Gli scrittori della porta accanto

Solo al cinema: 5 film in uscita a maggio

Solo al cinema: 5 film in uscita a maggio

Cinema Di Stefania Bergo. A maggio nelle sale arriva finalmente l'action movie della Disney La sirenetta. Interessanti anche tre film tutti al femminile e il ritratto di un Dalì crepuscolare.

Attesissimo a maggio La sirenetta, l'action movie della Disney per la regia di Rob Marshall, che tanto ha fatto discutere l'anno scorso per aver scelto come protagonista Halle Lynn Bailey, attrice e cantautrice afroamericana. Interessante anche il film biografico su Salvador Dalì, Daliland, della regista canadese Mary Harron, ritratto nel suo periodo crepuscolare. E tre film tutti al femminile con protagoniste di differenti età: L'amore secondo Dalva, lungometraggio d'esordio della regista belga Emmanuelle Nicot, una storia di incesto con protagonista la giovanissima debuttante Zelda Samson; Creature di Dio, delle registe Saela Davis e Anna Rose Holmer, con la strepitosa Emily Watson nei panni di una madre che arriva scendere a patti con la propria coscienza pur di "proteggere" il figlio; Plan 75, dell'esordiente regista giapponese Chie Hayakawa, una distopia in cui gli anziani vengono spinti all'eutanasia volontaria portando all'estremo un'idea di inutilità sociale, con l'ottantaduenne cantante, doppiatrice – è la voce della protagonista del Castello errante di Howl – e attrice Chieko Baishō.
Buona visione #soloalcinema!


CREATURE DI DIO

CREATURE DI DIO

In uscita il 4 maggio
Drammatico – Irlanda, Gran Bretagna, USA, 2022
Regia di Saela Davis, Anna Rose Holmer
Con Emily Watson, Paul Mescal, Aisling Franciosi, Declan Conlon
Un dramma potente ma senza sfumature, dove l'urgenza di scrittura e di messinscena è esibita. La bugia di una madre ha un impatto devastante sul figlio e su tutta la comunità che la circonda.
In Irlanda, in un piccolo villaggio di pescatori, vive Aileen, operaia in una fabbrica che lavora le ostriche pescate dagli uomini della zona. Impegnata a occuparsi del suocero e del piccolino nato dalla figlia Erin, Aileen rinasce quando il figlio Brian torna a casa dopo diversi anni passati in Australia. Intenzionato a riprendere l'attività di famiglia di pescatori d'ostriche, Brian spinge la madre a commettere un furto sul lavoro e per questo si scontra con il padre Con. La vita della famiglia viene ulteriormente sconvolta dall'accusa di stupro a carico di Brian, denunciato dall'ex fidanzata Sarah, ora collega di Aileen. Chiamata a testimoniare, Aileen prova a salvare il figlio, assecondando i suoi sentimenti ma tradendo la sua moralità. Gli occhi di Emily Watson, bravissima interprete di Aileen, che nel momento in cui ritrova il figlio (è il Paul Mescal di Normal People e Aftersun) lo guarda con un misto di stupore e incredulità, dicono tutto del dolore e della fatica che stanno al cuore di Creature di Dio: sono occhi di donna, stanchi e fieri, colmi di risentimento e di amore, interrogativi e insieme esplicativi. L'urgenza di scrittura e di messinscena è esibita, il realismo sporco delle immagini si specchia nella freddezza delle relazioni e nella durezza della lingua, lasciando allo spettatore la certezza - e la stanchezza - di assistere a un dramma potente ma senza sfumature.



PLAN 75

PLAN 75

In uscita l'11 maggio
Drammatico | Fantascienza – Giappone, Francia, Filippine, 2022
Regia di Chie Hayakawa
Con Chieko Baisho, Hayato Isomura, Stefanie Arianne, Yumi Kawai
Un elegante e malinconico canto sull'umanità ancora possibile di una società disumanizzata. In una società del futuro un piano governativo chiede agli anziani di sottoporsi all'eutanasia.
In un futuro prossimo uguale in tutto e per tutto al presente, il Giappone ha risolto la sproporzione fra l'invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite inventando il programma governativo Plan 75: l'offerta, cioè, dell'eutanasia gratuita e legale a chi ha superato i 75 anni. L'anziana signora Mishi aderisce al progetto, ma trova un conforto proprio nell'impiegata che la assiste, mentre Hiromu, anch'egli impiegato di Plan 75 scopre che l'uomo che l'ha contattato per morire è un anziano parente. E Maria è costretta ad assistere dall'interno all'assurdità del progetto. L'esordiente regista giapponese Chie Hayakawa allestisce una strana distopia che non si discosta in nulla dalla realtà del presente, se non per l'estremizzazione dell'idea d'improduttività alla base delle ingiustizie sociali. Plan 75 si pone così come un canto sull'umanità ancora possibile di una società disumanizzata. Il racconto realistico e lo stile elegante sono quelli tipici del cinema d'autore giapponese degli ultimi anni, che ha in Kore'eda il suo regista di riferimento.


