Gli scrittori della porta accanto

Fuori catalogo: Doppio misto, di Claudio Bisio e Sandra Bonzi, e No guru, di autori vari

Fuori catalogo: Doppio misto, di Claudio Bisio e Sandra Bonzi, e No guru, di autori vari

Libri Recensioni di Andrea Pistoia. Doppio misto. Autobiografia di coppia non autorizzata di Claudio Bisio e Sandra Bonzi (Feltrinelli) e No guru. Te la do io la tecnologia! di Autori Vari, due libri fuori catalogo.

Quelli che seguono sono due libri ormai fuori catalogo, ma è ancora possibile acquistarli di seconda mano un po' in tutti gli store. Mi sento comunque di consigliarveli.

Doppio misto

Doppio misto
Autobiografia di coppia non autorizzata

di Claudio Bisio, Sandra Bonzi
Feltrinelli
Umoristico | Biografia
ISBN 978-8807702020
Cartaceo 3,99€ – 13,28€

Doppio misto. Autobiografia di coppia non autorizzata di Claudio Bisio e Sandra Bonzi (Feltrinelli)

Doppio misto. Autobiografia di coppia non autorizzata di Claudio Bisio e Sandra Bonzi può essere riassunto in poche righe: alternandosi di capitolo in capitolo, Claudio e Sandra raccontano la loro vita di coppia, da quando è scoccato l’amore fino ai giorni nostri.
Fine.
A riguardo c’è molto di più da raccontare: ciò che lo rende speciale e piacevole non è tanto la trama generale quanto ogni singola sfumatura del rapporto di coppia retto dai reciproci pregi e difetti, ma soprattutto adorabili imperfezioni.

Il primo punto di forza del libro è l’essere composto da tanti brevi capitoli in cui vengono riportati episodi accaduti alla coppia ma narrati prima dal punto di vista di lui e poi di lei, in modo tale che si hanno due prospettive (spesso) diametralmente opposte e comiche.

Il secondo è che il protagonista maschile è Claudio Bisio, per cui nei suoi capitoli domina il suo tipico humour leggero e alla mano.
E dove non arriva la comicità dell’uno arriva il cinismo e l’irriverenza dell’altra, in un mix perfetto che non può che far divertire il lettore dalla prima all’ultima pagina. Scaturiscono così episodi esilaranti e a volte persino surreali che spaziano dal leggero raffreddore considerato da Claudio “a rischio decesso” ai week end separati, dal marito convinto d’essere un impeccabile “tuttofare” (con inevitabili danni irreparabili) al differente approccio che hanno i due nell’affrontare gli anni che passano.

E mentre la storia prosegue seguendo l’evoluzione del loro rapporto, ogni tanto i due rispolverano episodi di un passato dove ancora non si conoscevano.

Nascono di conseguenza dei micro racconti sotto forma di diario che approfondiscono ancor di più pensieri e stati d’animo dei due protagonisti e narrano quei piccoli e grandi fatti di vita quotidiana che li hanno resi gli adulti di oggi.
Non possono però mancare neppure quei teneri (ma a volte neanche troppo) episodi d’amore del loro passato (in primis quello più eclatante, ovvero l’amore sofferto di Bisio ai tempi del militare che ha in seguito ispirato la canzone Rapput).
Da tutto ciò si evince che è un testo molto leggero, da spiaggia ad esempio. Non ci sono dissertazioni filosofiche o esistenziali, tantomeno frasi profonde da sottolineare per poterci riflettere più attentamente in un prossimo futuro. Ma, d’altro canto, pone l’attenzione su tutte quelle dinamiche relazionali tra uomini e donne in cui sicuramente ognuno di noi è incappato ben più di una volta nella propria vita e mostra come in fondo, per quanto ognuno ha un proprio carattere individuale, in certi contesti adotta i classici stereotipi del proprio sesso (quelli che fanno sorridere, s’intende, non certo quelli che alimentano astio e separazione tra i due sessi o che puntano a screditare o premiare l’approccio dell’uno o dell’altra alle diverse situazioni).

Sopra queste diversità a volte abissali (e perché no, paradossali), resta comunque il piacere di seguire l’evoluzione affettiva, la parabola ascendente, di un’adorabile coppia “alla Sandra e Raimondo”.

Dove, al di là delle diversità che fanno più strappare un sorriso che infuriare, domina la leggerezza ma soprattutto l’affiatamento e la complicità.
Concludo con una riflessione: non so quanto di tutto quello letto in questo libro sia vero e quanto romanzato. Certo è che, se anche solo una piccola parte fosse reale, è assodato che loro due insieme non si annoiano mai!
Quindi non posso che consigliare questo libro tanto spassoso quanto interessante, soprattutto a coloro che credono che l’amore in una coppia permetta di affrontare e superare ogni difficoltà, anche la più insormontabile, sfruttando quelle singole diversità individuali che in una coppia completano e non separano.

