Gli scrittori della porta accanto

Jovanotti: da "È qui la festa?" a "Oh, vita!", 30 anni di carriera

Musica | Di Claudia Gerini. Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, scoperto da Claudio Cecchetto, inizia come dj. Con Lorenzo 1992 cambia definitivamente lo stile allontanandosi dalle origini, spaziando dalla politica, alla violenza e la contraccezione. 

In queste settimane in televisione stanno trasmettendo "90 Special", un nuovo programma in onda su Italia uno, che parla degli anni '90, appunto, di tutto ciò che li ha caratterizzati, dalla moda alla musica, alla televisione.
Se penso agli anni '90, quelli della mia adolescenza, mi viene in mente un nome tra i tanti: Jovanotti. Le sue canzoni mi hanno accompagnato durante tutta la mia gioventù, a partire da Gimme five e La mia moto che ascoltavo tutti i giorni, nelle mie cuffie, andando alla fermata del bus di primo mattino.
Lorenzo Cherubini nasce a Roma il 27 settembre del 1966. La sua carriera inizia come disc jockey sia nelle discoteche della capitale che, più avanti, in radio.
L'esordio musicale vero e proprio è nel 1987 quando incide il singolo Walking già adottando lo pseudonimo di Jovanotti. In realtà sulla scelta del nome d'arte si racconta un aneddoto curioso. All'inizio il nome scelto da Lorenzo doveva essere "Joe Vannotti" ma, per un errore di stampa su una locandina, si trasformò in "Jovanotti". A Lorenzo questo nuovo nome piacque molto ed è per questo che oggi lo conosciamo tutti così.
Scoperto da Claudio Cecchetto, inizia a lavorare come presentatore a Deejay television e a Radio Deejay. Nel 1988, pubblica il singolo È qui la festa?, contenuto nel suo primo album Jovanotti for president. Tutti i singoli estratti da questo suo primo lavoro raggiungono i primi posti delle classifiche italiane, tanto che viene invitato come ospite d’onore al Festivalbar, manifestazione canora molto importante in quegli anni.
La sua carriera appena iniziata si deve, però, interrompere per un anno, durante il quale Lorenzo, come tutti i ragazzi di allora, parte per fare il militare. Per festeggiare la fine della “naja” (come veniva chiamato l’anno del militare), il 5 Dicembre del 1989, Jovanotti organizza un concerto al Palatrussardi di Milano.

Oltre a continuare regolarmente il lavoro di deejay in radio, Jovanotti fa le prime esperienze in televisione, con un suo programma “1,2,3 Jovanotti”, e pubblica il suo primo libro Yo, brothers and sisters, siamo o non siamo un bel movimento?

È del 1989 la pubblicazione dell’album La mia moto contenente il singolo Vasco, dedicato al cantautore emiliano, suo idolo adolescenziale, e presentato al Festival di Sanremo di quell’anno, dove si esibì sul palco, tra l'altro, con la divisa militare.
Il suo stile musicale di quegli anni è caratterizzato da un divertente groove, in stile disco italiano, e dal rap, ispirandosi ad artisti internazionali come i Beastie Boys e i Run DMC. Nel primo album degli anni ’90, Giovani Jovanotti, ci sono ancora canzoni dai temi spensierati come Ciao mamma, ma si iniziano a trovare anticipazioni di temi nuovi, più maturi come ad esempio in Gente della notte.
Ma è nell’anno successivo, il 1991, che inizia una vera e propria trasformazione del suo stile, evidente nel nuovo album Una tribù che balla dove, nei suoi testi, iniziano ad apparire, timidamente, i temi del sociale e dell’impegno politico. Nel 1992, con l’uscita di Lorenzo 1992 sancisce il suo cambiamento definitivo, allontanandosi dalle origini. I temi che vi si ritrovano spaziano dalla politica, alla violenza e la contraccezione. In quello stesso anno collabora con un altro artista italiano, Luca Carboni, organizzando una serie di concerti in giro per l’Italia in cui i due si cimentano anche in alcune canzoni con nuovi arrangiamenti. Qui apro una parentesi personale perché questo album di Jovanotti ha un posticino speciale nel mio cuore di fan. Il concerto che tenne a Firenze insieme a Luca Carboni nel dicembre del 1992 fu in assoluto il mio primo concerto dal vivo. Per la prima volta potevo vedere due dei miei cantanti preferiti cantare e suonare insieme. Quando oggi ascolto quelle canzoni, posso ricordare ancora la grande emozione che provai.


Lorenzo si cimenta nuovamente nella scrittura di un libro ed è ancora di quell’anno l’uscita di Cherubini, dove racconta di tutti i suoi viaggi fino ad allora compiuti.