L'AMORE SECONDO DALVA

L'AMORE SECONDO DALVA

In uscita l'11 maggio
Drammatico – Francia, Belgio, 2022
Regia di Emmanuelle Nicot
Con Zelda Samson, Alexis Manenti, Fanta Guirassi, Marie Denarnaud
Una visione coraggiosa e originale su un tema difficile con protagonista un'ottima giovane interprete. Una ragazzina di 12 anni inizia una nuova vita quando viene portata via da quella che era la sua casa.
Dalva, quando viene prelevata dai Servizi sociali e portata contro la sua volontà in un centro per minori, ha 12 anni, vive da sola con il padre, che lei chiama Jacques, ha sempre studiato in casa senza avere contatti con i suoi coetanei, e si veste e si trucca come una donna adulta. A poco a poco diventa evidente che l'ingiustizia è quella perpetrata contro di lei dal padre che, dopo la separazione dalla moglie, ha fatto di Dalva la sua compagna. Saranno l'amicizia con Samia, e l'aiuto dell'assistente sociale Jayden a donarle una nuova prospettiva sulla realtà e ad insegnarle come possa essere la vita a 12 anni. La regista e sceneggiatrice belga Emmanuelle Nicot, al suo esordio nel lungometraggio, sceglie di raccontare una storia di incesto allineandosi totalmente al punto di vista della giovane vittima, tanto che nella parte iniziale del racconto viviamo anche noi ciò che le succede come una sgradita ingerenza e un abuso. Nicot riesce a raccontare una vicenda potenzialmente scabrosa senza alcun compiacimento o voyeurismo, e contemporaneamente senza alcuna pruderie o imposizione di giudizio. La giovanissima protagonista, l'esordiente Zelda Samson, porta sulle sue spalle tutta la narrazione, in un percorso dal buio alla luce.



La sirenetta: l'adattamento in live action del classico della Disney.

La sirenetta Musical | Avventura - USA, 2023
Regia di Rob Marshall
Con Halle Bailey, Mahmood, Melissa McCarthy, Jacob Tremblay, Awkwafina
Distribuzione Walt Disney.
In uscita il 24 maggio

La figlia di re Tritone, Ariel, si innamora di un bel principe che ha salvato da un naufragio. È decisa a rivederlo ma per farlo dovrà visitare la terra ferma e l'unica che può aiutarla è la strega dei mari, Ursula. Remake in live action, in versione musical, del celebre film Disney ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen. Molto contestato il casting di Halle Berry, accusata di essere stata imposta per correttezza politica. Considerato che nessuno ha mai visto una vera sirenetta, non sembra una critica sensata. Rob Marshall, da parte sua, ha dichiarato che non c'era un intento "woke" nel casting e che sono state provinate attrici di tutte le etnie. Il film ha comunque una missione non facile: nell'era post-Covid sembra il tipo di produzione destinata più allo streaming, come il Pinocchio di Zemeckis, che non alle sale, come invece era stato l'Aladdin di Guy Ritchie. Recensione di Andrea Fornasiero




DALILAND

DALILAND

In uscita il 25 maggio
Biografico – Gran Bretagna 2022
Regia di Mary Harron
Con Ben Kingsley, Barbara Sukowa, Ezra Miller, Christopher Briney
Il crepuscolo del maestro sviscerato con classe da una regia sofisticata e un'interpretazione spiazzante. L'elettrizzante ritratto di Salvador Dalì, una delle figure più iconiche del XX secolo, la cui esistenza fu caratterizzata fino alla fine da un irresistibile mix di genio e sregolatezza.
Una meravigliosa istantanea degli anni ’70 che mette al centro un Dalì crepuscolare sospeso tra pulsioni di morte, malattia e nodi irrisolti. Costretto a dipingere solo per finanziare il suo trimalcionico stile di vita, Mary Harron mette in scena un Dalì sul viale del tramonto, che cerca di aggrapparsi con tutte le sue forze all’amata moglie, ma dalla quale riceve solo tradimenti e rancore. Gli anni ’70 sono poi per Dalì un punto di non ritorno soprattutto per la sua carriera: quel limite tra uomo e personaggio, diventato via via sempre più labile, veniva percepito dal pubblico di allora come una tendenza dell’artista ad accartocciarsi su sé stesso, a diventare irrimediabilmente una sorta di figura caricaturale. Tutte le scelte stilistiche, dalla colonna sonora, alle scenografie, passando per i costumi e i dettagli, sono sofisticatamente azzeccate e del tutto estasianti.

Credits: www.mymovies.it



Stefania Bergo


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