Gli scrittori della porta accanto

Elena Soprano presenta: La ragazza Melampo

Elena Soprano presenta: La ragazza Melampo

Presentazione Libri Intervista a cura di Silvia Pattarini. Elena Soprano presenta La ragazza Melampo (Effigie). Undici racconti al femminile, donne single protagoniste: il profondo bisogno dell’altro contrapposto all’irrinunciabile necessità di essere libere dall'amore di coppia.

Elena Soprano è di origine greca. Esordisce nel 1994 col romanzo La Maschera, premio Lerici Opera Prima, tradotto in cinque paesi. Da quel momento scrive per grandi e per piccoli e ha pubblicato, fra gli altri, con Archinto, Baldini e Castoldi, La Tartaruga, Topipittori.
Ha scritto testi radiofonici per la Rai e la Radio Svizzera Italiana, e racconti per numerosi periodici. Ha curato progetti lettura in scuole e biblioteche civiche, col suo nome ananagrafico si occupa di critica di narrativa per l'infanzia.



La ragazza Melampo

La ragazza Melampo

di Elena Soprano
Effige
Racconti
ISBN 978-8831976411
cartaceo 19,00€

Sinossi 

La Ragazza Melampo è una raccolta sulla singletudine femminile. Undici racconti, di lunghezza diversa con protagoniste donne single, o con l’istinto di single, diverse per età, estrazione sociale e personalità, che vivono, con molteplicità di sentimenti e urgenza di comprendere se stesse attraverso un partner, una contraddizione: da una parte il profondo bisogno dell’altro e dall’altra l’irrinunciabile sincera necessità di svincolarsi dall’idea e dal giogo dell’amore come ostaggio del rapporto di coppia.



L'autrice racconta


Elena Soprano, benvenuta sul blog Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: quando e come hai maturato l’idea di scrivere La ragazza Melampo?

L’idea si è creata un po’ da sola con il tempo, nel senso che per circa una decina di anni la scrittura di questi racconti ha accompagnato la mia vita. È un arco di tempo piuttosto lungo, dove ho fatto molte cose e dove non c’erano i tempi distesi per la scrittura di un romanzo. Quando mi è stato chiesto un racconto da una rivista e ho dovuto leggere per sceglierne uno, mi sono resa conto che il libro era già fatto. È stata una scrittura “al termine della notte”, sempre tra le 3 e le 5 del mattino, prima di entrare nel giorno e nei suoi impegni.

Il tuo libro è un caleidoscopio di vite al femminile. Undici racconti dedicati all’universo delle donne. Ti va di raccontarci qualcosa di più?

In tutti i miei libri indago la realtà femminile, della donna contemporanea divisa tra bisogno di affettività e appartenenza e di autonomia. È un paradosso che nonostante la grande emancipazione del mondo femminile occidentale, la donna sia spessissimo sul baratro di rapporti di dipendenza. Forse un gigantesco misunderstanding del concetto di amore? Forse un’indelebile impronta genetica legata alla maternità? Un’eredità di memorie culturali legate ai mondi arcaici? Le protagoniste di questi racconti, diverse per età ed estrazione sociale, sono tutte all’interno di una relazione in qualche modo disfunzionale che diventa però lo strumento per riflettere, prendere consapevolezza, sul proprio modo, in un momento particolare della propria vita, di vivere l’affettività.

Perché hai scelto questo titolo, chi è la ragazza Melampo?

Melampo come si sa è il cane che Pinocchio sostituisce quando viene sorpreso dal contadino a rubare l’uva in un campo. La protagonista del racconto, in fuga da una relazione stagnante, trova lavoro senza sapere di cosa si tratti, scoprendolo la sera stessa: guardiana in un posto per scambisti. Melampo si ritrova quindi a fare la ragazza da guardia, dove la catena è il simbolo del legame, del suo modo di amare, del giogo da cui non riesce a liberarsi.

Undici volti di donne, undici single. Non deve essere stato facile calarsi nei panni di undici protagoniste così diverse. Come hai fatto a immaginartele e descriverle, c’è forse una parte autobiografica? Ti sei ispirata a persone di tua conoscenza?

