Gli scrittori della porta accanto

Chris Cornell: muore suicida una delle voci più intense del grunge

Chris Cornell: muore suicida una delle voci più intense del grunge

Musica Di Valentina Gerini. Chris Cornell, una delle voci più rappresentative della scena grunge, consacrato grazie a hit come Black Hole Sun e Like a Stone, lascia un grande vuoto nel panorama musicale mondiale.

Il suo corpo, senza vita, è stato trovato il 18 maggio, in un bagno di un hotel di Detroit, dopo un'esibizione con i Soundgarden al Fox Theatre. Un ultimo concerto per una delle voci simbolo del grunge che ci lascia, questa volta, per sempre. La causa della morte è stata determinata: suicidio per impiccagione.
Una notizia che mi ha resa molto triste.
Come si può scegliere di morire a soli 52 anni, lasciando dietro di sé una marea di fans e una famiglia piuttosto numerosa? Cornell, infatti, abbandona 3 figli con i quali, si racconta, fosse un padre amorevole ed esemplare. È una domanda che non troverà mai una risposta.
Tantissimi sono gli artisti di fama internazionale che scelgono di togliersi la vita (Amy Winehouse, Kurt Cobain, Chester Bennington...). Cosa passa per la testa di una persona che agli occhi dei fans ha tutto ciò che si possa desiderare? Successo, bellezza, soldi, famiglia... Evidentemente tutto questo non basta. Evidentemente i soldi e il successo non fanno proprio la felicità. 
Chris Cornell è stata la voce che ha accompagnato la mia adolescenza, gli anni delle superiori durante i quali ti chiudi in camera ad ascoltare musica per giornate intere. Trovo doveroso rendergli omaggio raccontando, a chi non lo conoscesse, la sua storia.


La carriera di Chris Cornell: dai Soundgarden agli Audioslave, fino agli album da solista.

Chris Cornell, nome d'arte di Christopher John Boyle, nasce a Seattle nel 1964, già città natale di Jimi Hendrix. Musicista, cantautore e chitarrista, da ragazzo ascolta i Beatles ed è un tipo solitario. Soffre spesso di depressione grave e, durante questi periodi difficili, lascia la casa di rado. Pare che la musica rappresenti la sua salvezza ed è grazie a essa se riesce a superare questi momenti bui.
Fonda i Soundgarden nel 1984 con Thayil e Yamamoto. Inizialmente si occupa della batteria e della voce ma, solo un anno dopo, la band arruola un batterista (Scott Sundquist prima, Matt Cameron poi) per permettere a Cornell di concentrarsi soltanto sulla voce.

Nei primi anni '90, insieme ad Alice in Chains, Nirvana e Pearl Jam, i Soundgarden diventano una delle band di maggior successo dal grunge emergente di Seattle.

La sua voce potente e di una straordinaria estensione, a tratti ruvida e a tratti dolce e vellutata, lo ha reso simbolo di quel genere musicale.
A causa di tensioni interne, la band si scioglie nel 1997. In questo periodo Chris pubblica un album da solista, Euphoria Morning (1999), ed entra a far parte degli Audioslave, fondati da Zack de la Rocha (ex Rage Against the Machine). Il loro album di debutto, Audioslave, viene pubblicato a fine 2002 e diventa subito un successo mondiale, grazie a canzoni come Cochise, Like a Stone e Show Me How to Live. Vince tre dischi di platino, ma il successo non sembra aiutare Chris Cornell che, proprio in quel periodo, attraversa una crisi personale, sfociata in gravi problemi di abuso di alcol.

Il secondo album degli Audioslave, Out of Exile, esce nel 2005 e gli regala un nuovo disco di platino. 

Contiene singoli come Out of Exile, Be Yourself e Your Time Has Come. Cornell ammette di aver scritto le sue canzoni più personali in quell'album e in quel momento sembra che questa cosa influenzi positivamente la sua vita.
Nonostante questo, Chris lascia la band nel 2007 e si dedica alla carriera da solista, producendo successi come Carry On (2007), Scream (2009) e il più recente Higher Truth (2015).
A gennaio del 2017 è stata annunciata la reunion degli Audioslave, dopo 10 anni di separazione, per l'evento di protesta contro l'insediamento di Donald Trump alla casa Bianca, tenutosi il 20 gennaio. 

Una vita travagliata, una morte inaspettata.

Chris Cornell, con il suo sguardo magnetico e il fisico atletico, era bello in ogni modo, con i capelli corti e con i riccioli che arrivavano alle spalle. Sposato prima con Susan Silver, la manager degli Alice in Chains e dei Soundgarden con cui ha una figlia, Lillian Jean, dopo il divorzio un secondo matrimonio gli regala altri due figli, Toni e Christopher Nicholas. Il matrimonio con Vicky Karayiannis dura fino al giorno della sua scomparsa.
La famiglia rimane sconvolta dalla morte del cantante tanto che, in un primo momento, non viene data la notizia del suicidio ma semplicemente della morte. Nessuno vuole credere che Chris Cornell si sia suicidato. Chris ha attraversato diversi momenti difficili nella sua vita, con una importante dipendenza, ma sembrava consapevole che questi tracolli emotivi, rifugiati nell'alcol e nelle droghe, sarebbero solo stati capaci di ucciderlo, dunque sembrava deciso ad uscirne.
Evidentemente non è mai riuscito a trovare la serenità e, per ringraziarlo di tutte le canzoni che ci ha lasciato come bagaglio musicale, io voglio salutarlo con uno dei suoi singoli più belli: Like a Stone.



Valentina Gerini


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