Libri Comunicato stampa. Un racconto per capello (StreetLib – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto), del collettivo Gli Scrittori della Porta Accanto: racconti mainstream, horror, romance, fantasy, noir, narrativa di viaggio, visioni oniriche o profonde analisi introspettive, per bambini e adulti, meravigliosamente illustrati da Giorgia Catelan, Bruno Di Marco e Simona Bulla.
UN RACCONTO PER CAPELLO
Autori: Valentina Gerini, Stefania Bergo, Ornella Nalon, Elena Genero Santoro, Silvia Pattarini, Renata Morbidelli, Elia Spinelli, Tiziana Viganò, Gianna Gambini, Giulia Mastrantoni, Angelo Gavagnin, Liliana Sghettini, Fiorella Paris, Franco MieliIllustratori: Giorgia Catelan, Bruno di Marco, Simona Bulla
Editore: StreetLib
Collana: Gli scrittori della porta accanto
Genere: Racconti
ISBN: 9788822878755
Sinossi
Le gag e i personaggi di un supermercato la vigilia di Natale, una famiglia di pidocchi, gli incubi di Alice e i sogni di Emma, Kariuki e l'Africa rurale, una romantica storia d'amore estiva, un'avventura alla indiana Jones, in viaggio tra culture diverse o nella mente dei protagonisti, la macabra ironia di un defunto appena giunto nell'aldilà.
Una raccolta di racconti, brevi storie che fanno viaggiare da un luogo all'altro del globo o, addirittura, da un'epoca all'altra, attraversando generi letterari diversi. Mainstream, horror, romance, fantasy, noir, narrativa di viaggio, visioni oniriche o profonde analisi introspettive, per bambini e adulti, meravigliosamente illustrati da Giorgia Catelan, Bruno Di Marco e Simona Bulla che hanno creato la copertina di ogni singolo racconto, per deliziare anche la vista del lettore e regalare colore e immagini durante la lettura.
Il podcast dei racconti su Radio Big World, letti da Giulia Mastrantoni.
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È stato un piacere leggere così tanti generi ben mescolati da formare un gustoso cocktail; elegantemente decorato con preziosi dipinti…
RispondiEliminaBreve descrizione di ogni ingrediente:
STORIE DA SUPERMERCATO: si dice chi ben inizia… Ironico e anche molto vero, oltre che scrittrice anche brava osservatrice e con un finale inaspettato ma assai probabile.
FUGA DA LITTLE JHON HEAD: un premio all’originalità. Tenero racconto ma poverini…NO! Noi poverini…
LA FONTE DEI MIRACOLI: Avventura appassionata e molto coinvolgente.
KARIUKI E LE INFRADITO GIALLE: Stupenda favola…vera.
ALCOL: Un “nonsense” molto sensato!
LA LUNA SUL LAGO: bel racconto. Appassiona l’argomento …; quello che prima o poi tutti pensano di fare ma sono pochi a riuscirci.
L’ESTATE DI ELISA: si possono avere, trenta, quaranta o anche cinquant’anni ma leggendo queste pagine si torna tutti adolescenti.
NEBBIA: giallo in piena regola e per niente scontato, non mi sarai mai aspettata quell’ “assassino”… Belle descrizioni dei luoghi e non da meno le ultime frasi.
FORSE: non è triste ma non è neppure una favola, di sicuro è molto emozionante.
NUMERO IGNOTO: “anime ammaccate, arrugginite, scontate” frase che fa molto riflettere, come del resto tutto il racconto, ben scritto e sorprendente in un finale che non mi sarei mai aspettata.
CAITALIN DI ATHA CLIATH: il soggetto e la trama ben sviluppati e avvincenti.
RE DI PICCHE, ASSO DI DENARI: giallo ben scritto e con un “colpevole” davvero inaspettato.
L’UNICORNO DEI SOGNI: com’è bello entrare e perdersi in questo sogno che tutti vorremmo davvero se non vivere almeno sognare…
UNO SGUARDO DIABOLICO: e dopo “L’unicorno dei sogni” ci si trova osservati da “Uno sguardo diabolico”… Complimenti per il modo di scrivere.
FIAMME GEMELLE: belle descrizioni dell’Iran, del mondo e dell’essere. Brava!
FATTI NON FOSTE A VIVER COME ME: Intelligente, ironico nonché interessante ipotesi…
STELLA: giusta conclusione in dolcezza e tenerezza, per dirla come il bravo autore: “accoccolato sul divano nel salotto con un bicchiere di Passito in mano”.
COMPLIMENTI a TUTTI !!!!!!
Cara Vilma, grazie di cuore!! Mi sento felice e onorata. Sono sicura di parlare a nome di tutti dicendoti che questo commento ci ha riempiti di gioia <3
EliminaChe meravigliosa recensione! Grazie per averci letti, per il tuo apprezzamento, per tutto il tempo e la cura che hai dedicato a scrivere il tuo commento. Ci hai fatto un bellissimo regalo!
RispondiEliminaQuando ci si appresta a una raccolta antologica, si cerca sempre il filo rosso che collega i vari racconti. Il filo che si dipana fino all’ultima parola dell’ultimo racconto, chiudendosi dà un senso a tutto. Per cui mi ha incuriosito il titolo. Un racconto per capello. Come è possibile scrivere un racconto per ogni capello in testa? È come ogni riccio un capriccio, mi son detta e se abbiamo i capelli lisci come le scope bagnate?
RispondiEliminaSicuramente siamo meno capricciose ma non regge vero? Paragonare un racconto a ogni capello era davvero una mossa ardua. Vi starete chiedendo a questo punto cosa ho trovato. Diverse acconciature per cui ogni singolo racconto è ben rappresentato dalla testa di chi scrive. Ognuno si è gettato forse nel proprio genere o forse quel racconto era appeso a un capello ed era il momento di mostrarlo attraverso una bella messa in piega. I racconti sono tutti diversi e corredati da un’immagine che ne dà una nota caratteristica.
Si passa dalla capigliatura un po' spettinata e stressata di gente al supermercato la vigilia di Natale. Avete presente cosa può essere la Coop a due ore dalla chiusura al banco del pesce? Sembra che la gente debba mangiare per mesi chiusa in un bunker. Ma i racconti prendono strade avventurose, si perdono in fogliami, e ricerche. Un po’ come il phon che vuole domare le chiome bagnate riuscendo solo a farle diventare leonine o elettrizzate. Ma i capelli ricci sono anche il distintivo di bambini affezionati e diligenti di un’Africa fiabesca. E i capelli appena sveglie dopo litri di creme e balsamo? Sono po’ come un racconto horror non-sense perché il giorno prima eravamo andati dal parrucchiere e al risveglio tutto come prima. Maledetta umidità!
E quando l’horror ci ha spinti fino in fondo al nero di una tinta sbagliata arrivano i capelli sciolti. L’amore. Le dita che pettinano lunghe chiome. E non solo. Racconti che come un taglio netto entrano nei personaggi. Viaggi. E quando stiamo per partire di solito che capelli portiamo con noi? Nascosti da un bel cappello, perfettamente ordinati come una mente fredda alloggiata in un noir. Spettinati o raccolti?
Mi sono divertita a paragonare i racconti ai capelli, era il famoso filo che mi piaceva trovare all’inizio della raccolta. Racconti pettinati, lunghi, corti, rasati, annodati, ricci, raccolti, benvoluti o fantastici. E tu che acconciatura vorresti? O, pardon, che racconto sceglieresti?