Gli scrittori della porta accanto

[Libri] Le stelle di Srebrenica, di Daniela Quadri, recensione di Paola Casadei

Le stelle di Srebrenica, di Daniela Quadri - Foto copertina e autore

"Le stelle di Srebrenica" di Daniela Quadri, Edizioni Leucotea, 2015, storia di amicizia tra la Miss Marple della Brianza e una donna in fuga dagli orrori della guerra in Bosnia.

Le stelle di Srebrenica è un romanzo poliedrico. Un po’ poliziesco, un po’ romanzo storico, poi entra in gioco una bambina affetta dalla sindrome di Down, una giovane donna che ha conosciuto da vicino le atrocità della guerra in Bosnia, un soldato morto durante la seconda guerra mondiale.
Il libro è una cascata di storie, di sentimenti e affetti: l’amicizia, la comprensione, la condivisione, ma anche il dolore, la perdita di una persona cara, la morte.
Le principali protagoniste del romanzo sono Marta Valtorta, giornalista free-lance in una piccola redazione della Brianza, una giovane donna dinamica dal carattere allegro e il sorriso coinvolgente, curiosa e generosa, ed Elma Osmanovic, arrivata in Italia per sfuggire agli orrori della guerra in Bosnia-Erzegovina. Le loro vite e le loro storie s'intrecciano casualmente, e le due donne, tanto diverse per cultura, origini, religione, stringono un legame molto profondo, legate anche dall’affetto per Nadia, la figlia di Elma, una bambina speciale, dolce e tenera come sappiamo possono essere le persone nate con un cromosoma in più. Sua madre la ama profondamente e capisce meglio la vita grazie a questa bambina, che è ancora qualcosa di diverso dal resto del mondo che la circonda, lei bosniaca residente da anni in Italia. Marta, piena di buoni sentimenti e di solidarietà femminile, si getta nelle lotte per un ideale di giustizia umana: fa parte di quello stuolo di donne che, quando si tratta di affrontare situazioni critiche ed emergenze, tirano fuori il meglio di sé e si impegnano in tutti i modi possibili.
Il romanzo è un intreccio su più livelli: oltre alla storia di Elma e di Nadia c’è la caccia a un piccolo malavitoso slavo, Tarik Mulavdic, boss emergente di una organizzazione criminale che traffica in droga e donne ed è legato in qualche modo a Elma, quindi altre tematiche molto interessanti, che vedono sempre la figura della donna in primo piano, la donna come protagonista di tutto il romanzo, un insieme di donne di diversa età e origine che si sostengono e mostrano una solidarietà particolare. L’intreccio si complica con la storia di un’icona ortodossa, e con la storia di una zia e di Gustavo, uno dei tanti soldati che non sono tornati dalle loro fidanzate alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Marta con la sua energia travolgente, ci trascina tra un livello e l’altro e risolve e svela tutto l’intreccio con la risoluzione del caso in versione rosa e in modo piuttosto vantaggioso per tutti.
Il finale poi resta aperto; il romanzo è in fondo un poliziesco: Marta, la “Miss Marple della Brianza” e Tony Nardone, carabiniere molto amico di Marta, del quale non voglio svelare troppo, si trovano davanti un nuovo interrogativo e un nuovo mistero. Aspetto quindi il prossimo caso e il prossimo romanzo di un’autrice che, alla terza pubblicazione, ha mostrato delle ottime doti narrative e penso che ci farà seguire gli sviluppi della vicenda accennata nell’ultima pagina prossimamente.

Daniela Quadri ha dimostrato di conoscere a fondo i problemi che ha trattato nel romanzo, si deve essere documentata parecchio per poter descrivere con grande maestria il dramma di una guerra come quella della Bosnia-Erzegovina, così vicina a noi.

Una guerra piena di atrocità – quali guerre non lo sono - dove le donne sono state usate come mezzo di sterminio di un’intera etnia e hanno pagato un prezzo altissimo. Ci spiega che solo dopo questa guerra lo stupro di massa è stato riconosciuto a livello politico internazionale come un crimine di guerra, un crimine contro l’umanità.
Anche per raccontare di Gustavo credo che l’autrice abbia dovuto documentarsi molto: la precisione di certi dettagli sulle battaglie, su certe sensazioni descritte dai soldati, sulla vita e la morte dei giovani lo dimostrano.
Lo stile che usa per descrivere i diversi temi della storia è sempre adeguato ai diversi personaggi e vicende.
Insomma, un romanzo dove non c’è nulla di scontato, curioso, interessante, ricco e davvero molto consigliato. L‘autrice, originaria di Monza, terra che conosce molto bene e alla quale pare molto legata, lavora nel Marketing e ha una spiccata vena creativa; dopo i primi due romanzi pubblicati con 0111 Edizioni, Spicchi di cuore e Istantanee di un destino, ha scritto questo terzo romanzo, pubblicato con Edizioni Leucotea, destinato ad avere presto un seguito.

Le stelle di Srebrenica - Copertina

Le stelle di Srebrenica

Le vite di due donne, Marta Valtorta giornalista free-lance in una piccola redazione brianzola e Elma Osmanovic arrivata in Italia per sfuggire agli orrori della guerra in Bosnia-Erzegovina, s'intrecciano casualmente.
La caccia ad un piccolo malavitoso slavo, Tarik Mulavdic, boss emergente di una organizzazione criminale che traffica in droga e donne, le fa incontrare in circostanze equivoche.
L'amore per Nadia, la figlia affetta da Sindrome di Down di Elma, le unirà in un legame così profondo, che Elma deciderà di svelare proprio a Marta l'orribile morte della madre e del fratello nel giorno del massacro di Srebrenica e la sua discesa nell'inferno di un bordello a Sarajevo.
La prima indagine di Marta Valtorta, suo malgrado singolare e atipica Miss Marple della Brianza, si conclude con un interrogativo e un nuovo mistero.

di Daniela Quadri Edizioni Leucotea | Giallo
ISBN 978-8899067366 | cartaceo 12,67€ | ebook 5,99€


Paola Casadei
In origine farmacista e direttore tecnico di laboratorio omeopatico, ha lasciato Forlì per trasferirsi prima a Roma, poi a Montpellier, quindi per dodici meravigliosi anni in Africa (otto in Sudafrica e quattro in Mozambico), dove ha insegnato musica e italiano. Ora risiede a Montpellier con la famiglia.
L'elefante è già in valigia, Lettere Animate Editore.
Malgré-nous. Contro la nostra volontà, traduzione, Ensemble Edizioni.
Dal buio alla luce. Il bisso marino e Chiara Vigo, traduzione, Cartabianca Editore.


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