Un caffè con Renata Morbidelli, scrittrice di prosa e poesia, cantante e attrice teatrale, in tutte le librerie online con il suo romanzo fantasy Astèris: la Prescelta, in seconda edizione edito da MDS Network.
Ciao Renata, è un piacere ospitarti. Che ne dici di parlarci un po' di te? Chi è Renata?
Ciao, Ornella! Il piacere è tutto mio! Sono una sognatrice con la passione per la scrittura, il canto e la recitazione che, prevalentemente nel fine settimana, ma anche quando ce n’è bisogno, presta il suo servizio nella biglietteria del cinema della comunità.
Se ti chiedessi di dirmi un solo aggettivo che meglio ti identifichi, quale useresti?
Indubbiamente sarebbe “determinata”! Quando faccio qualcosa che mi piace, per quanto possa essere faticosa, non mollo finché non l’ho portata a termine. La stessa cosa accade quando inseguo un sogno. E così è stato per la pubblicazione del mio primo libro, "Astèris: la Prescelta". Non mi sono fermata di fronte ai primi ostacoli, né di fronte a quelli che sono venuti man mano, a partire dalla stesura, alle ricerche, alla realizzazione della copertina, che è stata frutto di un lavoro di squadra, così come la scelta dei vari contenuti aggiunti, che mi hanno portata alla decisione di pubblicare con il marchio MDS Network. Ogni cosa è stata vista come un’opportunità di imparare e non come un mero ostacolo.
Sei un'artista poliedrica: scrittrice di prosa e poesia, cantante, attrice di teatro. La prima attività prevede un certo tipo di isolamento per essere praticata, le altre due, all'opposto, esigono un pubblico con cui approcciarsi. Quale ti fa sentire più a tuo agio, quale senti che maggiormente ti appartiene?
Amo tutt’e tre alla stessa maniera e, secondo me, si completano a vicenda. Anche se apparentemente la scrittura è vissuta nel silenzio e nella solitudine, sarebbe nulla ed inutile se nessuno leggesse ciò che scrivo. A loro volta il canto e la recitazione hanno bisogno di partire dal silenzio, dall’isolamento e dall’ascolto di sé e delle proprie emozioni per far sì che l’artista s’esprima al meglio. Recitare mi ha aiutato a vivere meglio le emozioni, a sentirmele sulla pelle, a farmele vibrare dentro e a sviluppare la mia immaginazione; il canto e, soprattutto, imparare a leggere la musica, mi ha insegnato a capire meglio che anche scrivere è come comporre un brano musicale fatto di pause, più o meno brevi, date dalla punteggiatura, ha i suoi “crescendo” e “diminuendo”, i suoi pianissimo, mezzo piano e così via. Spesso, scrivendo, mi fermo a leggere a voce alta ciò che ho appena scritto per vedere se, pronunciandolo, suona meglio in una maniera piuttosto che in un’altra.
Ora che ti abbiamo conosciuta un po' di più, mi soffermerei sulla tua passione per la scrittura, rimandando ad altri appuntamenti, magari, l'approfondimento delle altre arti da te coltivate. So che, in particolar modo, ami scrivere il genere fantasy. La sai motivare questa tua predisposizione, oppure è qualcosa di spontaneo?
Fin da ragazzina ho sempre amato tutto ciò che girava attorno alla mitologia classica e norrena.
Tutto ciò che parlava di Dei, Eroi, Semidei, satiri, ninfe e altre creature mitologiche attirava la mia attenzione e la mia curiosità. Mi sono letta molti miti: sia classici che della cultura britannica, come ad esempio quelli che riguardavano Re Artù, i suoi cavalieri e tutte i personaggi a loro legati e alcune ballate e leggende legate a Robin Hood. Dall’Inghilterra all’Irlanda il passo è breve e, presa un’immaginaria barca a forma di cigno come quelle degli elfi, recentemente iniziai il mio viaggio tra le divinità Celtiche, e le tradizioni di questi popoli i cui ritmi vitali erano legati alla Madre Terra. La mia passione per le creature come gli elfi, i nani, gli gnomi e via dicendo, ha incontrato, ad un certo punto, quella di un collega che mi ha fatto conoscere Tolkien e la sua letteratura. Fu amore a prima vista (o a prima lettura). Dopo aver composto, quasi per gioco, due racconti urban fantasy, rimasti tutt’ora inediti, incoraggiata da alcuni miei amici che li hanno letti, mi sono cimentata nella raccolta di materiale e di idee per iniziare la stesura di “Astèris: la Prescelta”.
Il tuo libro ha una donna, come protagonista, alla quale hai riservato delle prove davvero difficili. Edelweiss ha qualcosa che ti assomiglia? Ti sei ispirata a qualcuno, in particolare, per delineare la sua personalità?
