Gli scrittori della porta accanto

[Scrittori] Intervista a Giacomo Festi, a cura di Silvia Pattarini

Giacomo Festi - Foto autore

Un caffè con Giacomo Festi, in tutte le librerie online con il suo ultimo romanzo Un giorno di ordinario narcisismo, ironia e riflessioni, un viaggio introspettivo nella vita di chi non si rassegna alla quotidiana mediocrità.

Ciao Giacomo, e grazie per avere scelto il nostro web magazine culturale.
Ciao Silvia! Grazie a voi piuttosto per ospitare il mio ingombrante ego sulle vostre pagine virtuali. Che poi... Giacomo e Silvia... dici che è una coincidenza?

Intendi il grande Poeta Giacomo Leo...? Wow... le coincidenze continuano se ti dico che uno dei miei figli l'ho chiamato Leo? Però quella Silvia fece una gran brutta fine poveretta! 
Visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?
Mi piacerebbe chiedere un bel white russian, ma dato che siamo in un caffè... vada per un cappuccino. A te invece chiedo di raccontarmi una storia. La tua, magari.

La mia storia non è particolarmente interessante, quella della mia bisnonna lo è sicuramente di più, non a caso l'ho racchiusa in un libro. Ci racconti, piuttosto, come hai trovato il nostro blog e perché hai deciso di affidare a noi la promozione del tuo ultimo romanzo?
Vi conosco da diverso tempo perché avete intervistato certi debosciati di mia conoscenza coi quali ho condiviso diverse avventure e disavventure editoriali. E leggendo i vostri articoli ho visto sempre quanta passione, professionalità e competenza mettete in ogni cosa che fate.
Forse troppa. Dovevo per forza arrivare io ad abbassare il livello (ride).

Consentimi di controbattere, non mi sembra che sia tu ad abbassare il livello, è pure vero che abbiamo dato la parola a tanta gente... Ma ora che abbiamo rotto il ghiaccio raccontami qualcosa di te. Chi è Giacomo nel quotidiano?
Un’incognita. La mia metà tamarra non si è mai totalmente integrata con quella culturale - forse perché l’aveva confusa per quella culturista - e così finisco per essere fuori luogo in ogni contesto, occasione che offre la prospettiva più insolita e meno scontata di vedere le cose. Ma nel farmi rifiutare da questo mondo crudele, almeno posso dire di avere il potere di mettere d’accordo tutti.
Si potrebbero elencare tante cose, più o meno belle, ma preferisco affermare che alla fine sono solo il risultato delle mie scelte. Potevo essere un genio, un talento, un avvocato o persino un guru... ma ho scelto di essere Giacomo Festi.

Per scrivere un libro è necessario avere una storia da raccontare: raccontaci qual è stata quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti ha spinto a scrivere il tuo romanzo.
Tutti alla fine hanno una storia da raccontare... purtroppo non tutti possono farlo. Ecco perché la sera preferisco stare a casa anziché uscire.
Ed è proprio questo che forse ha scatenato quella che chiami scintilla. Il desiderare di mettersi in mostra a tutti i costi, questo voler apparire per il solo scopo di vivere della propria luce riflessa... vedo al mondo tanti riflettori, ma i proiezionisti li rivolgono quasi sempre verso se stessi. E perlopiù per esprimere idee che non mi piacciono: razzismo, omofobia, bigottismo e tante altre corbellerie. I secoli dei lumi sono finiti e sono stati sostituiti da quelli della pancia, solo che i più sono stomaci di poche pretese e vogliono riempirsi con le prime cose che capitano - e non sempre sono belle. Siamo in un periodo dove l’informazione ha raggiunto il proprio apice, ma ci si accontenta ancora delle risposte più semplici, forse non quelle più indicate per certi argomenti delicati...
Direi che Un giorno di ordinario narcisismo è nato con questo intento, per descrivere come vedo il mondo in questo periodo storico. Ma non mi andava di deprimermi, ho preferito farlo col filtro deformante della risata, perché nulla fa più paura di una risata ben argomentata.

Per restare in tema di risate ti propongo un gioco. Trovi una macchina del tempo e hai l’opportunità di andare a cena con un grande scrittore o una grande scrittrice del passato: chi sceglieresti e perché?
Sarò banale: Oscar Wilde. Vuoi mettere la soddisfazione di vederlo sciorinare uno dei suoi geniali aforismi in diretta?
Oppure Philip K. Dick. Di sicuro con lui si passa una serata interessante...

Sicuramente! Giochiamo ancora un po'. Ore 17:00. Ti si prospetta l’occasione di un aperitivo con un grande scrittore o una grande scrittrice contemporanea: chi vorresti conoscere e perché?
Stephen King. Anche solo per ringraziarlo delle emozioni che è riuscito a darmi con la saga de La Torre Nera. Oltre che per tutto il resto. E zia Rowling, perché è grazie a lei che è nato il mio amore per la lettura.

