
Sognando La Merica: storie di donne, di lotte di classe e di immigrazione, all'inizio del '900.
Lina ha poco più di vent’anni quando, per sfuggire alla miseria, lascia la Valtrebbia e s’imbarca sul bastimento con un biglietto di sola andata per New York.
In terza classe il viaggio per mare è pieno di insidie e di pericoli, tanti emigranti, come lei, fuggono dalla disperazione, inseguendo il sogno di una vita migliore, alla Merica.
È il 25 febbraio 1904 quando sbarca a Ellis Island, l’isola delle lacrime.Dopo umilianti controlli l’attende una nuova vita da cittadina americana.
Lina determinata e coraggiosa sarà in prima linea a lottare per l’emancipazione femminile, contro lo sfruttamento delle donne e dei minori. Incontrerà l’amore della sua vita ma dovrà pagarlo a caro prezzo.
Cosa ha in serbo per lei il destino? Quali difficoltà dovrà affrontare?
In terza classe il viaggio per mare è pieno di insidie e di pericoli, tanti emigranti, come lei, fuggono dalla disperazione, inseguendo il sogno di una vita migliore, alla Merica.
È il 25 febbraio 1904 quando sbarca a Ellis Island, l’isola delle lacrime.Dopo umilianti controlli l’attende una nuova vita da cittadina americana.
Lina determinata e coraggiosa sarà in prima linea a lottare per l’emancipazione femminile, contro lo sfruttamento delle donne e dei minori. Incontrerà l’amore della sua vita ma dovrà pagarlo a caro prezzo.
Cosa ha in serbo per lei il destino? Quali difficoltà dovrà affrontare?
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Biglietto di terza classe
Editore: PubMeCollana: Gli scrittori della porta accanto
Genere: Romanzo storico
ISBN: 978-8833669502
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Che cosa c’è di più affascinante del rovistare nel cassetto della nonna e scovare tracce di una vita già vissuta? Ogni cianfrusaglia trovata ha una storia da raccontarci e così ripercorriamo strade a noi sconosciute ma che sentiamo appartenerci, alla ricerca delle nostre radici.
RispondiEliminaLa storia che ci propone la scrittrice Silvia Pattarini nel suo “Biglietto di terza classe” (0111 Edizioni, 2013) nasce proprio da qui: dal fortuito ritrovamento di un vecchio biglietto di viaggio, fonte inesauribile di informazioni. Una miriade di personaggi si anima grazie alla penna immaginifica di Silvia che ci racconta la vita della sua bisnonna, emigrata in America all’inizio del secolo scorso, quando numerosi italiani, in cerca di speranza e di una vita migliore, si imbarcarono per gli Stati Uniti, sfidando l’ignoto. Le cronache odierne ci riportano, quotidianamente, le vicende dei migranti che dal continente africano o dai paesi arabi si avventurano nel Mar Mediterraneo, talvolta perdendovi la vita. Ed è qui che possiamo individuare il valore aggiunto del romanzo: ricordarci di quando i migranti erano i nostri antenati, delle difficoltà che tutti loro hanno incontrato, dello spirito di avventura, motore di crescita e di evoluzione, che ha spinto l’umanità alla “ricerca”.
Con linguaggio semplice e sincero, l’autrice ricostruisce la vita della giovane protagonista, Lina, che lascia il proprio paese, dal quale non si era mai allontanata prima, per affrontare una vita nuova e forse migliore, nella lontana America, sostenuta dall’affetto di tutta la sua famiglia, attesa con grande gioia da sua sorella Emilia e da suo marito, già residenti oltre oceano da qualche tempo.
La vita nel nuovo continente delude in parte le sue aspettative, vive sulla propria pelle lo sfruttamento e il disprezzo in quanto italiana, la sfiducia e la diffidenza verso lo straniero che si respirano ovunque, ma è donna e determinata e compie il suo destino fino in fondo: solo l’uccisione di suo marito, l’amore della sua vita, il compagno scelto, la indurranno a ritornare a casa, pronta per un nuovo inizio.
Con uno stile scorrevole, i personaggi si mescolano, delineati con maestria, e ad essi si intrecciano anche le vicende storiche che hanno caratterizzato il ‘900.
La narrazione si allontana dal racconto personale e diventa un romanzo storico. Si percepisce una approfondita documentazione da parte della scrittrice e la ricostruzione degli accadimenti si inserisce nel vissuto dei personaggi che si ritrovano testimoni della Storia, pur immersi nel loro quotidiano.
E’ un romanzo che coinvolge ed emoziona; se ne consiglia vivamente la lettura anche perché, come detto, ha il merito di ricordarci ciò che siamo stati e ciò che ora possiamo dare all’altro.