Cinema Di Stefania Bergo. Gennaio sarà un mese di ritorni al cinema, come quello di Will Smith nei panni del padre di Venus e Serena Williams, e dei registi Guillermo del Toro e i fratelli D'Innocenzo.
Sono tornata al cinema in questo inizio del 2022... Ed è stato davvero emozionante! Le poltrone della sala, lo schermo gigantesco... poco importa che al posto del profumo di popcorn si sentisse quello del disinfettante attraverso la mascherina FFP2: il cinema mantiene sempre la sua magia e un film in prima visione è un dono che possiamo scartare in ogni momento.Sebbene, mi rincresce ammetterlo, l'offerta di film e lungometraggi animati non sia scoppiettante quanto il mese scorso, anche a gennaio nelle sale vedremo pellicole interessanti.
Come il nuovo capitolo di Matrix, anche se definito il peggiore della saga, o il rifacimento di La fiera delle illusioni per la regia di Guillermo del Toro (Premio Oscar per La forma dell'acqua qualche anno fa).Altri ritorni sono quello di Sophie Marceau, che del Tempo delle mele ha mantenuto il taglio di capelli ma che si cimenta nel delicato ruolo drammatico della figlia di un uomo che chiede l'eutanasia in È andato tutto bene, e dei premiati fratelli D'Innocenzo, che con America Latina portano sullo schermo un thriller italiano.
Il più atteso, forse per la presenza di Will Smith, che si conferma un bravissimo attore trasformista, è Una famiglia vincente, che racconta la storia del padre di Serena e Venus Williams.
La critica lo ha già bocciato perché non abbastanza incentrato sullo sport e sulla figura delle atlete, ma, dato anche il titolo originale – King Richard – forse l'intento del regista non era quello di esaltare il tennis e due delle sue più fulgide protagoniste, ma quello di raccontare la storia di un uomo testardamente votato a fare delle figlie non solo delle campionesse, ma anche e soprattutto un simbolo di rivalsa per gli afroamericani, un modello cui giovanissime atlete di colore possono aspirare.Un proverbio cinese (?) recita così: «Se vuoi sapere se piove, non guardare se gli altri hanno l'ombrello aperto, ma stendi la mano e giudica tu». Che dire di più, quindi? Attendo i vostri feedback su questi cinque film: saranno davvero da non perdere?
MATRIX RESURRECTIONS
Uscito l'1 gennaioFantascienza, Azione - USA 2021.
Regia di Lana Wachowski.
Con Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Yahya Abdul-Mateen II, Jessica Henwick, Jonathan Groff.
Un sequel autoironico ma inferiore ai capitoli precedenti per storia, personaggi e scene d'azione.
Diretto dalla regista visionaria Lana Wachowski, il nuovo film riunisce nuovamente le star Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss negli iconici ruoli di Neo e Trinity.
All'interno di una simulazione realizzata perché un programma impari da se stesso, l'hacker Bugs osserva un rifacimento della fuga di Trinity dalla polizia e dagli agenti dopo una telefonata. Quindi finisce inseguita a sua volta, ma uno degli agenti è in realtà un nuovo Morpheus, programmato come tale da Thomas Anderson ma che ha assunto vita propria. Thomas è l'autore della trilogia videoludica di grande successo di "Matrix" e ora gli viene chiesto dalla compagnia per cui lavora, ossia la Warner Bros, di realizzare un nuovo capitolo e di trovare un'idea tanto buona quanto il "bullet time". Il suo solo vero interesse però è Tiffany, che vede spesso nel bar sotto l'ufficio, dove lei si serve insieme ai tre figli e al marito. Tiffany somiglia moltissimo alla Trinity del suo videogame, ma la loro sembra una storia d'amore impossibile finché... Morpheus non appare a Thomas offrendogli una pillola rossa.
È ANDATO TUTTO BENE
In uscita il 13 gennaioDrammatico – Francia, 2021.
Regia di François Ozon.
Con Sophie Marceau, André Dussollier, Géraldine Pailhas, Charlotte Rampling.
Duro e frontale, cinico e mordente. Un Ozon in purezza che si interroga sugli aspetti più intimi della vita
Emmanuèle Bernheim racconta la propria storia con suo padre che le ha chiesto di aiutarlo a morire.
La vita di Emmanuèle Bernheim, scrittrice e sceneggiatrice francese, precipita con una telefonata. Il padre ha avuto un ictus e al suo risveglio chiede alla figlia di aiutarlo a morire. A sostenerla in quella missione impossibile ci sono Pascale, la sorella trascurata, e Serge, il compagno discreto. Tra lucidità e terrore, le figlie navigano a vista nel dramma. Come rifiutare al proprio padre la sua ultima volontà? Ma come accettarla? Il film racconta il tragitto intimo della protagonista, dal rifiuto iniziale all’accettazione, con un’intelligenza fedele al romanzo originale. Alla precisione asciutta della storia autobiografica di Emmanuèle Bernheim, che si impone con la sua gravità, Ozon aggiunge esplosioni di umorismo, tutte a carico di André Dussollier. Il libro è di Emmanuèle Bernheim ma il film è decisamente di François Ozon. Ozon si piazza dal côté della vita trovando il ritmo del suo film nella comicità delle situazioni. Mescolando lacrime e sorrisi, il film elude la gravità del suo soggetto e vola alto, superando la paura che ispirava al regista. Perché Emmanuèle Bernheim è un personaggio reale e un’amica perduta per l’autore. Ozon gira forse il suo film più classico, sottilmente perturbato dalle oscillazioni dei generi.
