Gli scrittori della porta accanto

Il sole alle pareti, murales d'autore: intervista al pittore Silvio Irilli

Un caloroso benvenuto e il mio sentito ringraziamento per esserti prestato, molto gentilmente, a soddisfare qualche mia curiosità sul tuo conto e, scommetto, anche quella di tutti i nostri lettori. Poche parole per definirti. Chi è Silvio Irilli?
Silvio Irilli è un ragazzo di 46 anni che quando era bambino aveva un sogno e oggi quel sogno lo dipinge e che ha mantenuto intatta la curiosità di un bambino, vivendo intensamente ogni singola emozione. 

La passione per il disegno ti ha accompagnato sin da piccolo e l'hai coltivata, negli anni, sino a farla diventare la professione esaltante e ricca di soddisfazioni che stai esercitando. Te la sentiresti di dare qualche consiglio ai giovani d'oggi che, come tutti sappiamo, stanno vivendo un momento difficile per quanto riguarda la possibilità di una loro realizzazione professionale?
Oggi, i giovani hanno uno strumento molto valido per farsi conoscere ed è internet. Possono presentare le proprie capacità a costo zero e in tempo reale. Io, ai miei tempi, negli anni ’90, quasi ogni giorno andavo in posta e spedivo i miei disegni ai giornali che spesso venivano cestinati. Quindi utilizzate internet non solo per giocare, ma per presentare i vostri sogni al Mondo intero.

Da quanto mi sembra di avere capito, la tua è una dote naturale, sicuramente affinata con il tempo e la pratica, ma, in prevalenza, dovuta a un’innata predisposizione. A chi non ha avuto la tua stessa fortuna e si fosse innamorato della tua arte a tal punto da volersene cimentare, glielo sconsiglieresti, oppure pensi che potrebbe raggiungere, comunque, un buon livello, solamente con un grande impegno e una buona preparazione?
La scuola o corsi seguiti con pittori aiutano sempre, ma è importante essere se stessi, esprimersi dipingendo le proprie emozioni e passioni migliorando la propria tecnica con una continua ricerca.

Qual è stato il tuo percorso, quello che ti ha portato ad eseguire murales su abitazioni private, ospedali, acquari, asili e quant'altro?
A 16 anni mi venne commissionato il primo murales in una villa, dove incominciai a sperimentare i colori e le tecniche. Ho sempre amato dipingere su grandi dimensioni per poter spaziare con la mia creatività.

Ci puoi spiegare, brevemente, quali siano i passaggi per creare una tua opera? Quali colori usi? Il tempo che mediamente ti costa?
Su commissione si parte sempre da una tematica dettata dal cliente, dopodiché presento un paio di bozzetti molto dettagliati, in modo che il cliente abbia un’idea chiara del risultato finale. Da sempre utilizzo colori acrilici, tutto all’acqua. I tempi variano dalla complessità del dipinto. Per fare l'esempio di una cameretta con tema marino, le quattro pareti si realizzano in circa 7 giornate.

Ho notato che, in prevalenza, i tuoi lavori sono dedicati ai bambini. Probabilmente, questo è dovuto per il tipo di richieste che ti vengono commissionate, ma, in verità, quale sarebbe il soggetto che più ti piacerebbe rappresentare?
Sì, la richiesta maggiore riguarda la tematica per bambini. Il tema che preferisco è quello del mare, sia i fondali con coralli, delfini, tartarughe,pesci e sia i paesaggi vista mare o concentrarmi sui dettagli dell’acqua marina, spiagge.


Nella tua carriera che, ricordiamo, dura da ben venticinque anni, hai ottenuto dei traguardi molto importanti, tra cui, mi piace ricordare la tua partecipazione, come ospite fisso e per ben tre anni consecutivi, alla trasmissione televisiva “Solletico” messa in onda su Rai 1. Ci racconti come sei approdato in TV?
Come dicevo prima, negli anni ’90, spedivo spesso i miei disegni e un giorno, guardando Solletico, pensai: “Potrei spedire i miei disegni alla redazione di Solletico e proporre di fare un gioco dove i bambini, telefonando da casa, potrebbero indovinare cosa sto disegnando“. Dopo una settimana mi chiamarono dalla redazione, dicendomi che volevano incontrarmi per parlare meglio della mia proposta. In un solo minuto di conversazione, confermarono la mia presenza e il giovedì seguente ero in diretta su Rai 1, a disegnare di fronte a 4 milioni di spettatori!