Edelweiss, il cui vero nome è Astéris, è una creatura che, per certi versi assomiglia molto a me. Il suo nome significa “nobile bianco” e da lì è nata l’idea di far appartenere la mia creatura alla stirpe dei Nobili Bianchi. Nello specifico, lei è una Stella, il più alto tra i ranghi in cui è suddivisa la sua gente. È una principessa, il che si collega alla leggenda a cui è legata l’origine del fiore. Come la stella alpina, che cresce prevalentemente fra le rocce e nei punti più impervi, Edelweiss ha un carattere forte e tenace. Così come nella stella alpina il vero fiore è la parte gialla all’interno, mentre ciò che assomiglia a dei petali in realtà sono foglie ricoperte di peluria, Edelweiss è una creatura da osservare da vicino e da ascoltare in silenzio per poterne comprendere il carattere. Pochi, tra i personaggi del libro, sanno com’è lei realmente. Solo il Lupo d’Argento che la ama, il suo Gatto Mistico e pochi altri ne conoscono perfino gli angoli bui.
Ho iniziato da poco una nuova avventura letteraria nata dall’ascolto di alcuni brani di musica celtica e dalle immagini che mi evocavano le note. Pensandoci, mi sono accorta che poteva essere l’inizio di una nuova storia, allora ho colto la palla al balzo e ho iniziato a scrivere. Sarà, naturalmente un altro fantasy, un viaggio che lega presente e passato tra i Celti con le loro divinità e le tradizioni, senza far mancare una giusta dose di azione. Per quanto riguarda i tempi non so ancora quanto impiegherò a terminare la gestazione di questo nuovo figlio letterario.
Ti ringrazio di esserti prestata alla mia curiosità; spero di avere rappresentato degnamente anche quella dei nostri lettori. A nome di tutti “Gli scrittori della porta accanto”, ti faccio tantissimi in bocca al lupo per tutte le tue bellissime attività.
Ciao, Ornella! Il piacere è tutto mio! Sono una sognatrice con la passione per la scrittura, il canto e la recitazione che, prevalentemente nel fine settimana, ma anche quando ce n’è bisogno, presta il suo servizio nella biglietteria del cinema della comunità.
Se ti chiedessi di dirmi un solo aggettivo che meglio ti identifichi, quale useresti?
Indubbiamente sarebbe “determinata”! Quando faccio qualcosa che mi piace, per quanto possa essere faticosa, non mollo finché non l’ho portata a termine. La stessa cosa accade quando inseguo un sogno. E così è stato per la pubblicazione del mio primo libro, "Astèris: la Prescelta". Non mi sono fermata di fronte ai primi ostacoli, né di fronte a quelli che sono venuti man mano, a partire dalla stesura, alle ricerche, alla realizzazione della copertina, che è stata frutto di un lavoro di squadra, così come la scelta dei vari contenuti aggiunti, che mi hanno portata alla decisione di pubblicare con il marchio MDS Network. Ogni cosa è stata vista come un’opportunità di imparare e non come un mero ostacolo.
Sei un'artista poliedrica: scrittrice di prosa e poesia, cantante, attrice di teatro. La prima attività prevede un certo tipo di isolamento per essere praticata, le altre due, all'opposto, esigono un pubblico con cui approcciarsi. Quale ti fa sentire più a tuo agio, quale senti che maggiormente ti appartiene?
Amo tutt’e tre alla stessa maniera e, secondo me, si completano a vicenda. Anche se apparentemente la scrittura è vissuta nel silenzio e nella solitudine, sarebbe nulla ed inutile se nessuno leggesse ciò che scrivo. A loro volta il canto e la recitazione hanno bisogno di partire dal silenzio, dall’isolamento e dall’ascolto di sé e delle proprie emozioni per far sì che l’artista s’esprima al meglio. Recitare mi ha aiutato a vivere meglio le emozioni, a sentirmele sulla pelle, a farmele vibrare dentro e a sviluppare la mia immaginazione; il canto e, soprattutto, imparare a leggere la musica, mi ha insegnato a capire meglio che anche scrivere è come comporre un brano musicale fatto di pause, più o meno brevi, date dalla punteggiatura, ha i suoi “crescendo” e “diminuendo”, i suoi pianissimo, mezzo piano e così via. Spesso, scrivendo, mi fermo a leggere a voce alta ciò che ho appena scritto per vedere se, pronunciandolo, suona meglio in una maniera piuttosto che in un’altra.
C'è qualcosa che cambieresti del tuo passato, che aggiungeresti nel tuo presente e cosa vorresti nel futuro?
Del passato non cambierei nulla perché ogni evento, piacevole o traumatico che sia stato, ha contribuito a farmi essere la persona che sono. Se non fossi passata attraverso ogni gioia, ogni dolore, ogni tempesta o soddisfazione e, in generale ogni scelta, giusta o sbagliata, non avrei lo stesso bagaglio emotivo che mi ha portata fin qui. Nel presente, a livello personale non cambierei nulla. Certo, se avessi un lavoro che mi permettesse di avere un po’ di sicurezza economica non sarebbe male. Per il futuro vorrei poter continuare a coltivare i miei sogni e le mie passioni.Fin da ragazzina ho sempre amato tutto ciò che girava attorno alla mitologia classica e norrena.
