Gli scrittori della porta accanto

Il sogno dell'isola, un romance di Tamara Marcelli

Il sogno dell'isola, un romance di Tamara Marcelli

Libri Comunicato stampa. Il sogno dell'isola (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto), un romance di Tamara Marcelli. Una storia d'amore appassionata e totalizzante, il doloroso percorso della PMA per realizzare il sogno di avere un figlio, una vita in precario equilibrio tra luce e ombra.

Io e Laurence ci conosciamo da molti anni. Non ricordo bene neanche come è iniziata, so solo che è accaduto e basta.
Ci siamo conosciuti per lavoro. Delle strane e quantomeno singolari coincidenze ci hanno portato a lavorare insieme per un periodo delle nostre vite. Un gran bel periodo, indimenticabile. Grande affinità, grande stima e da subito il germe di qualcosa di più grande. Ma che avrei compreso solo molto tempo dopo.
Laurence era un tipo particolare, la mia prima impressione fu quella di un uomo misterioso e affascinante. Quelli da cui paradossalmente sarebbe bene stare alla larga. Molto impegnativo, un uomo di poche parole e profondi sguardi. Una grande forza interiore, due occhi scuri e limpidi, una persona vera, con pregi e debolezze. Di lui ho sempre apprezzato il suo modo di affrontare la vita di petto e di non perdersi mai d’animo. La sua forza era quella determinatezza che sapeva di roccia di mare. Immobile, sicura, anche se sferzata dalle onde in tempesta.
«C’è sempre una soluzione a tutto» mi ripeteva spesso. E poi quella sua capacità di farmi sentire al centro dell’universo anche solo con un sorriso, con uno sguardo. Ma come faceva? Non me lo sono mai spiegata. Difficile sopportarmi quando mi ritrovavo catapultata nei miei tunnel di tristezza, come pure quando prendevo troppa quota. Lui sapeva come riportarmi ad un apprezzabile e sostenibile equilibrio.
Mi ha conquistata con i suoi sguardi, le serate in spiaggia a bere ottimo vino rosso nei calici di cristallo e a parlare, parlare, parlare. Con la sabbia ancora calda tra i piedi. Senza malizia.
Una notte mi ha guardata correre al buio sul bagnasciuga, sotto una luna stanca, mentre piangevo, nella vana speranza di riuscire a liberarmi dai miei pesantissimi fardelli mentali. Un altro uomo sarebbe scappato, senza pensarci molto. Si sarebbe chiesto se fossi evasa da qualche ospedale psichiatrico, non mi avrebbe sicuramente dato altra chance.
Mi sono chiesta spesso perché non trovò una di quelle fantastiche scuse che trovano solitamente gli uomini per mollare le donne. Invece, avevo l’impressione che, più ero tragicamente e spudoratamente me stessa, più quest’uomo straordinario ed enigmatico dimostrava di volermi stare accanto. Non sapevo se esserne più felice o spaventata.
Mi ero domandata tante volte se esistesse al mondo una persona che volesse condividere pienamente la sua esistenza con la mia. Soprattutto se potesse esistere un uomo in grado di bilanciare l’altra parte di me, quella più instabile, quella che tenevo gelosamente nascosta. Difficile darsi una risposta. Non ci ero mai riuscita, o meglio, non potevo crederlo possibile.
Poi, all’improvviso, appare lui nella mia vita scombussolata. Per Laurence fui un fulmine a ciel sereno, una nota diversa ed inaspettata su uno spartito ormai noto. Aveva avuto una vita lineare fino ad allora, una di quelle vite che non hanno sbavature strane, che rimangono rigidamente ancorate a dei prototipi ben consolidati. Innamorato di se stesso, eppure sempre in lotta aperta con la vita e le sue occasioni mancate, aveva deciso di trovare il suo equilibrio convincendosi che il meglio lo avesse già avuto. Una vita coerente nella sua singolarità, con qualche deviazione amorosa così, tanto per sentirsi vivo. Il cliché perfetto dell’uomo bastardo.
Amava la compagnia, seppur breve ed intensa, delle donne, quelle belle, ma in cuor suo le odiava tutte. Laurence era sempre alla ricerca di “un’altra sé”. Di quella parte mancante che gli facesse credere nella vita. Fino ad allora aveva vinto numerose battaglie, lotte che lo avevano portato a non voler più credere nella semplicità e nella genuinità di una storia d’amore. No, Laurence non credeva all’amore, non lo riteneva un sentimento possibile. Almeno in questo mondo. Tamara Marcelli, Il sogno dell'isola

Il sogno dell'isola

di Tamara Marcelli
PubMe – Collana Gli scrittori della porta accanto
Romance | Narrativa
Copertina flessibile | 240 pagine
ISBN 978-8833667584



Quarta

«Cercarsi, trovarsi, riconoscersi. Accettarsi o combattersi. Da dentro. Perché non hai scelta, devi prendere una strada e seguirla.»

Questo romanzo non è semplicemente il racconto di una storia d'amore, in tutte le sue accezioni, ma piuttosto quello di una vita che si interseca con molte altre. Un viaggio nel tempo che rappresenta un viaggio dentro se stessa. Fino alla consapevolezza dei propri incubi più segreti. Fino alla liberazione. Per questo, lo stile fluido e i continui flashback, trasportano il lettore in dimensioni diverse, costringendolo anche a immedesimarsi, attraverso l’uso del tempo presente, alla situazione che in quel momento vive la protagonista. Come in Teatro.
È la storia di Tara, instabile e romantica, perennemente inquieta, innamorata della Vita, dell'Amore e dell'Arte. La maternità difficile, i disturbi del comportamento alimentare, il Sogno, sono alcuni dei temi presenti. Il suo incontro con un Poeta, con un Musicista e con Laurence, l'uomo che diventerà il suo alter ego e la salverà dall'autodistruzione.
Una vita vissuta sempre intensamente, tra luce e ombra. È la storia di un sogno che, una volta raggiunto, chiude il cerchio e rivive, trasfigurandosi, in nuovi occhi verdi. Nei sogni e nella vita, in un continuo scambio di dimensione e di senso, i segni diventano indizi, vanno colti e compresi. Ciò che sembra squilibrio e irrazionalità, è emozione e istinto; le sue maschere, quelle che spesso si è costretti a indossare nel mondo esterno per apparire "in linea" e sopravvivere. Ma l’anima va altrove.

«La mia vita è tutta qua. La mia follia sempre accanto per non soccombere al tempo, per non ingrigire, risucchiata dalla desolazione del mondo. Spesso serve bloccarsi, respirare e guardare indietro, per poter guardare avanti. Per guardare ad un sogno. E stare tra le stelle.»



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Tamara Marcelli





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