"I demoni del maggiore" di Andrea Bizzarri, Montag, 2016. Una ventata di freschezza nel noir italiano.
Acquistare questo libro è stata una sfida. Solitamente per questo genere ho sempre ritenuto fosse opportuno affidarsi ad autori più affermati, "navigati", quelli che ti danno la certezza del noir d'autore. Invece, mi sono ricreduta.
Questo è un noir d'esordio che, pagina dopo pagina, tiene veramente incollato il lettore.
I personaggi, ben delineati e assolutamente realistici, prendono parte alla storia che si snoda tra angoli di piccole e ben rappresentate province italiane.
Le dettagliate descrizioni di luoghi e i dialoghi serrati e a tratti divertenti, i personaggi ben congegnati, donano concretezza e veridicità ad una storia inventata. Il realismo crea l'atmosfera del fatto di cronaca e il mistero si percepisce, pesante e incombente in tutta l'opera.
La tecnica narrativa è notevole.
Il punto di forza, a mio avviso, è la trama abilmente ricamata. Un intrigante Maggiore dei Carabinieri dopo una promozione accetta il trasferimento in una piccola cittadina della provincia romagnola. Si imbatterà subito in un efferatissimo omicidio che lascia presagire qualcosa di più "organizzato" e orribile. Si troverà alle prese con i suoi colleghi, gli amici di un tempo, una giovane ed avvenente Pubblico Ministero e quello che, giorno dopo giorno diventerà un quadro inquietante dove, suo malgrado, qualcuno vorrebbe inserire anche lui.
Andrea Bizzarri ha l'esperienza professionale dalla sua parte, un passato da Ufficiale di Artiglieria e un presente da appartenente alle Forze dell'Ordine.
Assolutamente consigliato agli amanti del genere. Un noir un po' giallo valido e avvincente, dal ritmo crescente e con finale inaspettato.
Credo che l'autore sia una ventata di freschezza nel noir italiano. Ne risentiremo parlare.
Da non perdere.
Questo è un noir d'esordio che, pagina dopo pagina, tiene veramente incollato il lettore.
I personaggi, ben delineati e assolutamente realistici, prendono parte alla storia che si snoda tra angoli di piccole e ben rappresentate province italiane.
Le dettagliate descrizioni di luoghi e i dialoghi serrati e a tratti divertenti, i personaggi ben congegnati, donano concretezza e veridicità ad una storia inventata. Il realismo crea l'atmosfera del fatto di cronaca e il mistero si percepisce, pesante e incombente in tutta l'opera.
La tecnica narrativa è notevole.
Il punto di forza, a mio avviso, è la trama abilmente ricamata. Un intrigante Maggiore dei Carabinieri dopo una promozione accetta il trasferimento in una piccola cittadina della provincia romagnola. Si imbatterà subito in un efferatissimo omicidio che lascia presagire qualcosa di più "organizzato" e orribile. Si troverà alle prese con i suoi colleghi, gli amici di un tempo, una giovane ed avvenente Pubblico Ministero e quello che, giorno dopo giorno diventerà un quadro inquietante dove, suo malgrado, qualcuno vorrebbe inserire anche lui.
Andrea Bizzarri ha l'esperienza professionale dalla sua parte, un passato da Ufficiale di Artiglieria e un presente da appartenente alle Forze dell'Ordine.
Assolutamente consigliato agli amanti del genere. Un noir un po' giallo valido e avvincente, dal ritmo crescente e con finale inaspettato.
Credo che l'autore sia una ventata di freschezza nel noir italiano. Ne risentiremo parlare.
Da non perdere.
Quella che con ogni probabilità è una setta satanica, tiene in scacco un'intera Compagnia Carabinieri della bassa Romagna.
Il "Maggiore", capo del Nucleo Operativo, insieme a una giovane e pragmatica PM, indaga su una serie di efferati omicidi.
È sempre a un passo dallo scoprire i colpevoli, ma questi sono sempre un passo avanti a lui.
Un istruttore d'equitazione e un prete esorcista che lo guiderà nel sottobosco esoterico della cittadina romagnola di Lugo, saranno elementi fondamentali dell'indagine, fino a che il Maggiore, in modo del tutto inaspettato, scoprirà cosa si prova nel diventare da cacciatore a preda, ruolo che mai avrebbe immaginato di recitare.
Tamara Marcelli Artista poliedrica, eccentrica, amante dell'arte in tutte le sue forme. Una sognatrice folle. Ha studiato Lettere e Tecniche dello Spettacolo, canto e recitazione per oltre dieci anni e ha lavorato come attrice in alcuni importanti Teatri del Lazio. Scrive poesie, romanzi, testi teatrali, articoli e saggi. Il blu che non è un colore, Montag. Evoluzione storico culturale del crimine organizzato in Sardegna, Albatros - Il Filo. Il sogno dell'isola, Montag. |
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