Gli scrittori della porta accanto

Andrea Pistoia presenta: Di donne, di amori e di altre catastrofi

Andrea Pistoia presenta: Di donne, di amori e di altre catastrofi

Presentazione Libri | Intervista a cura di Silvia Pattarini. Di donne, di amori e di altre catastrofi, il nuovo romanzo di Andrea Pistoia, Youcaprint, 2017. Un ragazzo a Londra, tra la voglia di divertirsi e la necessità di dare un senso alla sua esistenza.


DI DONNE, DI AMORI E DI ALTRE CATASTROFI

di Andrea Pistoia
Youcanprint
narrativa
ISBN 978-8892675605
cartaceo 13,30€

Basta collezionare rapidi fotogrammi di amori in salsa agrodolce da film rosa di serie Z. Basta alla patetica routine quotidiana e al sesso insipido. Ma soprattutto, basta essere relegato nella panchina degli sfigati. È così che Mondo decide di dare un taglio netto al suo vecchio io ed applicarsi nella nobile arte della seduzione in trasferta, certo di diventare a Londra ciò che in quell'Italia a rischio noia non è mai stato: un cinico uomo Alpha, pronto ad affrontare le sfide amorose a braghe calate e senza esclusioni di colpi. Scontrandosi di petto con emozioni scomode, sentimenti non calcolati e un passato che reclama la sua importanza, il protagonista s'immergerà senza più freni inibitori in una città tanto caotica quanto ricca di opportunità, vivendo mirabolanti avventure notturne sottocoperta e conquiste last minute, certo che non sopraggiungerà il vero amore a rovinargli i piani. Perché anche sedurre è una guerra da vincere e lui, modestamente, è sceso in battaglia con una corazza sul cuore e venti centimetri d’amore sotto la cintola.

L'autore racconta



Benvenuto Andrea, raccontaci brevemente di te: quando hai iniziato a scrivere e cosa?
Che io ricordi, ho sempre scritto; inizialmente mi dilettavo in poesie e racconti brevi, non tanto con l’obiettivo di pubblicare ma come necessità di mettere nero su bianco ciò che provavo. Il mio primo vero romanzo, più che altro un esperimento atto a dimostrare a me stesso che sarei riuscito a scriverlo, l’ho realizzato durante la naia (vedete che a qualcosa serve il servizio militare? ☺ ).
Dopo un paio di anni invece ho iniziato a “fare sul serio”. Da lì ho abbracciato molti campi della scrittura realizzando sceneggiature, testi di canzoni, recensioni, fumetti, poesie e ovviamente romanzi.

Quanti libri hai scritto, quali sono? 
Pubblicati due: Ancora e mai più (nelle mutande) e Di donne, di amori e di altre catastrofi. Da come si evince dai titoli, non sono né storici né drammatici ☺. Sono romanzi comici ma attuali e terribilmente realistici.

Come è nata l’idea del romanzo Di donne, di amori e di altre catastrofi? È nata prima la trama o prima il titolo?
Di solito il titolo di un mio romanzo scaturisce durante la stesura dello stesso: un giorno mi alzo e “sento” un titolo che calza a pennello.
Per quanto riguarda questo libro, invece, sono stato molto dibattuto: ho buttato giù una decina di titoli. A romanzo concluso li ho riesaminati e ho scelto quello che poteva descrivere meglio il senso di tutto il racconto.

A monte del romanzo ci sta un lavoro di ricerca e documentazione o non si è reso necessario? 
La storia è ambientata ai giorni nostri e narra di Edmondo, Mondo per gli amici, un ragazzo alle prese con il duro mondo del lavoro e col durissimo universo femminile. Di conseguenza ho attinto a ciò che mi circondava a livello di dinamiche sociale e al mio passato per quanto riguardava certi contesti lavorativi.
Per il background londinese, invece, la ricerca l’ho acquisita “sul campo”, in quanto nella mia tardo-adolescenza ho vissuto in questa grande metropoli per sei mesi.

E.M. Cioran affermava: “I libri andrebbero scritti unicamente per dire cose che non si oserebbe confidare a nessuno”. Ci anticipi qualche indiscrezione sulla trama, quanto basta per incuriosire il lettore?
In ogni libro c’è una parte di noi, anche se talmente celata ad occhi indiscreti da essere a malapena riconosciuta dagli amici intimi dello scrittore. Personalmente adoro quando, chi mi conosce, esclama: “È palese che l’hai scritto tu”. Almeno sanno che al cento per cento è farina del mio sacco!
Indiscrezioni? In realtà la sinossi riassume già in modo ottimale la trama...

