Gli scrittori della porta accanto

Intervista all'autore emergente Un caffè con Gian Luca A. Lamborizio


Oggi il nostro caffè letterario è ben lieto di presentarvi un volto nuovo della letteratura italiana: è con noi Gian Luca A. Lamborizio. Conosciamolo meglio!

Ciao Gian Luca, e grazie per avermi concesso questa intervista. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un the, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?
Ciao e grazie a te per la disponibilità. Questa prima domanda è facile, io beve sempre e solo the, caldo e al limone. A qualsiasi ora della giornata e in ogni stagione. Sai, da buon “giallista”...

Ah ah ah, simpatico! Bene ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontami qualcosa di te. Chi è Gian Luca nella vita di tutti i giorni?
Gian Luca è un ragazzo che vive tra Alessandria, dove è nato e torna abbastanza spesso, e Milano, città in cui si è trasferito per evadere dalla provincia e per studiare il Cinese.
Liceo classico e studi giuridici, ama particolarmente l'ambito penalistico e criminologico.
Collabora con alcuni settimanali e blog, tra cui MilanoNera, in cui si occupa di recensire libri e intervistare scrittori.

Estremamente pacato, cerca sempre di guardare ciò che gli capita attorno con un certo distacco. A volte, però, è proprio difficile mantenere l'aplomb...
Ama l'arte e i viaggi, specialmente nel Nord Europa, e Londra è la sua città preferita.
Ora, però, basta parlare di me in terza persona, altrimenti mi sembra di essere in un documentario di Piero Angela.

Ma siamo qui proprio per parlare di te! Raccontami come è nata la tua passione per la scrittura. Ci sono autori classici o molto noti che credi abbiamo influenzato, in qualche modo, il tuo stile?
È nata poco per volta, durante gli anni dell'Università. Prima non mi piaceva affatto scrivere. Nonostante i miei studi classici, avevo sempre avuto una predilezione per le materie scientifiche. Poi, a poco a poco, ho iniziato a leggere tantissimi libri, sia classici che di genere (soprattutto thriller e noir) fino a quando ho pensato di cimentarmi in prima persona con la scrittura.
Ci sono autori, noti o meno noti, che mi piacciono molto, per esempio la Christie, Carofiglio e Nicci French (giusto per restare in materia). E, cambiando ambito, amo moltissimo i film di Hitchcock. Ma ho tentato di creare qualcosa di mio, uno stile personale. Se dovessi cercare un aspetto che mi accomuna a loro, ecco, forse la ricerca della suspense senza mai indugiare su aspetti e immagini crude e truculente.

Quali sono i generi letterari che preferisci leggere e quali, invece, preferisci scrivere?
Quanto alla scrittura, indubbiamente, il genere thriller/noir. Molti, probabilmente, lo trovano banale, una lettura da spiaggia, ma io ritengo che sia un genere interessante e stimolante da creare. Un genere che, molto spesso, ti porta ad approfondire l'animo e la mente delle persone. Ad interrogarti sulle spinte più profonde e a volte inconsce che guidano le azioni e le pulsioni umane. Quando sento la notizia di fatti di cronaca in televisione, il mio primo istinto è quello di approfondire la materia, cercare di capire i moventi, ciò che ha portare a compiere quel determinato gesto.
Riguardo alle mie letture preferite, invece, spazio dai classici ai libri di genere e di attualità anche se, collaborando con MilanoNera, di solito mi diletto con thriller e noir.

Per un esordiente il percorso da seguire prima di giungere all’ambito traguardo della pubblicazione non è affatto semplice, talvolta può rivelarsi tortuoso e complicato: come sei approdato alla tua pubblicazione? Raccontaci la tua esperienza.
Molto tortuoso e complicato. Un percorso che richiede tempo, perseveranza e determinazione. Anche davanti ai rifiuti e ai molti, moltissimi silenzi che fanno seguito all'invio del manoscritto.
Io ho pubblicato il mio primo libro tramite self publishing, più per gioco che per altro. Con Penombra, invece, è stato diverso. Ho inviato il manoscritto a diverse case editrici e per diverso tempo non ho saputo nulla. Poi ho scoperto una nuova casa editrice, Eretica Edizioni, e inviato così nuovamente il testo. Nel giro di pochissimo tempo, inaspettatamente, ho ricevuto da loro una proposta di pubblicazione che ho accettato. E così ha preso il via il lavoro di editing e revisione, progettazione della copertina e via di seguito. Proprio in quei giorni, ho ricevuto, quasi in simultanea, altre tre proposte di pubblicazione ma ormai il libro stava prendendo forma.

