Gli scrittori della porta accanto

[Libri] Come viaggiare da soli, di Francesca Di Pietro

Recensione di Andrea Pistoia. Come viaggiare da soli, manuale di travel coaching, di Francesca Di Pietro - Gli scrittori della porta accanto

Recensione di Andrea Pistoia. Come viaggiare da soli, manuale di travel coaching, di Francesca Di Pietro, 2015. Spunti costruttivi, dritte utili, supporto psicologico ed emotivo, perché il viaggio non è solo visitare un luogo nuovo ma soprattutto un’evoluzione interiore.

Essendo un viaggiatore che spesso e volentieri parte in solitaria, era inevitabile che prima o poi leggessi questo libro (o, per essere più precisi, manuale).
Francesca Di Pietro, forte della sua vasta esperienza in giro per il mondo, conduce il lettore nelle mille sfaccettature di questa esperienza che tanto terrorizza quanto affascina noi italiani.
Il libro è suddiviso in quattro parti: dai dubbi che si pone il viaggiatore alla preparazione materiale, per poi passare ai consigli mirati durante la permanenza e concludendo infine con il ritorno. Queste parti sono poi suddivise in capitoli ricchi di spunti costruttivi e di dritte utili per affrontare i mille imprevisti che si potrebbero presentare, analizzandoli non solo a livello pratico ma anche, e soprattutto, a livello psicologico ed emotivo. Il tutto è farcito con aneddoti ed episodi di vita vissuta sul campo dall’autrice, la quale dimostra come tante paure che ci attanagliano e ci fanno desistere dall’intraprendere un’impresa simile siano sostanzialmente infondate.
È anche questo il bello del libro: soffermandosi spesso sull’aspetto più profondo dell’intera vicenda mostra come il viaggio non sia solo visitare un luogo nuovo ma soprattutto un’evoluzione interiore, una ricerca introspettiva, un mettersi in gioco con se stessi e con chi ci circonda. Proprio questo modo di impostare il manuale porta il lettore a farsi dell’autoanalisi, a identificarsi con le tipologie di viaggiatori, a trovare similitudini e modi per affrontare i propri timori e gli incontri che si faranno nel frattempo. Ecco perché, essendo un uomo che ha all’attivo molti viaggi in solitaria, mi ha fatto piacere rispecchiarmi nelle paure del “primo viaggio” e nelle soluzioni che lei suggerisce per superarle.

Essendo una provata viaggiatrice, Francesca Di Pietro offre anche dei mirati modus operandi a seconda della nazione e dei popoli con cui entreremo in contatto.

Sfatando anche quei luoghi comuni che, suo malgrado, ogni persona ha maturato e mostrando come certi stereotipi, pregiudizi o fobie siano più limitanti che realistici (Non sarà pericoloso? Non mi annoierò? Sarò all’altezza di ciò che mi aspetta? Se avessi problemi di lingua? E se accadesse un imprevisto ingestibile?).
Questo libro guadagna punti anche per i consigli pratici che l’autrice fornisce: dall’abbigliamento più consono a seconda della destinazione ai medicinali da portarsi appresso ai modi d’interagire con le persone alle app più utili per farsi capire, a dove alloggiare, alle accortezze verso usi e costumi dei nativi, ecc ecc. Senza contare i siti che suggerisce, sia per quanto riguarda la logistica che le esperienze fuori dall’ordinario (in primis il volontariato), dando per ognuna una descrizione critica ma onesta di quali siano i suoi punti di forza e lacune. Ciò offre decine, centinaia di spunti e giudizi personali su come realizzare una vacanza alternativa spendendo poco (o nulla).
Mi è piaciuto molto questo connubio di consigli pratici e di analisi psicologica del viaggiatore (con tanto di consigli motivazionali per superare le proprie zone d’ombra concernenti il viaggio). Pensavo fosse un libro ‘leggero’ ma in realtà ha più chiavi di lettura, da quelle più materiali a quelle più psicologiche.

È oltremodo affascinante accorgersi di quanti centinaia di aspetti bisogna tener conto in un’esperienza all’apparenza così banale come prendere uno zaino e partire per qualche giorno in terre più o meno lontane.

E di come l’autrice sia riuscita ad analizzarli tutti per non lasciare nulla in sospeso.
Certo, c’è chi potrebbe obiettare che certe informazioni siano scontate (ad esempio, per una donna, visitare popolazioni conservatrici sfoggiando atteggiamenti e abbigliamenti provocanti non è proprio un modo per passare inosservate o girare di notte nelle strade malfamate di una metropoli non è sinonimo di buon senso) ma ricordiamoci che non siamo tutti uguali e che una cosa per me palese e scontata non lo è per un’altra persona. Qui sta la differenza tra una brava scrittrice e una pessima: quella di non tralasciare nulla quando si ha a che fare con un gruppo variegato di lettori.
In definitiva, un libro che ogni futuro viaggiatore deve leggere per avere una visione d’insieme di tutto ciò che lo aspetta ma che piacerà sicuramente anche a chi viaggiatore solitario lo è già da una vita ma vuole approfondire certi aspetti che magari gli sono sfuggiti.
Infine, consiglio di dare un’occhiata al sito dell’autrice www.viaggiaredasoli.net in quanto non solo è accattivante ma fornisce anche delle informazioni interessanti (che troverete comunque in modo più approfondito nel libro).

Come viaggiare da soli, manuale di travel coaching, di Francesca Di Pietro - Gli scrittori della porta accanto

Come viaggiare da soli

Manuale di travel coaching
Tutto quello che c’è da sapere prima durante e dopo il viaggio in solitaria. 
Come organizzare il viaggio, quali sono le paure più ricorrenti e gli ostacoli che spesso ci costruiamo, come gestire il budget e l’organizzazione pratica. 
Viaggiare da soli può diventare uno strumento di crescita, un momento in cui andare oltre la propria area di confort. 
Il Travel Coaching è una metodologia che ti permette di lavorare su obiettivi concreti e tratti di personalità usando la metafora del viaggio. Questo manuale ha l’obbiettivo di guidarti nel viaggio e nel tuo processo di trasformazione.

di Francesca Di Pietro | Selfpublished | Manuale di viaggio
ISBN 979-1220002981 | cartaceo 12,29€ | ebook 6,83€


Andrea-Pistoia

Andrea Pistoia
Nasco in una solare giornata di luglio a Vigevano. A dodici anni scoppia l’amore per la letteratura. Affronto la scuola come un condannato a morte. In compenso la mia cultura extra-scolastica cresce esponenzialmente. Dopo due anni vissuti a Londra, torno in Italia come blogger, giornalista, recensore di fumetti e sceneggiatore di un fumetto online per una nota casa editrice. Chitarrista dei ‘Panama Road’, direttore editoriale di una fanzine online.
Ancora e mai più (nelle mutande),


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