Nei tuoi personaggi, anche in quelli secondari, c’è qualche esperienza autobiografica, o hai preso spunto da persone di tua conoscenza, oppure sono esclusivamente frutto di fantasia?
Diciamo che ho preso spunto da episodi di vita vissuta (da me o da altri) per costruire la struttura portante. Per quanto riguarda i singoli episodi, la mia fantasia ha lavorato alacremente, partorendo situazioni che, nella vita reale, sono stati marginali o addirittura mai accaduti. Non di meno, ho trovato col senno di poi inaspettato come da un piccolo gesto rivoltomi o da una frase pronunciata nella vita di tutti i giorni, la mia immaginazione vi ha costruito sopra castelli!
Ciò non toglie che alcune parti, seppur molto romanzate per renderle funzionali all’intera storia, siano state inserite come palese omaggio a chi mi è stato vicino in un certo periodo della mia vita.
Per quanto riguarda i personaggi, invece, sono perlopiù di fantasia. Mentre, di quelli esistenti, ho portato le loro peculiarità talmente all’eccesso da risultare irriconoscibili.

I luoghi del romanzo: dov’è ambientato Di donne, di amori e di altre catastrofi? Hai scelto questa location per necessità, per moda o per altri motivi?
Come dicevo poc’anzi, il romanzo è ambientato a Londra.
Mi piaceva l’idea di far piombare Mondo in una realtà multietnica, straniera ma in qualche modo vicina a noi. Anche perché in un contesto del genere, ovvero circondato da ragazze provenienti da tutto il mondo, il protagonista era più motivato ad interagire, anche solo per il piacere di venire a contatto con mentalità diverse dalla sua.
È funzionale alla storia, dato che essere in terra straniera comporta delle situazioni che in Italia non sussisterebbero (ad esempio, il doversi relazionare in un’altra lingua, adeguarsi agli usi e costumi del posto e affrontare dinamiche lavorative diverse da quelle italiche). E poi, ammettiamolo, Londra è una città stupenda: era la location perfetta per far vivere al ragazzo mirabolanti avventure.

Un tweet di Bermat cita così: “I libri non verranno uccisi dagli ebook, ma da quelli che comprano solo titoli presenti nei primi 10 posti della classifica”.  Che ne pensi al riguardo e com’è il tuo rapporto con gli ebook?
Mi è capitato di leggere ebook, per necessità o per assenza di alternative, ma mi sento un tradizionalista: preferisco sempre la carta. Il piacere di sfogliare un libro è impareggiabile.
Per un esordiente, l’ebook è una manna dal cielo in quanto abbatte drasticamente il prezzo di copertina, cosicché può venire incontro alle esigenze dei più. Tradotto: se un lettore non è disposto ad acquistare il tuo libro cartaceo a quindici euro magari non ha remore a spenderne tre.
Io, paradossalmente, ho letto alcuni ebook talmente interessanti e lodevoli che ho poi acquistato il cartaceo. Su altri, però, a fine lettura ho ammesso onestamente che non ne valevano il prezzo (ma chiariamo, lo stesso discorso riguarda anche i best seller, italiani e non).

Mi piace ricordare questa citazione di E.M. Cioran “Un libro che lascia il lettore uguale a com’era prima di leggerlo è un libro fallito”. Sulla base di questa affermazione ti chiedo: perché dovremmo leggere il tuo romanzo?
Ho scritto questo libro in quanto volevo che fosse una lettura leggera, per nulla impegnata, ma che al tempo stesso dipingesse la dura realtà di un ragazzo che da una parte vorrebbe divertirsi, specialmente con le donne, e dall’altra vorrebbe trovare qualcosa (o qualcuno) che dia un senso alla sua esistenza.
In fondo, il romanzo dipinge la realtà affettiva dei giovani d’oggi, con tutti i pro e contro che ne scaturiscono. Di conseguenza fa sorgere delle domande “scomode”. Lo dimostra ad esempio l’articolo di Giulia Mastrantoni, in cui lei ha tratto spunto dal mio romanzo per esprimere un’opinione personale sul sesso e su come lo vivono lei e i ragazzi che la circondano. Il fatto che un romanzo sproni il lettore a mettersi in discussione e a riflettere è in fondo l’obiettivo ultimo di qualsiasi opera, letteraria e non.