La pubblicazione del proprio libro è il sogno nel cassetto di tutti gli esordienti. Poi finalmente il sogno è diventato realtà: ora cosa ti aspetti? Lo vedi come un obiettivo raggiunto o come un punto di partenza per nuovi progetti?
Ovviamente è un punto di partenza. Il primo gradino di un percorso, spero, lungo e pieno di sorprese. È stata una grande soddisfazione ricevere una proposta di pubblicazione da una casa editrice assolutamente free e vedere pubblicato il mio lavoro, ma ora viene il bello. Continuare, trovare nuove idee e creare nuove storie.

Raccontami in breve la trama, incuriosisci i nostri lettori, per favore...
Non si può parlare di una trama vera e propria in quanto Penombra è una raccolta di racconti. I primi due, noir, sono a sé stanti, mentre gli altri tre, più propriamente thriller, sono accomunati dalla presenza del commissario Molteni.
Qualcuno ha detto che, in realtà, tutti i racconti sono, in un certo senso, legati, come se si trattasse di un romanzo. Questo, forse, perché il focus su cui ho incentrato il mio interesse, in tutti i racconti, è la mente umana, la psiche. Ho cercato di indagare, scandagliare la psicologia dei personaggi coinvolti, per capire cosa c'è dietro ad un delitto, il movente, reale o frutto della mente malata del colpevole.
E ancora, la penombra, che è presente in tutte le vicende, che avvolge i protagonisti, è lo scenario in cui avviene la maggior parte dei fatti e, allo stesso tempo, è metafora dell'oscurità che certi individui hanno dentro e che li spinge a diventare dei mostri.

La rivoluzione digitale e l’e-book: cosa ne pensi di questo sistema innovativo di lettura, credi che rappresenti il futuro o è solo fumo negli occhi?
Io sono molto tradizionalista. Amo i libri, i libri di carta, che puoi sfogliare, tenere tra le mani, appoggiare sul comodino e poi conservare nella libreria di casa. Il fatto di aver pubblicato Penombra in versione cartacea per me è stata una grande soddisfazione.
Allo stesso tempo, però, sono convinto che l'e-book sia estremamente utile e vantaggioso, in termini di comodità, praticità e risparmio di costi. E anche di fatica... con l'e-book puoi portarti in vacanza tutti i libri che vuoi senza trasformare la valigia in un baule pieno di mattoni. Personalmente, però, preferisco poi tornare a casa e riporre i libri letti su un bello scaffale di legno, vero.

La domanda che non ti ha mai rivolto nessuno: fatti la domanda e datti la risposta.
In realtà, mi faccio la domanda che mi ha rivolto qualche mese fa una mia lettrice, dopo aver finito di leggere Penombra: quanto c'è di Gian Luca Lamborizio nel libro e come mai la scelta di queste tematiche?
Ebbene, nonostante il mio libro tratti di fatti di cronaca nera, di delitti e violenze familiari, non vi è nulla di personale. Non sono un serial killer né ho mai subito traumi o violenze tra le mura di casa. Il mio interesse per queste tematiche deriva dai miei studi e dall'attenzione per la psicologia e la ricerca delle cause.
Al massimo, si può trovare qualcosa di me nel commissario Molteni... ma non voglio svelare troppo.

Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?
Ho in mente diversi progetti, diversi spunti per scrivere degli altri libri, questa volta magari romanzi. Ma nulla di ancora ben definito e nulla di nero su bianco. Ma il genere sarà sempre il noir e non è detto che il commissario Molteni non torni ad affrontare nuove indagini.

Dove possiamo trovare il tuo libro?
Penombra è acquistabile sul sito di Eretica Edizioni e sui principali store online, quali Ibs, Amazon, etc..
Lo potete trovare anche in alcune librerie, ad esempio ad Alessandria presso la Libreria Berardini.
Qualora dovesse esservi venuta la voglia di leggerlo, lasciate poi un commento o una recensione. I consigli dei lettori sono sempre molto preziosi.


Gian Luca ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!





La rubrica, curata dalle autrici Silvia Pattarini ed Elena Genero Santoro, per farvi conoscere le nuove promesse del panorama letterario.
Se sei un autore emergente Contattaci per un'intervista personalizzata. 






Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.



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