Come le donne, di Tiziana Viganò, PM Edizioni, 2016. Dodici racconti, un alternarsi di voci femminili, accomunate dall’essere figlie dello stesso tempo, degli stessi pregiudizi e stereotipi, e madri di un futuro tutto da plasmare.
132 pagine | cartaceo 14,00€ | ebook 8,00€Come un serpente a primavera esce dalla sua pelle vecchia e si rinnova, anch’io sono uscita da una pelle che non mi apparteneva più e sono rinata.
Ho trovato un lavoro dove inizialmente ho fatto la segretaria in un’impresa di informatica, ma, siccome conosco bene l’inglese e il tedesco, mi hanno mandata nelle fiere del settore e nel giro di quattro anni ho fatto carriera, grazie alle mie capacità di comunicazione.
Incredibile, da donna succube e torpida che moriva un po’ ogni giorno mi ero completamente trasformata, avevo acquisito un’autostima e una consapevolezza delle mie capacità che perfino mio marito ha cominciato a smettere di sminuirmi e tenermi sottomessa: non accettavo più umiliazioni e mi ribellavo.
Nel mio percorso di recupero e di crescita si è inserito un avvenimento molto grave: la mia figlia maggiore, ormai adolescente, è scappata di casa dopo una lite furibonda con il padre.
È stata rintracciata dai carabinieri dopo tre giorni e affidata ai servizi sociali che hanno preso in carico tutta la famiglia, compreso mio marito che per la prima volta ha dovuto mettersi di fronte alle sue responsabilità. Ha cominciato una psicoterapia che per lui è stata molto dolorosa, perché ha dovuto rendersi conto di quanto le sue violenze psicologiche e fisiche avessero contribuito a creare il disagio pesante nella sua famiglia.
Silvia ha perso un anno di scuola, ha seguito anch’essa un lungo percorso di terapia, ma poi ha ricominciato a vivere meglio, ha finito gli studi, si è fidanzata con un bravo ragazzo, e si è laureata. Sembra che la ferita profonda si sia rimarginata, ma spero che la sua pelle non sia diventata troppo fragile.
Questo terremoto ha rimesso in piedi una famiglia che sembrava sull’orlo del crollo: paradossalmente la mia forza si è centuplicata di fronte a questi avvenimenti e non solo sono riuscita a stare vicino alle mie figlie, ma anche a mio marito che è cambiato moltissimo. Ha capito come ha riproposto nella sua famiglia i modelli devastanti ricevuti nell’infanzia e nell’adolescenza dal suo padre-padrone: il processo di cambiamento è stato lungo e difficile, ma faccio onore alla sua intelligenza e al suo desiderio di miglioramento. La fuga di Silvia gli ha fatto esplodere una bomba nel cuore e lo shock l’ha aiutato a cambiare comportamento.
E io sono diversa davvero, mi guardo ora, mi sento tranquilla come non sono mai stata prima e contenta di me: il tempo passa e sono riuscita a perdonare, ma anche a essere intransigente perché non mi farò mai più mancare di rispetto.
Ho dimostrato il mio valore e lo difenderò con le unghie e con i denti.
Ho trovato un lavoro dove inizialmente ho fatto la segretaria in un’impresa di informatica, ma, siccome conosco bene l’inglese e il tedesco, mi hanno mandata nelle fiere del settore e nel giro di quattro anni ho fatto carriera, grazie alle mie capacità di comunicazione.
Incredibile, da donna succube e torpida che moriva un po’ ogni giorno mi ero completamente trasformata, avevo acquisito un’autostima e una consapevolezza delle mie capacità che perfino mio marito ha cominciato a smettere di sminuirmi e tenermi sottomessa: non accettavo più umiliazioni e mi ribellavo.
Nel mio percorso di recupero e di crescita si è inserito un avvenimento molto grave: la mia figlia maggiore, ormai adolescente, è scappata di casa dopo una lite furibonda con il padre.
È stata rintracciata dai carabinieri dopo tre giorni e affidata ai servizi sociali che hanno preso in carico tutta la famiglia, compreso mio marito che per la prima volta ha dovuto mettersi di fronte alle sue responsabilità. Ha cominciato una psicoterapia che per lui è stata molto dolorosa, perché ha dovuto rendersi conto di quanto le sue violenze psicologiche e fisiche avessero contribuito a creare il disagio pesante nella sua famiglia.
Silvia ha perso un anno di scuola, ha seguito anch’essa un lungo percorso di terapia, ma poi ha ricominciato a vivere meglio, ha finito gli studi, si è fidanzata con un bravo ragazzo, e si è laureata. Sembra che la ferita profonda si sia rimarginata, ma spero che la sua pelle non sia diventata troppo fragile.
Questo terremoto ha rimesso in piedi una famiglia che sembrava sull’orlo del crollo: paradossalmente la mia forza si è centuplicata di fronte a questi avvenimenti e non solo sono riuscita a stare vicino alle mie figlie, ma anche a mio marito che è cambiato moltissimo. Ha capito come ha riproposto nella sua famiglia i modelli devastanti ricevuti nell’infanzia e nell’adolescenza dal suo padre-padrone: il processo di cambiamento è stato lungo e difficile, ma faccio onore alla sua intelligenza e al suo desiderio di miglioramento. La fuga di Silvia gli ha fatto esplodere una bomba nel cuore e lo shock l’ha aiutato a cambiare comportamento.
E io sono diversa davvero, mi guardo ora, mi sento tranquilla come non sono mai stata prima e contenta di me: il tempo passa e sono riuscita a perdonare, ma anche a essere intransigente perché non mi farò mai più mancare di rispetto.
Ho dimostrato il mio valore e lo difenderò con le unghie e con i denti.
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Quarta di copertina
"Come le donne" di Tiziana Viganò.
Le protagoniste di queste storie vissute sono simboli della condizione di molte donne contemporanee: attraversano prove, difficoltà e dolore, ma riescono a prendere coscienza di se stesse, delle loro risorse, si ricostruiscono con una forza che nasce dallo slancio vitale che è dentro di loro, connaturato col loro essere femminile, e ricominciano, vincenti, una nuova vita.Come Alice, nel Paese della Meraviglie, che cade in un mondo in cui tutto è diverso, rovesciato, insensato, dove non ci sono regole e logica e vive avventure che la porteranno a sviluppare progressivamente la sua autonomia, troverà nuovi strumenti e strategie che la porteranno a superare gli ostacoli: è quindi un viaggio alla ricerca di se stessa, una maturazione e una crescita della sua identità personale, un modo di imparare a vedere il mondo sotto occhi diversi, da punti di vista diversi apprezzandone la bellezza nella molteplicità. Mirabilis è ciò che desta meraviglia e che si presenta straordinario, miracoloso o strano: ma noi stessi siamo così. E possiamo incominciare un viaggio alla ricerca del meraviglioso che è dentro di noi.
Come le donne è una raccolta composta da dodici racconti che si snoda attraverso un alternarsi di voci femminili: all’apparenza paiono figure molto diverse per estrazione sociale e condizione culturale, ma, in realtà, sono tutte accomunate dall’essere figlie dello stesso tempo, degli stessi pregiudizi e stereotipi, eppur madri di un futuro tutto da plasmare, come argilla fra le mani di un Demiurgo.
(Emma Fenu)
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