Il riparatore, di Elia Spinelli, Zerounoundici, 2015. Un romanzo di fantascienza per parlare di libero arbitrio e predestinazione.
150 pagine | ebookNella villa alle pendici dei Monti Lepini l’addestramento continuava senza sosta. La giornata cominciava prima dell’alba con la corsa. Dopo una settimana, la lunghezza del percorso era aumentata a cinque miglia. Dall’inizio della seconda settimana, i ragazzi dovettero percorrere lunghi tratti appesantiti dalla zavorra. Si dovevano applicare delle pesanti fasce in maglia di ferro alle caviglie e portare sulle spalle uno zaino carico di pietre. Le escursioni al lago sotterraneo avevano sortito il loro effetto. Tutti erano riusciti a superare la paura dell’acqua. Adesso maestro Adolfo poteva dedicarsi all’insegnamento delle tecniche di nuoto. Il primo pomeriggio era dedicato alle lezioni di tiro. Si recavano nella zona dove era stato allestito il poligono. Lì si esercitavano a colpire delle sagome di legno posizionate a cinquanta piedi. Oltre alle sagome fisse, dovevano colpire dei bersagli in movimento. Il buon Dimitri, rischiando non poco, lanciava in aria delle palle di vetro, quelle che venivano normalmente utilizzate per le decorazioni natalizie. I ragazzi dovevano colpirle al volo. I pomeriggi al poligono, qualche volta, venivano sostituiti da brevi battute di caccia. Fagiani, lepri e cinghiali arricchirono le cene degli istruttori e degli allievi. Maestra Helen partecipava alle battute armata di arco e frecce. Era infallibile.
«Nel tiro con l’arco» spiegava «sono fondamentali la posizione del corpo, la respirazione e la concentrazione. Focalizzatevi sulla posizione corretta di piedi, anche e spalla. Osservate la mia posizione…»
“È una parola” pensò Vincenzo “una maestra più racchia non potevano trovarcela? Che ti vuoi focalizzare. L’unica cosa che rischia di andare a fuoco è il mio pesco.”
«… inspirare profondamente, liberarsi di tutti i pensieri negativi e concentrarsi sull'obbiettivo.»
Nel tardo pomeriggio le lezioni di scherma si alternavano a quelle di equitazione. Durante la prima settimana i corsi di Maestro Gastone si erano limitati a esercizi di dressage e a libere galoppate. Per la seconda erano previste lezioni di salto a ostacoli. Per questo aveva preparato, nel
vicino uliveto, un percorso abbastanza impegnativo con ostacoli di varia difficoltà.
«Nel tiro con l’arco» spiegava «sono fondamentali la posizione del corpo, la respirazione e la concentrazione. Focalizzatevi sulla posizione corretta di piedi, anche e spalla. Osservate la mia posizione…»
“È una parola” pensò Vincenzo “una maestra più racchia non potevano trovarcela? Che ti vuoi focalizzare. L’unica cosa che rischia di andare a fuoco è il mio pesco.”
«… inspirare profondamente, liberarsi di tutti i pensieri negativi e concentrarsi sull'obbiettivo.»
Nel tardo pomeriggio le lezioni di scherma si alternavano a quelle di equitazione. Durante la prima settimana i corsi di Maestro Gastone si erano limitati a esercizi di dressage e a libere galoppate. Per la seconda erano previste lezioni di salto a ostacoli. Per questo aveva preparato, nel
vicino uliveto, un percorso abbastanza impegnativo con ostacoli di varia difficoltà.
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Quarta di copertina
"Il riparatore" di Elia Spinelli.
I Blaster minano il lavoro dei Padri Scrittori, coloro che decidono il nostro destino. Grazie alla loro grande forza di volontà, si rifiutano di percorrere i canali che sono stati assegnati loro e deviano, invadendo i destini altrui e rischiando di generare il Caos. Il Riparatore è un cacciatore di Blaster che lotta per ripristinare il giusto corso degli eventi. Un fedele soldato che dagli scontri della prima Guerra d'Indipendenza fino ai giorni nostri ha servito con devozione gli Scrittori della nostra vita. L'avvento dell'Abominio farà vacillare la sua fede ponendolo di fronte a una scelta drammatica: la sicurezza del certo, figlio del determinato, o il fascino dell'imprevedibile, padre del libero arbitrio?Leggi le altre pagine 69:
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