Gli scrittori della porta accanto

Intervista ad Alberto Di Girolamo: Teatro, Poesia e impegno civile

Intervista ad Alberto Di Girolamo, tra Teatro, Poesia e impegno civile

People | A cura di Loriana Lucciarini. Alberto Di Girolamo, tra Teatro, Poesia e impegno civile. Il suo testo premiato a La pelle non dimentica, II Concorso de Le Mezzelane contro la violenza sulle donne.

Alberto Di Girolamo, nato nel dopoguerra, si è trovato a vivere, mentre frequentava l’Università di Palermo, la significativa esperienza del ’68, che l’ha formato politicamente e civilmente, collocandolo a difesa della pace e dei diritti umani.
Dopo la laurea, ha insegnato prima lettere nelle scuole medie e poi filosofia nei licei, qui, avendo alunni grandi, ha cercato di innovare la didattica di questa materia, attraverso un’esperienza dialogante che andasse oltre il rapporto puramente scolastico; risultato: professore ed ex allievi, divenuti padri di famiglia, continuano a sentirsi per scambiare idee e progetti.
I suoi scritti sono a sfondo filosofico oppure affrontano temi storico-sociali, illustrando la società siciliana del secolo scorso.
Tra i suoi libri, Il balcone. Primo amore. Per i tipi di Le Mezzelane Casa Editrice ha pubblicato: Il treno del successoStorie del secolo breve, Homo et Deus.

I libri di  Alberto Di Girolamo

Intervista ad Alberto Di Girolamo

Alberto benvenuto, presentati ai lettori
Sono un insegnante in pensione che si diletta a fare lo scrittore. Una passione antica che ha trovato pieno sfogo con il pensionamento. Il resto del mio tempo lo dedico alla famiglia, costituita soprattutto da donne – moglie, figlie, nipotine – una meraviglia!

Sei scrittore eclettico. Cosa scrivi e come comunichi le tue emozioni?
Da giovane ho scritto (e letto) un po’ di tutto, adesso mi limito a temi storico-sociali relativi al ‘900 e a questioni filosofiche. Preferisco esprimermi attraverso racconti che, non richiedendo tempi lunghi, permettono di rendere sulla carta emozioni e pensieri al loro insorgere. Un’altra forma di scrittura che adoro è quella teatrale.

Recentemente sei stato premiato nell'importante concorso letterario, La pelle non dimentica organizzata dalla casa editrice Le Mezzelane. Puoi dirci di più sui contenuti, le finalità del concorso?
Il concorso si propone di sensibilizzare la popolazione verso il problema della violenza sulle donne, lo stupro e il femminicidio; inoltre conta di dare un aiuto concreto alle vittime, devolvendo il ricavato della vendita delle antologie all’associazione fiorentina Artemisia che aiuta le donne in difficoltà. Il concorso si articola in tre sezioni e vede impegnati poeti e scrittori. È stata una bella gara perché tutti gli scritti erano di grande valore.


Come hai affrontato il delicato tema della violenza nel tuo racconto?

Piuttosto che sull’atto violento ho puntato le luci sull’indifferenza che circonda l’aberrante fenomeno. Già nel titolo “Soltanto il vento” traspare lo sconcerto per la solitudine di chi subisce violenza; tutto il racconto è imperniato su due punti: la crudeltà del violentatore e la viltà di chi sta a guardare senza muovere un dito.

Il premio è stato un riconoscimento importante quindi, che ti ha fatto capire che…
Un riconoscimento importantissimo, perché non partecipo quasi mai ai concorsi. Il premio ha ridotto lo spessore dell’auto-scetticismo che mi caratterizza e mi ha fatto capire che la fatica dello scrivere prima o poi viene ricompensata.


Credi che, come in passato, la letteratura sia in grado di avere quel ruolo di comunicazione sociale in grado di elevare, spingere, spostare avanti, essere motore di cambiamento?

La letteratura rimane sempre una fucina educativa, ma non arriva a coinvolgere la massa, perché non tutti leggono. Molto più efficaci nel forgiare i comportamenti sono i mass media, ma non sempre danno risalto agli esempi positivi.

Prima di lasciarci un’ultima domanda: progetti futuri?
Per i tipi della Casa Editrice “Le Mezzelane”, è appena uscita una raccolta di racconti a carattere filosofico-esegetico dal titolo Homo et Deus. Poi nel cassetto ho un paio di commedie e sto scrivendo un romanzo ambientato nel secondo dopoguerra.

Grazie Alberto per esser stato con noi. Ti seguiremo con piacere nei tuoi mondi di carta e inchiostro, tu torna quando vuoi nel salotto de Gli Scrittori della Porta Accanto e, voi cari lettori, continuate a seguirci e a presto!



Loriana Lucciarini
Impiegata di professione, scrittrice per passione. Spazia tra poesia e narrativa. Molte pubblicazioni self e un romanzo “Il Cielo d'Inghilterra” con Arpeggio Libero. È l'ideatrice e curatrice delle due antologie solidali per Arpeggio Libero, la prima di favole per Emergency “Di favole e di gioia” nonché autrice con la fiaba “Si può volare senza ali” e la seconda di “4 Petali Rossi – frammenti di storie spezzate”, racconti contro il femminicidio per BeFree. È fondatrice e admin di “Magla-l'isola del libro”. Una felicità leggera leggera, Le Mezzelane, è il suo ultimo romanzo.


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