Per invogliare il lettore a leggere il tuo ultimo libro lasciaci qualche stralcio d’autore: uno spaccato accattivante tratto dal tuo romanzo Di donne, di amori e di altre catastrofi
Ci accarezziamo. Lei è sudata fradicia. Io non sono da meno.
-Sei il peggior ragazzo che una donna si cercherebbe per portare all'altare. Ma a letto sei una bomba.
Lo Squalo fa l'alzabandiera, orgoglioso.
-Sei pentita di non avermi provato prima, vero? Ammettilo!
Lei scoppia a ridere di gusto. È adorabile.
-Dio, quanto sei bella. Ti farei un monumento alla perdizione.
-Che pensiero romantico!
-Con te sono me stesso. E forse questa è la migliore libertà che ci possa essere tra due persone.
-Anch'io la penso come te.
-Tu mi conosci come nessun'altra ragazza mi ha mai conosciuto.
-Ed è per questo che non ti vorrei mai avere come fidanzato!
-Ah, carina, è così che mi tratti dopo averti permesso di avere uno, anzi no, tre, incontri ravvicinati con il mio Squalo Imperiale? E allora beccati questo.
Le salto addosso e le faccio un solletico che non lascia superstiti. Lei si dimena, cercando di sfuggirmi, ma è in trappola. Messa alle strette, usa la sua ultima arma; mi afferra il Big Bamboo e mi minaccia di castrazione. La libero all'istante e mi sdraio accanto a lei.
-A parte il fatto che mi trovi irresistibile, come mai sei venuta a letto con me?
-Perché come amante sapevo che saresti stato il non plus ultra. L’avevo capito fin dal primo momento che ti ho messo gli occhi addosso. Ma volevo anche appurarlo di persona... 

Di donne, di amori e di altre catastrofi si fa portavoce di qualche messaggio particolare, o si propone esclusivamente di intrattenere il lettore?
Credo che ogni libro si porti dietro un messaggio, anche solo per il fatto che scaturisce da uno scrittore che “vuole dire qualcosa”. Ergo, per quanto il mio sia un libro perlopiù divertente, ciò con toglie che la trama e le sotto-trame nascondano dei meta-messaggi.
Nel romanzo non troverete discorsi impegnati o dissertazioni filosofiche in quanto lascio al lettore la possibilità di fare proprie certe verità, trasmesse attraverso gli episodi e i comportamenti dei personaggi.
In fondo, Mondo è un ragazzo che all’apparenza può sembrare cinico ma in realtà ha un gran cuore e una sua etica. La sua ricerca lo porterà a rivalutare il ‘sesso debole’ e a cercare le persone e le condizioni che lo facciano sentire veramente in pace con se stesso. D’altronde, il suo cuore lo spinge in una direzione mentre il suo istinto da play-boy lo conduce dall’altra, con tutto ciò che ne consegue, nel bene e nel male. Chi vincerà fra “le due potenze”? Leggete il romanzo e lo scoprirete ☺

Ramon Eder afferma: “Quando un libro ci fa sorridere questo libro vale più di ciò che costa”. Sei d’accordo con questa affermazione o ti è capitato di pensare la stessa cosa leggendo un libro particolarmente divertente?
Leggo molto, e di generi diametralmente opposti, di conseguenza reagisco ad ogni opera in modo differente. Ciò che mi spinge a leggere sempre materiale nuovo è il piacere di trovare della genialità in esso, fosse solo nello stile con cui è narrato, nella caratterizzazione dei personaggi o nella trama.
Nello specifico, mi è capitato in passato di leggere libri che mi hanno fatto divertire più di tanti film comici e di conseguenza ho giudicato i soldi investiti ben spesi. Ergo, per me sono stati un ottimo investimento, a prescindere da chi l’abbia scritto (esordiente o acclamato scrittore che sia), dal genere letterario o dalla lunghezza dell’opera.
Il problema è il contrario: quando ci si lascia sedurre dalla pubblicità di un best seller e a fine lettura si scopre che non valeva quanto asserivano critici e mass media. Un po’ come quando si compra un prodotto costoso solo perché “di marca”.

Grazie Andrea Pistoia per essere stato con noi, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.
Grazie a voi per l’opportunità che mi avete offerto e per le ottime domande che mi avete posto.
Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.


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