Scrittori A cura di Silvia Pattarini Un caffè (letterario) con Giuseppe Visciano, in tutte le librerie online con Il Pensiero Determinativo, PubMe, 2017. La filosofia: un utile riferimento per interpretare il quotidiano e trasformare il senso comune in buon senso.
Ciao Giuseppe, e grazie per avere scelto il nostro web magazine culturale. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?
Il caffè dà una spinta bruciante, il the è come un diesel, dà forza in salita, una tisana è troppo rilassante. Una bibita fresca la prenderei in relax, magari al mare. Preferisco un the, ravviva lo spirito a piccoli sorsi.Ottima scelta Giuseppe! Mentre sorseggi la tua bevanda, ci racconti come hai trovato il nostro blog e perché hai deciso di affidare a noi la promozione del tuo libro?
La casa editrice Pubme, dove ho pubblicato il libro, offre servizi interessanti a noi scrittori indipendenti, tra le pagine del sito c’è un bookblogs abbastanza completo, è lì che ho trovato il vostro blog. Mi ha colpito la bella impostazione della pagina web e l’interessante organizzazione dello staff di redazione. Tutto ciò mi ha indotto ad affidarvi la promozione del libro.Siamo onorati di offrirti uno spazio nel nostro salotto letterario. Per scrivere un libro è necessario avere una storia da raccontare: raccontaci qual è stata quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti ha spinto a scrivere Il Pensiero Determinativo.
È vero, ogni autore, quando decide di scrivere, ha certamente una motivazione speciale per offrirsi al pubblico dei lettori. Scrivere un libro può essere tante cose: desiderio di protagonismo, ostentazione culturale, liberazione psicologica, catarsi, voglia di comunicare. Per me è stata la necessità di lasciare una traccia della lunga esperienza scolastica come docente di filosofia nella Scuola Italiana. Mi ero accorto che la filosofia veniva intesa o come contemplazione di idee in “naftalina”, o peggio, astrazione del pensiero senza alcuna connessione con la realtà quotidiana. Notavo che gli studenti studiavano la materia passivamente e, una volta conclusi gli studi liceali, diventava una dolce oppure una ossessionante esperienza da dimenticare. Dunque ho deciso di scrivere un libro per dimostrare che la filosofia è un utile riferimento per interpretare al meglio la vita quotidiana e cercare di trasformare il senso comune in buon senso.A che genere appartiene Il Pensiero Determinativo, ci presenti la trama a grandi linee?
È un po’ difficile inquadrare il mio libro in un genere specifico, lo definirei: un compagno di viaggio, una mappa concettuale, un libretto d’istruzioni, un vademecum del pensiero. Il testo, a grandi linee, vuole dimostrare come la filosofia possa essere un codificatore culturale, una bussola per poterci meglio orientare lungo il percorso dell’esistenza. La narrazione si sviluppa con un rapido excursus di filosofi, esemplificando brevi stralci del loro pensiero, per dimostrare che le idee non hanno tempo, esse opportunamente decostruite possono essere illuminanti in ogni momento, è una sorta di partita a scacchi tra passato e presente dove principi assoluti come: verità, amore, felicità, giustizia, cercano di avere una chiara valenza condivisibile. Il testo si spinge fino ad autori contemporanei, spesso non presenti nei manuali scolastici. Inoltre vi sono raffronti con altri generi culturali come: la pittura, la musica, la scienza. Ecco la giustificazione del titolo: Il Pensiero determinativo, proprio come l’articolo grammaticale, si vuole dimostrare che la filosofia non è astrazione del pensiero, bensì determinazione nel pensare.Caffè Letterario Leggi tutte le interviste agli scrittori
Il personaggio che ritieni sia riuscito meglio è? Parlaci un po’ di lui…
Assolutamente non potrei indicare un personaggio meglio riuscito, però il filo conduttore della narrazione si muove su un filosofo chiave che apre e chiude il testo. È Jacques Derrida. Questo pensatore francese diventa il protagonista del pensiero determinativo. Egli afferma che un testo scritto sia interessante solo a patto che venga opportunamente decostruito per poi diventare una produzione propria nell’idea e nell’essere. La scrittura si trasforma magicamente in una traccia attiva e non fotocopia del pensiero altrui.
Uno scrittore è prima di tutto un lettore: Giuseppe Visciano preferisce il classico libro di carta o meglio gli ebook?
Il cartaceo è senza dubbio da preferire perché ti offre la possibilità di leggere e rileggere senza limiti di tempo. Possedere materialmente il testo è come conquistarne il contenuto. L’ebook è più volatile, etereo, legato ai capricci dell’elettronica, direi vi è un contrasto di luce che separa il lettore dal testo. Però esso possiede una intrigante capacità di diffusione, pensare di avere disponibili centinaia di libri in qualsiasi momento è un grande progresso culturale non ancora percepito nell’immaginario collettivo.
Come intendi impostare la promozione di Il Pensiero Determinativo: ti rendi disponibile per presentazioni presso librerie, biblioteche e centri culturali, preferisci il web o, tutte le soluzioni possibili?
Siccome il mio libro è un messaggio che ha la pretesa di presentare un nuovo modo di concepire la filosofia, sarei disposto a tutto, pur di dimostrare le mie idee. Il contatto diretto con i lettori è bello e gratificante, pertanto in biblioteche oppure centri culturali sarebbe la soluzione ideale. Tramite il web però si possono fare interessanti esperimenti di comunicazione.
Hai ancora qualche sogno nel cassetto da realizzare?
A dire il vero sto già scrivendo un secondo libro. Però questa volta è di altro genere, narra la storia di un geniale imprenditore della mia città che è Pompei. Il titolo provvisorio è: La leggenda di Antonio Morese. Speriamo bene.
Giuseppe Visciano ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!
Il Pensiero Determinativo
di Giuseppe ViscianoPubMe
Narrativa
ISBN 9788871634395
cartaceo 12,00€
Il senso comune ci costringe a comunicare secondo canoni approssimativi. Occorre un codificatore culturale per fare un salto di qualità nei rapporti interpersonali. Scopriremo come la filosofia possa essere un valido aiuto per capire, affrontare, risolvere i complessi problemi della nostra esistenza. Il pensiero determinativo è tutto questo, una scommessa per pensare positivo.
Silvia Pattarini Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita. Biglietto di terza classe, 0111Edizioni. La mitica 500 blu, Lettere Animate. |
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