Il nuovo album esce solo due anni dopo, Lorenzo 1994, ed è uno dei più venduti in assoluto. Oltre alle posizioni ideologiche, contiene anche molte canzoni d’amore che avranno un notevole successo, come Piove e Serenata rap

Sempre in quell’anno nasce la sua etichetta discografica Soleluna con la quale firmerà i lavori futuri.
È del 1995, invece, l’uscita di uno dei suoi singoli più famosi, L’ombellico del mondo, con il quale partecipa anche agli MTV Music Awards del 1997, e che è contenuto nella raccolta Lorenzo 1990-1995.
Una nuova svolta nello stile di Lorenzo arriva con l’album L’albero dove si ritrovano elementi di musica etnica e di world music.
L’artista non si ferma alla sola musica e alla sperimentazione della scrittura ma, in quegli anni, si cimenta anche nella pittura e, le sue opere, vengono esposte al Brescia Music Art.


Inoltre inizia a girare il mondo. Uno dei suoi viaggi più importanti e significativi è la traversata della Patagonia in bicicletta. Durante quel viaggio scrive il testo della canzone Stella cometa dedicata alla fidanzata lontana. Le vicende di questi suoi ultimi viaggi sono raccontate nel nuovo libro uscito nel 1998, Il grande boh!
In quell’anno diventa papà e celebra l’avvenimento con la canzone Per te dedicandola alla figlia. Questo singolo fa parte del nuovo lavoro dell’artista, Capo Horn, uscito nel 1998. Degno di nota, sempre in quell’anno, il progetto comune con Piero Pelù e Ligabue contro la guerra in Kosovo. Ne nasce il brano Il mio nome è mai più i cui ricavati vengono interamente devoluti ad Emergency.




L’impegno civile e sociale del cantante non si ferma qui. Durante la sua esibizione al Festival di Sanremo del 2000 porta all’attenzione generale il problema del debito estero dei paesi del terzo mondo, proponendo la canzone Cancella il debito. È del 2002 l’album Lorenzo 2002 - il quinto mondo. In questo suo ultimo lavoro si ritrovano le due tematiche principali delle sue canzoni: l’amore, come nella canzone Ti sposerò, e l’impegno politico e sociale, come nella canzone Salvami. In questa canzone, in particolare, si parla di più temi attuali come il pacifismo, la globalizzazione, l’ambientalismo e le ingiustizie del terzo mondo.

Buon sangue è l’album successivo datato 2005. Questo sembra essere una conferma della maturità raggiunta da Lorenzo. Al suo interno brani divenuti successi come Tanto e Mi fido di te.

Ma la vita dell’artista è segnata, oltre che da successi lavorativi e gioie personali, anche da una grande tragedia. Nel 2007, infatti, il fratello Umberto, istruttore di volo, muore in un incidente aereo. A lui dedicherà, poi, la canzone Fango contenuta nel suo nuovo lavoro Safari.
Intanto insieme al cantante dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, incide, insieme a oltre 50 stars della musica italiana, Domani 21/04/2009 un brano dedicato ai terremotati d’Abruzzo.
L’anno dopo, Lorenzo partecipa alla colonna sonora del film di Gabriele Muccino Baciami ancora con l’omonimo brano. Nel 2011 esce l’album Ora contenente i singoli come Tutto l’amore che ho e Le tasche piene di sassi. In questo album si ritrova una visione spirituale del mondo attraverso il rapporto dell’uomo con il sole, la luna, le stelle e tutti gli altri elementi della terra.
Durante il tour per promuovere l’album, crolla una parte del palcoscenico e un operaio perde la vita.
«Questa tragedia mi toglie il fiato e mi colpisce profondamente», commenta Lorenzo.
Si fa portavoce di un’altra iniziativa benefica nel 2012. È tra gli organizzatori, insieme ad altri 20 artisti, del concerto di beneficienza Italia loves Emilia. Tra i partecipanti, oltre a Jovanotti, ci sono nomi come Ligabue, Fiorella Mannoia, Zucchero e Renato Zero. Da segnalare l’uscita della raccolta Back up-Lorenzo 1987-2012 per celebrare i 25 anni di carriera.
Nel 2016 collabora ancora una volta con il regista Muccino realizzando la colonna sonora del film L’estate addosso.
L’ultima fatica di Lorenzo esce il 1° dicembre del 2017, anticipato dal singolo che dà il nome all’album Oh, vita!. Quando ho sentito per la prima volta questa canzone trasmessa in radio ho pensato la stessa cosa che penso ogni volta che ascolto una sua nuova canzone: “Jovanotti non sbaglia mai un colpo, sarà di sicuro un successo.”




Claudia Gerini

Claudia Gerini
Claudia Gerini nasce a Pontedera negli anni ’70. Completa il liceo linguistico e collabora saltuariamente con un’importante testata giornalistica. Poi abbandona gli studi e le passioni per un impiego fisso. Da più di 15 anni infatti lavora nel reparto gastronomia di un supermercato. Adora la sua famiglia ed è ciò a cui si è ispirata per scrivere questo suo primo romanzo.
Il sogno di Giulia, Lettere Animate.


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