Tutto ciò che parlava di Dei, Eroi, Semidei, satiri, ninfe e altre creature mitologiche attirava la mia attenzione e la mia curiosità. Mi sono letta molti miti: sia classici che della cultura britannica, come ad esempio quelli che riguardavano Re Artù, i suoi cavalieri e tutte i personaggi a loro legati e alcune ballate e leggende legate a Robin Hood. Dall’Inghilterra all’Irlanda il passo è breve e, presa un’immaginaria barca a forma di cigno come quelle degli elfi, recentemente iniziai il mio viaggio tra le divinità Celtiche, e le tradizioni di questi popoli i cui ritmi vitali erano legati alla Madre Terra. La mia passione per le creature come gli elfi, i nani, gli gnomi e via dicendo, ha incontrato, ad un certo punto, quella di un collega che mi ha fatto conoscere Tolkien e la sua letteratura. Fu amore a prima vista (o a prima lettura). Dopo aver composto, quasi per gioco, due racconti urban fantasy, rimasti tutt’ora inediti, incoraggiata da alcuni miei amici che li hanno letti, mi sono cimentata nella raccolta di materiale e di idee per iniziare la stesura di “Astèris: la Prescelta”.
Il tuo libro ha una donna, come protagonista, alla quale hai riservato delle prove davvero difficili. Edelweiss ha qualcosa che ti assomiglia? Ti sei ispirata a qualcuno, in particolare, per delineare la sua personalità?
Edelweiss, il cui vero nome è Astéris, è una creatura che, per certi versi assomiglia molto a me. Il suo nome significa “nobile bianco” e da lì è nata l’idea di far appartenere la mia creatura alla stirpe dei Nobili Bianchi. Nello specifico, lei è una Stella, il più alto tra i ranghi in cui è suddivisa la sua gente. È una principessa, il che si collega alla leggenda a cui è legata l’origine del fiore. Come la stella alpina, che cresce prevalentemente fra le rocce e nei punti più impervi, Edelweiss ha un carattere forte e tenace. Così come nella stella alpina il vero fiore è la parte gialla all’interno, mentre ciò che assomiglia a dei petali in realtà sono foglie ricoperte di peluria, Edelweiss è una creatura da osservare da vicino e da ascoltare in silenzio per poterne comprendere il carattere. Pochi, tra i personaggi del libro, sanno com’è lei realmente. Solo il Lupo d’Argento che la ama, il suo Gatto Mistico e pochi altri ne conoscono perfino gli angoli bui.
Stai lavorando su qualche stesura, attualmente? Se sì, ci anticipi il genere e ci dai qualche cenno? Quando supponi che potremmo avere il piacere di leggere il tuo nuovo lavoro?
Ho iniziato da poco una nuova avventura letteraria nata dall’ascolto di alcuni brani di musica celtica e dalle immagini che mi evocavano le note. Pensandoci, mi sono accorta che poteva essere l’inizio di una nuova storia, allora ho colto la palla al balzo e ho iniziato a scrivere. Sarà, naturalmente un altro fantasy, un viaggio che lega presente e passato tra i Celti con le loro divinità e le tradizioni, senza far mancare una giusta dose di azione. Per quanto riguarda i tempi non so ancora quanto impiegherò a terminare la gestazione di questo nuovo figlio letterario.Ti ringrazio di esserti prestata alla mia curiosità; spero di avere rappresentato degnamente anche quella dei nostri lettori. A nome di tutti “Gli scrittori della porta accanto”, ti faccio tantissimi in bocca al lupo per tutte le tue bellissime attività.
Astèris: la Prescelta
Edelweiss, il cui vero nome è Astèris, è la Principessa della città di Awen Alixien. Il potere che le scorre nelle vene è talmente grande da essere considerato una minaccia da Mèlankar, Principe del Regno delle Tenebre che, proprio per questo motivo, ne desidera la morte. Fin da quando aveva solo due anni, allo scopo di proteggerla, viene affidata a una coppia di gitani andalusi che si prendano cura di lei. Dopo aver subito un attacco dal Serpente d'Ombra, fedele servitore di Mèlankar, lnes ed Esteban, i suoi genitori adottivi, decidono di cambiare identità e di nascondersi nel villaggio di Kaleidon il Saggio, ma i seguaci dell'Oscuro Sovrano sono ovunque e riescono a rapirla ed a condurla nel Regni delle Tenebre. Accorre in suo aiuto Mikalendìl, Generale del Bianco Esercito e fratello gemello di Mèlankar, che la aiuterà a scappare dalla sua prigione grazie anche al valido appoggio di Gyldahir, un Nobile Ribelle. Ha inizio, così il viaggio di Astèris alla ricerca delle altre due streghe Dàrgariel e Korìllis, in grado di aiutarla a combattere Mèlankar.
di Renata Morbidelli | MDS Network | Epic Fantasy
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Ornella Nalon I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie. Quattro sentieri variopinti, Arduino Sacco Editore Oltre i Confini del Mondo, 0111 Edizioni Ad ali spiegate, Edizioni Montag Non tutto è come sembra, 0111 Edizioni. Una luce sul futuro, StreetLib - collana Gli scrittori della porta accanto. |
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