Quando leggo interviste o blog, quando ascolto episodi di cronaca o capto i discorsi delle donne, prendo sempre qualche appunto. Inoltre Donne che amano troppo, e tutti gli altri libri della Norwood, La donna ferita, di Linda Schierse Leonard, Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés, sono stati alcuni dei testi che hanno profondamente forgiato l’immaginario delle protagoniste dei miei racconti, donne razionali, sentimentali, passionali a seconda del caso, ma sempre travolte da una forza sconosciuta che le “inchioda” in un labirinto affettivo. 
Credo che l’idea originaria di questa raccolta mi venne tanti anni fa, quando abitavo a Milano centro. Sul mio pianerottolo c’era un monolocale che un ragazzo usava essenzialmente per i suoi incontri. Quella che era la sua fidanzata, che avevo intravisto per diversi mesi, un bel giorno venne scaricata. Cominciò a presentarsi nel cortile del palazzo chiamandolo al cellulare e piangendo. Ad aspettarlo fuori dal portone. A passare la notte in auto in strada per sorprenderlo uscire magari con un’ altra donna. A urlare, ululare, il suo nome disperata in piena notte. Percepivo uno stato di sofferenza e un’ostinazione (la cosa durò circa un paio di anni) a vivere tutto questo e mi dissi che prima o poi ne avrei scritto. Ci sono stati altri libri nel frattempo, ma quell’idea non mi ha mai abbandonato. Si è declinata poi in questi racconti.

Perché proprio undici racconti, sei in qualche modo legata alla simbologia di questo numero (magari è il tuo numero portafortuna)?

Veramente no. Anzi, nel mettere insieme l’antologia, di racconti ne avevo contati dodici, uno l’avevo messo due volte con un nome diverso. Ma il caso non è mai un caso. Undici, “primo numero maestro”, è il numero del cambiamento. E il cambiamento è quello a cui portano al lettore queste donne: a un'idea di amore declinato in tutti gli aspetti della vita e non più “ostaggio” del concetto di coppia.

Raccontaci qualcosa di Elena Soprano. Hai origini greche, questa condizione ha influito in qualche modo sulla tua scrittura?

Mia madre è di Atene, la cultura greca e soprattutto la lingua ellenica, con la sua ricchezza e complessità, i suoi suoni, mi hanno dato un approccio alla scrittura credo particolare. Inoltre mia madre ha sempre parlato un italiano "spurio", innescando in me da subito un processo creativo per la relazione sfalsata tra significati e significanti. L’attenzione alla storia, alla memoria, alle tradizioni popolari, alla poesia e alla cultura musicale greca, sono poi tutti input che hanno contribuito a creare il mio percorso narrativo.

Da copione uno scrittore dovrebbe essere anche un ottimo lettore. Quali sono i tuoi gusti in fatto di libri, che generi preferisci leggere? Sei un tipo da ebook o da cartaceo?

All’ebook non mi abituerò mai. Ma trovo affascinante avere un dispositivo digitale che mi fa accedere a una biblioteca. Quando ho tra le mani il Kindle di mia figlia scorro le copertine dei libri come fossero figurine e non smetterei più. Amo il cartaceo, amo scrivere al margine delle pagine, prendere appunti di altro nelle pagine vuote all’interno, rileggere infinite volte .la quarta di copertina. 
Anche se il mio libro preferito è La fortezza della solitudine di Jonathan Lethem, amo la letteratura al femminile: Alice Munro, Lucia Berlin, Laura Pariani, Margaret Atwood, Joyce Carol Oates, Amélie Nothomb, Toni Morrison , Elizabeth Strout.

Perché si dovrebbe leggere La ragazza Melampo?

Per la copertina! Mi sono imbattuta nei ritratti di Milton Kobayashi ed è stato amore a prima vista. Ritrae il mondo femminile con freschezza, poesia, cercando in ogni tavola di entrare nell’intimità del personaggio attraverso piccoli particolari. In fondo, è quello che cerco di fare io con la scrittura.

Un’ultima domanda di rito: Elena Soprano ha progetti per il futuro, nuovi libri in arrivo?

Ho due libri in uscita: White as snow, per Voglino editore, un romanzo per young adults, sul “kaos magmatico” dell’adolescenza, il periodo più propulsivo e ricco di domande della nostra vita, e La maschera (al suo terzo editore, dopo Archinto e Baldini e Castoldi) per GAEditori che, tra l’altro, stanno ripubblicando i libri di Brunella Gasperini.
Continuo poi l’autoproduzione di fiabe musicali, con la collaborazione di Sandro Cerino, disponibili su Audible in italiano e inglese. Il libro nuovo invece sarà per bambini, ho un'idea che mi abita da un po’. Ogni volta che pubblico qualcosa per grandi ho bisogno di ritornare a un linguaggio di simboli della fiaba.

Sono sicura che i giovani lettori non vedono l'ora di ascoltare le tue fiabe musicali e i lettori un po' più grandi di leggere i tuoi romanzi! Ringraziamo Elena Soprano per essere stata con noi e ovviamente le facciamo un gran in bocca al lupo per i progetti futuri!



Silvia Pattarini



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