No guru

No guru
Te la do io la tecnologia!

di Autori Vari
Mondadori Informatica
Racconto
ISBN 978-8804533153
Cartaceo 5,33€ – 14,00€

No guru. Te la do io la tecnologia! di Autori Vari (Mondadori).

Comici, e non, riuniti per parlare di tecnologia e del loro rapporto con essa. Si può riassumere così questo libro.
Ma per voi che siete ghiotti di info, eccovi la recensione vera e propria.
Pronti? Si parte!
Tutto è nato per dare un contributo concreto al CESVI (un’organizzazione di volontariato che opera in tutte le nazioni dove i diritti umani vengono calpestati e le condizioni igieniche sono inesistenti). Quale miglior soluzione che non scrivere un libro, dove comici, atleti, musicisti e deejay raccontano il loro rapporto, spesso travagliato, con il computer? C’è chi lo fa attraverso un paio di pagine e chi con un racconto, chi in modo leggero e chi serioso (mostrando così come anche un comico, spogliato dei suoi soliti panni di burlone, si può spingere ad analizzare la tecnologia da un punto di vista più sociale, emotivo o psicologico).

L’unione di questi artisti dà così vita ad un libro di 250 pagine che abbraccia spunti riflessivi, comicità, prospettive inusuali, considerazioni e aneddoti.

Ergo, troverete sì alcuni racconti divertenti e provocatori ma anche altri di un certo spessore e profondità. Un mix che certamente piacerà a qualcuno e farà storcere il naso a qualcun altro, a seconda dell’aspettativa che uno ha, incominciando la lettura.
Anche perché quelli estrapolati dagli spettacoli teatrali sono sì simpatici ma la comicità dal vivo, riportata pari passo in un libro, perde parte della sua efficacia. Senza contare che il tema trattato, e le poche pagine a disposizione di ogni autore, limita il background comico al minimo.
Non solo, ma alcuni fanno giusto una comparsata, scrivendo una mezza paginetta striminzita, e proprio per questo lasciano il tempo che trovano (se non addirittura penalizzano il libro). Capisco la volontà di fare parte di un’iniziativa lodevole, ma almeno buttare giù qualcosa di più articolato, comico, introspettivo o sentito… Vediamola allora così: questi ultimi sono di contorno ai comici.

Ma, proprio per questo, ne scaturisce un caleidoscopio di opinioni ed episodi personali tra l’ilarità e il surreale, il tragicomico e il paradossale, in un mix di amore e odio non solo verso la tecnologia ma anche verso la società odierna così dipendente e succube da essa.

Non fatevi ingannare dal fatto che è stato realizzato nel 2004: è interessante (o allarmante?) appurare come certe tematiche sono drammaticamente attuali (vedi la dipendenza patologica da cellulari e social o l’utilizzo smodato dei computer per rifugiarsi in una realtà virtuale fittizia che ne sostituisce una reale, deludente).
Ogni racconto viene introdotto dalla presentazione di chi l’ha scritto (con cenni alla sua vita professionale) e si conclude con una descrizione di cosa fa il CESVI, quali sono le condizioni in cui vivono le popolazioni in cui accorre in aiuto, le realtà scomode (soprusi, carestie e paradossi delle nazioni povere) e cosa si potrebbe/dovrebbe fare per risolvere tali allarmanti situazioni.
Che dire per concludere?

Il libro risulta tutto sommato una lettura spensierata, scorrevole, piacevole e senza troppe pretese, con qualche racconto meritevole di una nostra riflessione o risata.

Essendo un condensato di racconti brevi, a volte brevissimi, ha i suoi limiti narrativi, quindi per la natura stessa dell’opera non entrerà di certo nella crème dei propri libri preferiti. Senza contare che l’argomento in sé (la tecnologia) può non interessare ai più (se avessero fatto un libro sui rapporti di coppia, sulle differenze tra uomini e donne o sul sesso, certamente avrebbe riscosso più attenzione e successo).
Ma, essendo tutti i profitti devoluti per una buona causa, si soprassiederà certamente agli aspetti più limitanti dell’opera e ci si lascerà cullare dall’idea che comunque si ha contribuito ad aiutare chi è più in difficoltà di noi facendo quello che è il nostro hobby preferito: leggere.

PS: Mi piacerebbe che CESVI realizzasse un libro dove raccontasse attraverso gli occhi dei suoi volontari certe realtà a noi così lontane e contradditorie, violente e dolorose, cosicché potremmo avere un punto di vista "sul campo" di certe situazioni e non dai mass media che pompano le notizie per fare audience (o peggio ancora non ne parlano perché non ne fa abbastanza).



Andrea Pistoia


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