Di Giulia Mastrantoni. La percezione della sessualità e del corpo, riflessioni sul nuovo romanzo di Andrea Pistoia: soddisfare le attenzioni che il corpo reclama o concedersi solo quando c'è sintonia emotiva?
La settimana scorsa ero a cena con degli australiani. Non chiedetemi come mai, ma siamo finiti a parlare di pillola anticoncezionale e del perché prenderla in modo troppo leggero non è salutare: io sostenevo che la si dovrebbe prescrivere solo se c’è una ragione valida perché si tratta pur sempre di ormoni, loro mi facevano notare che se a sedici anni si è sessualmente attivi la pillola è un metodo sicuro per non procreare quindi che la si prescriva pure.
Era tutto lì: sesso sicuro, sesso fatto con la testa, ma soprattutto… sesso. Lo scenario che mi hanno dipinto mi ha fatto venire i brividi: il sesso è qualcosa che forse non pervade totalmente la società, ma che di certo ne è parte e non è più un tabù. Il sesso è un elemento che fa parte della vita e va trattato come tale: niente finzioni, ma prevenzione ed educazione.
Devo ammetterlo, quello che mi hanno detto ha un senso. Meglio una ragazza che prende la pillola piuttosto che una sedicenne incinta, no? Ma sono comunque rimasta perplessa, perché il sesso non ha mai avuto un ruolo così pervasivo nella mia vita, così come non lo ha avuto per molte persone che conosco.
Era tutto lì: sesso sicuro, sesso fatto con la testa, ma soprattutto… sesso. Lo scenario che mi hanno dipinto mi ha fatto venire i brividi: il sesso è qualcosa che forse non pervade totalmente la società, ma che di certo ne è parte e non è più un tabù. Il sesso è un elemento che fa parte della vita e va trattato come tale: niente finzioni, ma prevenzione ed educazione.
Devo ammetterlo, quello che mi hanno detto ha un senso. Meglio una ragazza che prende la pillola piuttosto che una sedicenne incinta, no? Ma sono comunque rimasta perplessa, perché il sesso non ha mai avuto un ruolo così pervasivo nella mia vita, così come non lo ha avuto per molte persone che conosco.
Quello che ho tenuto a mente di quella serata è la sensazione di essere estremamente fuori posto: non aveva niente a che vedere con l’intimità dell’argomento, ma con gli ideali che (non) c’erano dietro.
È la stessa sensazione che ho avuto leggendo il libro di Andrea Pistoia, “Di donne, di amori e di altre catastrofi”. La prima cosa che ho pensato è stata: “Sono una lettrice fuori posto”.
Sono vicina a lui perché siamo coetanei, amiamo le avventure in cui l’indispensabile è solo uno spazzolino e un biglietto aereo, e siamo anime in viaggio.
Sono lontana da lui perché non sono mai stata in grado di distaccarmi dal mio corpo: non ho mai ascoltato le necessità del corpo, a meno che queste non coincidessero con le necessità della mente; non ho mai scisso quello che un rapporto fisico può dare da quello che la sintonia emotiva può creare.
Di donne, di amori e di altre catastrofidi Andrea PistoiaYoucanprint Romance ironico | Erotic romance ISBN 788892675605 ebook 2,99€ cartaceo 13,30€ |
Ho la stessa età di Edmondo e, come lui, vivo lontana dal posto in cui sono nata, ma viviamo le nostre quotidianità in modo molto diverso.
Edmondo, detto Mondo, il personaggio che Andrea Pistoia ha creato e di cui questa è la seconda avventura dopo "Ancora e mai più nelle mutande", è un ragazzo della mia età: questo elemento anagrafico mi ha fatto riflettere e mi fa sentire vicina e lontana a lui nello stesso tempo.Sono vicina a lui perché siamo coetanei, amiamo le avventure in cui l’indispensabile è solo uno spazzolino e un biglietto aereo, e siamo anime in viaggio.
Sono lontana da lui perché non sono mai stata in grado di distaccarmi dal mio corpo: non ho mai ascoltato le necessità del corpo, a meno che queste non coincidessero con le necessità della mente; non ho mai scisso quello che un rapporto fisico può dare da quello che la sintonia emotiva può creare.
Quello che ho imparato dalle avventure di Mondo a Londra è che il corpo reclama le sue attenzioni e, se non gliele concedi, ferisci il tuo equilibrio interiore. Quello che invece ho imparato vivendo nel mondo, e quasi sempre lontana da casa, è che il mio corpo è la mia “casa”, e in questa dimora che è un tutt’uno con il mio senso di sicurezza, protezione e fragilità, non può entrare chiunque. Quello che ho pensato leggendo il libro è: io sono così, ma esistono miei coetanei che concepiscono il sesso in modo diverso, così come esistono altre ragazze che prendono la pillola da quando avevano sedici anni.
Un dettaglio che non è mai un dettaglio, è la percezione della sessualità e del corpo che incontri in ogni Paese che visiti: vivere all’estero per diversi anni, per me, ha significato scoprire altri modi di percepire la propria materialità e i propri istinti. Questa sera, però, non ho avuto bisogno di viaggiare per scoprire qualcosa di nuovo: mi è bastato aprire il libro di Andrea Pistoia e leggere il suo secondo lavoro con Mondo come protagonista. I libri, in fondo, sono fatti anche per insegnarci com’è che vive qualcun altro.
Giulia Mastrantoni Da quattro anni collaboro all’inserto Scuola del Messaggero Veneto, scrivo per il mash up online SugarPulp e per la rivista dell’Università di Trieste Sconfinare. Dopo aver trascorso un periodo in Inghilterra, ho iniziato un periodo di studi in Canada, ma, dovunque sia, scrivo. Misteri di una notte d’estate, ed. Montag. One Little Girl – From Italy to Canada, eBook selfpublished. Veronica è mia, Pensi Edizioni. La forma del sole, StreetLib collana gli scrittori della porta accanto. |
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