobiografico o compromettente, ho utilizzato per cautela lo pseudonimo di Katia Manfredi.

Perché leggere Petrolio bollente?

Per tre ragioni: per le emozioni della protagonista che sono le emozioni di una donna in erba; per lasciarsi trasportare in un mondo sconosciuto fatto di ferro e fuoco; per ritrovare il coraggio di difendere le proprie idee - sempre - anche quando è scomodo.

I protagonisti delle tue storie sono persone reali o di fantasia?

Mi lascio ispirare dalle persone che incontro nella realtà, poi costruisco personaggi di fantasia ed esagero, faccio fare loro tutto quello che a loro stessi viene in mente.
In pratica la storia se la costruiscono da soli; una volta dipinto il personaggio, lui sa come si deve comportare in ogni circostanza. Sono sicura che anche quando chiudo il libro, loro continuano a parlare, viaggiare, sognare…
Infatti loro sono andati avanti e c’è già il secondo romanzo in arrivo.

A monte del romanzo c'è un lavoro di ricerca e documentazione?

In minima parte, per alcune questioni tecniche.

I luoghi del libro: dov’è ambientato Petrolio bollente?

Tra Firenze e Milano, con una trasferta in Congo e una in Sicilia. Ma i luoghi potrebbero essere altri, sono in prestito ai personaggi che sono i veri protagonisti.

Come intendi impostare la promozione dei tuoi libri: Covid permettendo, sei disponibile a impegnarti personalmente in presentazioni presso biblioteche, librerie, centri culturali e assessorati alla cultura, oppure preferisci il web o, tutte le soluzioni possibili purché se ne parli? 

Inizialmente mi muoverò con cautela, rimanendo nell’anonimato, poi si vedrà.
Credo che investirò un piccolo budget per la promozione su carta stampata e online.
Ho cominciato ad usare di più il web e quindi adesso, signore e signori, Katia Manfredi è su tutti i social!

Che tipo di lettrice è Katia Manfredi? Preferisce sfogliare le pagine dei libri, annusando il profumo delle pagine, oppure si è lasciata sedurre dalle nuove tecnologie e preferisce gli ebook?

La carta ha sempre il suo fascino. Ma l’ebook ha il vantaggio di essere leggero (anche se dentro contiene tanti libri) e di avere accesso immediato al vocabolario, per me cosa bellissima per capire a fondo la nostra lingua e anche impararne delle nuove.

Ringrazio Katia Manfredi per essere stata con noi, in bocca al lupo con Petrolio bollente e per i tuoi progetti futuri.




Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.


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