Gli scrittori della porta accanto

Social e media: dal burkini al bimbo sull'ambulanza, notizie e riflessioni da spiaggia


Il bombardamento di social e media: cani in spiaggia, burkini, IS, guerra, immigrati e governo. Riflessioni sotto l'ombrellone: tutte valide o tutte sbagliate?

Strano ferragosto, stimolati di continuo da emozioni opposte e tutte valide o tutte sbagliate.
Leggo su Repubblica Paolo Flores d'Arcais che ragiona sul burkini ed è contrario a concederne l'uso e mi trovo d'accordo, interessanti e convincenti le sue argomentazioni. Subito di fianco un'altra firma dello stesso giornale che sostiene il contrario, supportata dal concetto di libertà individuale, ognuno si veste o sveste come vuole. Come non essere d'accordo. Gara sui media per mettere foto a supporto dell'una o dell'altra tesi. Donne in burkini felici e sorridenti, in effetti meglio che stare a casa; suore al mare vestite da suore, come dire: anche l'occidente ha il suo burka. Paragone improponibile ed ebete ma sui social ci sta tutto.
I cani in spiaggia, che problemi ci sono? Ci sono persone che si comportano peggio di animali: bottiglie di plastica, cicche sulla sabbia. Hanno ragione, perché no anche il cane? Ma non è igienico se per sbaglio fa la pipi, i bambini si siedono sopra col culetto santo. Hanno ragione anche gli anti cani sulle spiagge. Tra l'altro, ho appena visto un cagnolino defecare vicino a un castello di sabbia, sopra una boccia gialla, il padrone ha fatto no con la testa e se n'è andato.
Tutti a protestare perché ci sono i venditori sulle spiagge e tutti a comprare cazzate a prezzi ridicoli.
Come si fa a combattere l'IS senza bombardare? Poi siamo giustamente distrutti per la foto del bimbo sull'ambulanza e non ci passa certo per la mente che almeno lui si sia salvato e avrà una probabile buona vita, è famoso, lo vogliono tutti.
Sento parlare Renzi: però neanche male qualcosa ha fatto questo governo. Poi incappo su Di Battista che smonta tutto e lo insulta... come ha ragione.
Siamo sbattuti da un sentimento all'altro, è meglio il giorno o la notte, il caldo o il freddo.
Ancora in spiaggia vedo una signora che cammina tranquilla senza reggiseno avrà avuto la sesta e la figlia di otto anni, totalmente piatta col reggiseno. Che ci sia invece bisogno del reggisenno?
Ferragosto terribile per il mio cervello, sono confuso, continui cambi di emozioni. Poi, in auto, sto guidando e mia moglie in un momento tenero mi dice: "caro, non cambiare mai".
Ho fatto 30 chilometri in prima.


Angelo Gavagnin


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