Gli scrittori della porta accanto

Sognando la libertà, 5 racconti di Silvia Pattarini

Sognando la libertà, una raccolta di racconti di Silvia Pattarini

Libri Comunicato stampa. Sognando la libertà (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto), una raccolta di cinque racconti di Silvia Pattarini: dall’Antico Egitto ai giorni nostri, tra realtà e fantasia, storie diverse fra loro legate a doppio filo da due parole: paura e libertà.

«La libertà dovrebbe essere un sacrosanto diritto per ogni essere umano, non un regalo di Natale!» rispondo convinta all’affermazione di Sonia. A quanto pare non sempre è così, non per tutti. Ora anche lei è una donna libera, a pochi giorni dal Natale. Mi ha detto che la libertà è il più bel dono che abbia mai ricevuto.
Un’energica stretta di mano e la congedo con i classici auguri. Mi domando se non siano troppo scontati.
Il carillon intona un Christmas Carol che le lucine dell’alberello vicino al tavolo seguono variando di colore: ora rosse, ora gialle, poi verdi e blu, rosa e via a ricominciare da capo, con un’intensità più spiccata dei colori dell’arcobaleno.
L’ovale del viso dall’incarnato scuro, a tratti malinconico, accenna a un sorriso mentre occhi grandi e neri sono umidi. È troppo forte per commuoversi di fronte a me. Lo sguardo è fiero e orgoglioso, alla fine è ciò che conta.
Si allontana dalla sedia e segue Chinaza verso l’uscita. Affretta il passo in direzione della piazza gremita di gente. La osservo camminare oltre la vetrata del bar, fino a quando il fisico asciutto ed esile sparisce, fagocitato dalla folla che s’accalca attorno alle bancarelle, tra le luminarie che s’accendono alle prime ombre della sera, ai piedi del Duomo.
Com’è bella Milano durante il periodo di Natale, vivace, colorata, multietnica, una città da vivere e da raccontare, anche se questa non è una leggenda metropolitana: è la cruda, amara, beffarda quotidianità.
Sonia ha acconsentito a incontrarmi solo dietro la promessa di mantenere l’anonimato. Ho accettato, garantendole l’assoluto riserbo, nel mio articolo utilizzerò nomi fittizi ed eviterò fotografie.
Usando un italiano di scarsi vocaboli e, con l’aiuto di un’amica che vive in città già da qualche anno e lo parla discretamente, mi ha raccontato la sua storia.
Silvia Pattarini, Sognando la libertà


Sognando la libertà

di Silvia Pattarini
PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
Racconti
ISBN 978-8833668796


Sinossi

Dall’Antico Egitto ai giorni nostri, tra realtà e fantasia, cinque racconti molto diversi fra loro, ma legati a doppio filo da due parole: paura e libertà. Due sentimenti che s’intrecciano nelle vicende dei protagonisti: la paura che predomina da una parte, contrasta con il forte desiderio di libertà dall’altra.
L’occhio di Horus – Antico Egitto. L’avventura di Serket, schiavo nubiano e apprendista presso la Casa delle ombre, destinato a cambiare la sua vita e diventare “il prescelto”.
Inverno 1944: il profumo della libertà – Venti di guerra infuriano anche in un piccolo paese della Val Trebbia, avvolto dalla bruma. Iolanda ha ventitré anni quando viene rapita da un soldato magrebino, al soldo dei tedeschi. Di lei non si sa più nulla, persino il parroco del paese chiede ai fedeli di pregare per la sorte della sventurata ragazza scomparsa. Tratto da una storia vera, la testimonianza della protagonista, scampata per miracolo alla follia umana.
La mitica 500 blu – Le vicende di una spensierata diciottenne neopatentata e le sue esilaranti avventure, sul finire degli anni Ottanta, nella splendida cornice dell’Appennino Reggiano, all’ombra della Pietra di Bismantova, citata da Dante nel Purgatorio.
Il dono della libertà – Manca poco a Natale quando una giornalista incontra Sonia, una giovane nigeriana che con l’aiuto di un’amica le racconta la sua vita. Nella Milano dei giorni nostri, una vicenda d’attualità, legata al traffico di esseri umani e alla tratta delle prostitute nigeriane.
Rileggendo La peste di Albert Camus. La paura, marzo 2020 – Una rilettura in chiave inedita di un libro scritto nel primo dopoguerra, La peste di Albert Camus, a dimostrazione che il passato può sempre tornare. Le descrizioni di quel periodo s’intrecciano e presentano diverse analogie con la situazione che stiamo vivendo da quando il covid-19 ha preso il sopravvento sulle nostre vite, scoperchiando tutte le nostre fragilità.


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Silvia Pattarini




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