Altro esito molto rilevante, è stata la tua attività presso il più grande acquario del mondo, il Georgia Aquarium di Atlanta, USA, che ti ha consentito di ottenere numerosi articoli sui giornali americani e un servizio sul telegiornale della NBC. Anche in questo caso vorrei sapere come hai fatto ad arrivare sino ad Atlanta e come ci si sente nell'ottenere tanta risonanza mediatica.
Nel 2007 avevo inserito sul mio sito i dipinti che stavo realizzando a tema marino e furono visti da un agente italo-americano che abitava ad Atlanta, negli Usa, che avevo conosciuto e con cui avevo collaborato 10 anni prima. Mi disse: “Silvio, ho visto i tuoi murales con il tema marino, se vuoi posso presentarli al Georgia Aquarium di Atlanta, il più grande acquario del Mondo; può darsi che ti facciano una commissione”. Videro i miei dipinti e mi fecero fare un piccolo murales nel 2007. Ma la sorpresa più grande avvenne nel 2008, quando mi chiamarono per dipingere tutto il soffitto dell’ingresso dell’acquario. Oggi, quest’opera è vista da oltre 3 milioni di persone ogni anno e sapere che un’opera italiana, così grande, dà il benvenuto ai visitatori dell’acquario, mi fa sentire orgoglioso.



Direi che hai un valido motivo, per essere orgoglioso! Ma andando avanti, non posso fare a meno di ricordare che hai abbellito, con le tue opere, le sale di radioterapia degli Ospedali “Cardarelli” di Campobasso e del “Policlinico Gemelli” di Roma. L'attività particolarmente “sofferta” di questi reparti, in qualche modo, hanno influito sul tuo estro? Ossia, ti sei sentito più coinvolto nel cercare di rendere più bello e “leggero” un ambiente altrimenti triste?
Ecco questa è stata un’esperienza davvero speciale, perché non si trattava di fare solo dei bei dipinti, ma dovevano essere coinvolgenti, dovevo cercare di far dimenticare, anche solo per qualche secondo, di trovarsi in un ospedale. Inoltre, dovevano essere di supporto ai dottori, in modo che potessero accogliere i paziente, soprattutto i più piccoli, regalando loro un po' di sollievo.
Le mail di ringraziamento che ricevo , ogni tanto, dai pazienti, sono commoventi, a dimostrazione che è il progetto è stato apprezzato. Nel frattempo altri Ospedali mi stanno contattando e il prossimo sarà l’ospedale di Salerno dove dipingerò il reparto di Radioterapia.




"Tu vedi le cose così come sono e ti chiedi perchè? Io sogno cose che non sono state mai e mi chiedo, perchè no?"
Grazie per aver trasformato un "perchè no?" in un' opera d'arte.
Prof. Vincenzo Valentini 
(Dir. Radioterapia Policlinico Gemelli - Roma)



Edward Hopper ha detto: “Quello che vorrei dipingere, è la luce del sole sulle pareti di una casa”. Se fosse ancora tra noi, credo verrebbe a stringerti la mano; tu ci sei riuscito! A volte, nella vita, non si riesce a fare sempre ciò che si vorrebbe, si possono fare delle scelte che ci allontanino dai nostri sogni. Nel tuo caso, guardandoti indietro, pensi di avere sempre preso le decisioni giuste? Ti puoi ritenere pienamente soddisfatto del tuo percorso professionale?
Guarda, dopo le scuole medie, scelsi di studiare elettronica. Quindi, la mia prima decisione fu sbagliatissima. Non ti racconto il seguito perché la storia è così lunga e avvincente che ci vorrebbe un libro per raccontarla. Sono convinto che in un percorso artistico-professionale,  fare delle scelte sbagliate, a volte, aiuti a formare il proprio carattere. Se in un avventura artistica così complessa, si cade ma poi ci si rialza, significa aver superato un esame e si diventa più forti di prima. E' impossibile che tutto fili liscio e bisogna essere preparati, sempre, a superare le difficoltà che si presentano. Riguardo al mio percorso artistico e professionale è andato oltre le mie aspettative, ma il meglio deve ancora venire!


Anche se mi sembra che tu abbia già raggiunto la vetta del successo, sono certa che tu abbia ragione. Avendoti conosciuto meglio, ho capito che la tua determinazione e la tua forza ti porteranno ancora più in alto. Non non vorrei mai smettere di intervistarti, ma, per motivi di spazio, devo porre la parola fine. Ti chiedo soltanto di indicarci alcune delle tue opere a cui sei particolarmente legato, in modo da farle ammirare ai nostri lettori. Oltre a ringraziarti tantissimo per la tua disponibilità, ti faccio un grosso in bocca al lupo per la tua vita e la tua carriera.
Potete trovare tutte le opere di Silvio Irilli sul suo sito personale www.irillimurales.com o www.irilliart.com; per richiedere un preventivo o acquistare le sue opere www.irilliartstore.com.







Ornella Nalon



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