Anch'io sogno di incontrare J.K. Rowling, chissà che un giorno non mi trovi nel posto giusto al momento giusto! Edimburgo non è poi così lontano.
Fabrizio Caramagna afferma che “ogni libro è un viaggio, e l’unico bagaglio che portiamo con noi è l’immaginazione.” Vuoi raccontarci qualche curiosità su Un giorno di ordinario narcisismo?
La curiosità più curiosa (se mi perdonate l’orrido gioco di parole) è che... inizialmente non volevo neppure pubblicarlo...
Uscivo da un periodo ancora più nero dell’outfit di Morticia Addams ed ero alle prese con un romanzo che, con tutti gli stravolgimenti che sono successi alla mia vita ogni volta che l’ho ripreso in mano, ormai definisco “maledetto”. Un giorno un’amica mi ha consigliato di scrivere qualcosa di leggero per distrarmi e tutto ha avuto inizio.
Così, capitolo dopo capitolo, mi sono convinto che quelli che erano iniziati come deliri di umorismo dal cattivo gusto, potevano trasformarsi in una storia interessante. E Un giorno di ordinario narcisismo è stato il risultato finale.
Da come stanno reagendo i lettori e dalle dieci proposte editoriali non a pagamento che mi erano state inviate, direi che è stato un risultato più che soddisfacente.

A che genere appartiene e a che target di pubblico si rivolge?
È una commedia, narrata in prima persona da un protagonista che non rivelerà mai il suo nome - già, una delle particolarità è proprio questa. È un libro che possono leggere tutti, dai quattordici anni in su, nonostante un umorismo a tratti particolarmente “scorretto”.

Come intendi impostare la promozione del tuo libro? Ti rendi disponibile per presentazioni presso librerie, biblioteche e centri culturali, oppure preferisci il web?
Il metodo che mi è più congeniale al momento è il web. In parte è triste da dire, ma ormai quasi tutto gravita attraverso internet e i suoi derivati. Se sai usare bene i social e i canali informativi, puoi ottenere dei risultati non indifferenti. Quello che ignorano i più è che a un certo punto non vendi più il libro, ma l’autore, con tutti i pro e i contro della cosa.
Certo la priorità deve essere la presenza dal vivo dell’autore alle varie fiere di settore, quelle sono il motore più importante. Le presentazioni... mi piacciono, ma sono un terno al lotto, il più delle volte. Il rischio di finire la giornata rannicchiato in un angolo della cucina a piangere e mangiare Nutella perché hai parlato davanti a una sola persona (che il più delle volte è tua mamma) è molto elevato.

Meriteresti molto più pubblico, anche solo per la tua ironia!
Uno scrittore è prima di tutto un lettore: preferisci il classico libro di carta o meglio gli ebook?
Mi sa che dovresti chiederlo a uno scrittore. Al momento non mi sento di considerarmi tale, perché per farlo dovrei o vivere di scrittura (in Italia cosa semi impossibile) o raggiungere la piena maturità artistica. E al momento posso dire solo di stare molto attento quando uso lo shampoo...
Come semplice lettore, invece, ti dico che non faccio alcuna differenza. Non sarà l’ebook a rovinare la letteratura, ma chi non legge. Ammetto però che una biblioteca ricolma di libri è uno spettacolo di rara bellezza...

Hai ancora qualche sogno nel cassetto da realizzare?
Tantissimi! Troppe storie che mi frullano in mente e troppe poche energie per gestirle tutte, soprattutto con la vita turbolenta che mi ritrovo. L’unica cosa che voglio al momento è poter continuare a fare ciò che sto facendo e riuscire a essere finalmente soddisfatto dei risultati raggiunti. Ahimè, c’è ancora da lavorarci sopra.
Ma per certi versi sto già vivendo il mio sogno più grande: potermi guardare alle spalle senza avere rimpianti di sorta.

Dove possiamo trovare i tuoi numerosi libri (La strana indagine di Thomas Winslow, Storia di uomini invisibili, Vita da scarabocchio, Doppio singolo, La sfida della morte), compreso l'ultimo Un giorno di ordinario narcisismo?

L'ultimo romanzo si può acquistare sul sito della casa editrice, la AUGH! Edizioni, oppure su tutti gli store online,come Amazon, nel formato cartaceo, mentre l'ebook uscirà a breve.
Sennò, per essere informati su alcune curiosità o su altri miei lavori, ci sono la mia pagina Facebook o il mio profilo Instagram.

Giacomo, ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo ultimo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!


Un giorno di ordinario narcisismo - Copertina

Un giorno di ordinario narcisismo

Prendete un ex compagno di scuola che detestavate, ora immaginate che partecipi a un dannato talent show e che di colpo sia proiettato alla ribalta nazionale con la musica più insulsa e odiosa che possiate immaginare. Cosa fareste se veniste a sapere che stasera si esibirà nella vostra città e vi regalassero perfino il biglietto per andarci? Metteteci pure che in generale a voi le cose non vanno granché bene: avete pubblicato un libro che nessuno si è degnato di leggere, la vostra ragazza vi ha lasciato per motivi ancora oscuri, non avete un lavoro, vostro padre vi rinfaccia il vostro fallimento e la città della profonda provincia italiana in cui vivete è piena di gente intenta soltanto a guardarsi l’ombelico, gente di cui conoscete fin troppo bene ogni vizio e ogni meschinità. Ecco la storia che troverete in questo libro divertente e amaro di Giacomo Festi: un Io narrante senza nome alle prese con altri io da lui impietosamente narrati, quelli che va incontrando per le strade di R. nell’arco di una giornata decisamente storta. Mettiamo che poi a quel tremendo concerto finiate per andarci davvero. Saprete mai uscire vivi dall’inferno del vostro giorno di frustrazione, di confusione, di rancore, di ordinario narcisismo?

di Giacomo Festi | Augh! Edizioni | Narrativa
ISBN 987-8893431507cartaceo 11,05€ 


Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.


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Il webmagazine degli scrittori indipendenti.
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