Gli scrittori della porta accanto

Scrittori: intervista a Tiziana Lilò

Scrittori: intervista a Tiziana Lilò

Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Tiziana Lilò, in tutti gli store online con Diario di un cervello in fuga nel XXI secolo (PubMe - Collana I Read It/Io Me Lo Leggo): «Sono me stessa, libera e felice, senza filtri».


Diamo il benvenuto a Tiziana Lilò. Grazie per avere scelto il nostro web magazine culturale Gli Scrittori della Porta Accanto – Non solo libri.  Entriamo subito nel vivo di questa intervista. Per scrivere è necessario avere una storia da raccontare, una scintilla interiore. Cosa significa per te scrivere, cosa ti ha spinto a scrivere Diario di un cervello in fuga nel XXI secolo? 

Ho sentito il bisogno di “aiutare” coloro che in futuro avessero voluto intraprendere un’esperienza di emigrazione in Inghilterra pertanto, reduce dalla mia esperienza personale, ho iniziato a scrivere questo “diario di viaggio” che racconta quanto è accaduto a me e al mio compagno nell’anno 2008 durante quei 220 giorni trascorsi su suolo inglese, elargendo anche informazioni di carattere pratico/burocratico, necessarie per poter vivere in quel Paese.

Diario di un cervello in fuga nel XXI secolo. Perché hai scelto proprio questo titolo?

Inizialmente il titolo era Tentare di emigrare nel XXI secolo, quando pochi mesi fa (stanca di tenerlo nel cassetto per oltre dieci anni) avevo provato a pubblicarlo come Self Publishing tramite Amazon. Successivamente sono venuta a conoscenza dell’editore PubMe, il quale ha ritenuto meritevole di pubblicazione il manoscritto e, insieme, abbiamo optato per modificare il titolo e la copertina. D’altronde, una volta, ci avrebbero denominati “migranti con la valigia di cartone”, ma vista l’epoca nella quale viviamo, ora è più appropriato “cervello in fuga”. A me piace tantissimo!

Tiziana Lilò, com'è strutturato il tuo libro? Ci riveli qualche indiscrezione?

Il diario, scritto in prima persona, ricco di particolari, affronta il tema dell’emigrazione (un argomento sicuramente delicato e spinoso) dimostrando talvolta quanto sia umiliante e doloroso esser costretti ad espatriare per tentare fortuna, ma il filo conduttore di queste vicissitudini/peripezie è proprio l’ironia, sebbene si tratti di argomenti che portano a delle riflessioni. Come quando alloggiavamo ancora al B&B e, una sera, abbiamo acquistato una pizza da asporto da un locale che non rispecchiava esattamente i canoni di igiene. Ma fiduciosi del nostro sistema di anticorpi, ci siamo portati in camera una margherita fumante e così facendo siamo riusciti anche a scaldare un po' l’ambiente (dato che quella stanza era piuttosto fredda).

Perché consiglieresti Diario di un cervello in fuga nel XXI secolo?

Principalmente? Per far sorridere! Perché questo è il motivo che si è radicato scrivendolo, considerate le situazioni talvolta paradossali nelle quali siamo incappati. Si tratta di una lettura leggera, divertente, ma soprattutto reali, dove due giovani emigrati vengono raccontati per quello che sono, senza filtri.
Diario di un cervello in fuga nel XXI secolo di Tiziana Lilò

Diario di un cervello in fuga nel XXI secolo

di Tiziana Lilò
PubMe
Narrativa
ISBN 978-8833665498
ebook 2,58€
Cartaceo 17,10€

Quanto ti ha coinvolto emotivamente la stesura di questo diario?

Tantissimo! In quelle pagine ci sono io così come sono. Con le mie certezze, ma anche con le mie (tante) insicurezze. Insomma, una ragazza che vuole scoprire il mondo e che per raggiungere il suo sogno abbandona tutto e tutti (a parte il fidanzato che l’ha seguita, per fortuna!, e che è anche il co-protagonista).

Se potessi esprimere con un'immagine ciò che rappresenta veramente per te la scrittura, quale sarebbe?

Un’immagine rappresentante un paesaggio autunnale (io adoro questa stagione!) dipinta ad acquarello per dare il senso della leggerezza e della serenità che mi avvolge quando scrivo.

Scrivere, a volte, diventa terapeutico. Ma non credo sia solo questo lo scopo del tuo libro. C'è qualche altra motivazione?

Diciamo che nel mio caso, è servito anche per raccontare agli amici e parenti di casa la mia “latitanza” di quel periodo. Perché ero talmente assorbita dalla miriade di impegni che mi sono trovata ad affrontare che ho un po' perso di vista il lato “social”. Questa è l’occasione giusta per portarli a conoscenza di quanto ci è accaduto e delle motivazioni delle decisioni prese.

Ringraziamo tantissimo Tiziana Lilò  per essere stata ospite degli Scrittori della porta accanto e, anche a nome dei nostri lettori, le auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.

Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Madre di tre figli, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.


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