AMERICA LATINA
In uscita il 13 gennaioThriller – Italia 2021.
Regia di Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo.
Con Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba.
I D'Innocenzo tornano a fare grande cinema con un'indagine potente e spiazzante nel buio di una coscienza.
Una storia d'amore e come tutte le storie d'amore quindi un thriller.
I fratelli D'Innocenzo sanno fare cinema. Con questo assunto si intende sottolineare che gli Autori (e loro lo stanno, film dopo film, diventando) sono quelli che non si adagiano su schemi ripetibili ma si impegnano nello spiazzare non solo il pubblico ma anche se stessi. In questo film, di cui non andrebbe conosciuta una riga in più di trama di quelle scritte sopra, continuano a perseguire il percorso iniziato con La terra dell'abbastanza in cui mettevano a nudo l'appiattimento delle coscienze per proseguire poi con il pluripremiato Favolacce al cui centro c'era un maschio alfa interpretato da Elio Germano. Il quale torna per dare corpo (e fiato) a un personaggio opposto, tutto regolatezza e comportamenti socialmente accettati ed accettabili. L'attore gli dà fiato nel senso che il suo respiro, che diviene man mano sempre più teso, si amplifica rimanendo sempre auditivamente in primo piano mentre la macchina da presa ne esplora da distanza più che ravvicinata le espressioni. La cantina, che come la soffitta è un luogo deputato (e spesso scontato) dell'horror, qui assume la dimensione dell'interiorità, del lato nascosto e in ombra di una personalità apparentemente strutturata e non scalfibile.
Una famiglia vincente: un ritratto agiografico, l’occasione persa di raccontare lo sport e i suoi protagonisti.
Sportivo, Biografico - USA 2021.
Regia di Reinaldo Marcus Green.
Con Will Smith, Jon Bernthal, Liev Schreiber, Aunjanue Ellis.
Distribuzione Warner Bros Italia.
In uscita il 13 gennaio
«A carriera quasi conclusa, Venus e Serena Williams, le due tenniste più vincenti e probabilmente più forti di sempre, avvallano in qualità di produttrici esecutive una biografia che celebra il loro padre, padrone ed allenatore e ne esalta la figura di sognatore testardo.»
La vita di Richard Williams, un padre imperterrito che ha contribuito a formare due delle atlete più dotate di tutti i tempi, che hanno cambiato lo sport del tennis per sempre.
All’inizio degli anni ’90, Richard Williams è un ex atleta che vive a Compton, in California, con la moglie Brandy, le tre figliastre e le sue due figlie naturali: Venus e Serena. Convinto che le sue ragazze diventeranno future campionesse del tennis, le allena tutti i giorni nei campi liberi del loro quartiere malfamato e visita instancabilmente i principali tennis club dello Stato per convincere le alte sfere del tennis a prendere le figlie sotto la loro ala.
Il problema con lo sport al cinema – soprattutto quando e se americano – è il solito: la sua assenza. Anche quando è il fulcro del racconto, il motivo per cui eroi ed eroine si dannano l’anima per raggiungere i loro scopi. Il problema, ancora, è che un film di finzione può infischiarsene dell’accuratezza, ma ha l’obbligo di rendere credibile la costruzione dei suoi personaggi e del suo mondo: e in questo, onestamente, King Richard fallisce in pieno, a meno di non considerare la parola “re” come una lente distorta attraverso cui giudicarlo. La cosa meno accettabile del film è però un’altra ancora, e pure in maniera sorprendente. Ed è la totale assenza, non tanto o non solo del tennis, ma delle sue vere eroine, Venus e Serena. Più che un’occasione persa, il film è un’occasione sbagliata, o peggio non richiesta: un film da non fare, perché non abbastanza distaccato dalle cose e dalle persone che racconta.
www.mymovies.it
LA FIERA DELLE ILLUSIONI - NIGHTMARE ALLEY
In uscita il 27 gennaioAzione, Drammatico - USA 2021.
Regia di Guillermo Del Toro.
Con Bradley Cooper, Cate Blanchett, Toni Collette, Willem Dafoe, Richard Jenkins.
Il remake de La fiera delle illusioni, distribuito da Walt Disney Pictures Italia, ha ottenuto 7 candidature a Critics Choice Award.
È la storia di un imbonitore di un Luna Park, che oltre a svolgere la mansione di giostraio, è anche un abilissimo truffatore. Riesce, infatti, con grande facilità a manipolare le persone, grazie a una retorica breve e d'impatto. Per mettere a segno al meglio i suoi imbrogli, l'uomo lavora con una psichiatra, più infida di lui, per estorcere con l'inganno del denaro agli spettatori.
Nello stesso Luna Park si trovano anche Molly, il capo imbonitore Clem e il forzuto Bruno the Strongman.
Nel cast del film anche Richard Jenkins nei panni di un esponente dell'alta società, il ricco impresario di nome Ezra Grindle, che si ritrova tra il pubblico del parcogiochi.
Credits: www.mymovies.it
Stefania Bergo |
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