Gli scrittori della porta accanto

Esplorazione gravitazionale

Esplorazione gravitazionale - Credit: LIGO Collaboration.

Scienza | Di Vincenzo Mirra. Il rilevamento della deformazione spazio-temporale GW170817: un'altra conferma delle onde gravitazionali, "vecchia" di 132 milioni di anni, frutto della collaborazione scientifica tra LIGO, Stati Uniti, ed EGO-Virgo, Italia. 

La materia dice allo spazio-tempo come incurvarsi, e lo spazio curvo dice alla materia come muoversi.
John Wheeler
Tutto quello che ci capita e che osserviamo nella nostra vita quotidiana, quello che quindi può essere esperienziato per corpi continui, cioè per dimensioni superiori a quelle atomiche e a velocità molto lontane da quella della luce, è descritto nelle leggi della fisica dai principi della meccanica classica.
Tutto quello che invece osserviamo puntando il de-sidus di conoscenza verso lo spazio cosmico è una ricerca di cause originali, di battiti d’ali. E quello a cui stiamo assistendo è l’inizio di una nuova straordinaria era di conoscenza e di scoperte. La formidabile sequenza di eventi astronomici rilevati negli ultimi due anni lo dimostra.
Singolarità a parte, ma comunque comprese nello stesso fine, c’è una straordinaria (e non casuale) simmetria nella bellezza magnifica dell’Universo. Un lampo di luce gamma ce l’ha rivelato. Un lampo di luce blu brillante.
La conferma dell’esistenza delle onde gravitazionali è una delle più grandi scoperte della scienza moderna e rivela la grandiosa bellezza della teoria della relatività di Einstein. Le onde gravitazionali sono increspature (ripples) nell’Universo ( Gli scrittori della porta accanto - Dalla relatività di Einstein alle onde gravitazionali). Ricordo bene il giorno dell’annuncio della scoperta, l’11 febbraio 2016. L’annuncio di GW150914 (onda gravitazionale del 14 settembre 2015), il primo evento rilevato di onde gravitazionali, è stato il regalo più bello che tutta la comunità scientifica e astrofisica potesse farsi e farci per il centenario della teoria di Einstein, che ne predisse l’esistenza nel 1915 con la pubblicazione della Teoria della Relatività Generale, ed il fatto che il primo evento gravitazionale osservato sia accaduto esattamente 100 anni dopo è per me un’altra prova della perfetta simmetria delle cose dell’Universo, questa volta anche nella scala dei sentimenti. Non ha rappresentato. infatti. solo la prova di una scoperta fisica gigantesca ma il motivo di un fragoroso e entusiasmante sussulto per chiunque almeno una volta nella vita abbia guardato le stelle del cielo domandandosi qualcosa su tutto quel buio cosmico. Per me è stato un’emozione grandissima.


Due anni dopo quella prima magnifica rilevazione, un’altra incredibile scoperta. Il 17 agosto 2017, l’orologio gravitazionale segna lo spazio-tempo della sorgente GW170817. 

Gli interferometri americani LIGO captano un’oscillazione originatasi 132 milioni di anni prima nella galassia di Herschel NGC 4993, proveniente dalla costellazione Hydra. Tra tutte quelle osservate prima, è l’increspatura gravitazionale più vicina mai rilevata.
Il segnale è incredibilmente chiaro e lungo: circa 100 secondi, contro i pochi secondi di durata registrati nei precedenti ascolti gravitazionali dovuti alle collisioni di buchi neri. Dalla portata del segnale gli scienziati comprendono immediatamente che c’è qualcosa di speciale in questa nuova sorgente.
C’è fermento e grande collaborazione tra i centri americani di Hanford (Washington) e Livingston (Louisiana), che conducono l’esperimento LIGO, e quello europeo di Pisa (Italia), che conduce l’esperimento EGO-Virgo. C'è grande euforia. Nei centri di ricerca e tra gli scienziati, da un lato e dall’altro degli oceani e degli emisferi terrestri, non si è ancora smorzata l’onda di entusiasmo dell’ultimo recente “avvistamento”: per la prima volta, tutti gli interferometri della collaborazione scientifica internazionale hanno rilevato contemporaneamente la deformazione spazio-temporale GW170814 originatasi nella costellazione di Eridano, secondo la codifica delle rilevazioni delle onde gravitazionali (GW sta per Gravitational Waves, più la sequenza ‘anno mese giorno’, secondo la numerazione anglosassone). Ma anche quella, sebbene un'altra tappa fondamentale per l’esplorazione gravitazionale, non si può definire ancora un vero e proprio avvistamento (almeno in senso letterale), perché ancora una volta proviene da una collisione di buchi neri e quindi, in assenza di emissioni luminose, può essere solo ascoltata, misurata e localizzata.
Ma ora qualcosa di speciale sta avvenendo.
Anzi, è già avvenuta, 132 milioni di anni fa.
Ora sta per arrivare.
Signore e signori, mettetevi comodi, si apre il sipario...

DEI BUCHI NERI E DI ALTRE STELLE O QUASI STELLE: LE PUNTATE
I L’Universo
II Le Stelle
III Isole nello spazio cosmico
IV Lo zio Albert
V Sliding doors
VI Esplorazione gravitazionale
VII Si accendono le luci: l’Universo
VIII Backstage della Navigazione siderale. Diario di bordo del capitano.

Le puntate già pubblicate




Vincenzo Mirra

Vincenzo Mirra
Nato a Napoli nel 1973, si è diplomato all'Istituto Nautico per poi laurearsi in Ingegneria Aeronautica ad indirizzo Spaziale. Alle passioni per la navigazione, il mare e l’astronautica, ha sempre aggiunto quelle per la letteratura, la scrittura di viaggio e di meditazione ed il teatro.
È autore del blog letterario Beaufort, scritture al vento e taccuini di mare che esprime scritture di vario tipo e argomentazione, anche di natura sperimentale. Dal 2005 vive a Pisa, dove dal 2015 ha iniziato a frequentare corsi e laboratori teatrali, di recitazione, di lettura corale e di drammaturgia.
Isole, AUGH! Edizioni.


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