Libri Recensione di Ornella Nalon Inseguendo le ombre dei colibrì, di Paolo Zambon, Alpine Studio, 2017. Il diario di un viaggio durato otto mesi, a bordo di uno scooter, attraversando il Centro America.
Il titolo si riferisce al tragitto migratorio che fanno questi minuscoli uccellini i quali, verso la fine dell'estate, dal Nord America si spingono verso sud, sino a raggiungere il Centro America, per poi affrontare la rotta inversa e rientrare a maggio dell'anno successivo.
La copertina presenta alcune formazioni rocciose che svettano in un cielo terso e, ai loro piedi, su quella che sembra una strada sterrata, uno scooter, con due caschi in evidenza, è posizionato sul cavalletto.
Se poi si va a leggere la breve biografia di Paolo Zambon risulta subito evidente la sua enorme, incontenibile passione per la scoperta di nuove terre, che lo ha ha condotto in giro per il mondo. Dunque, questi tre elementi riuniti, rappresentano un sunto perfetto del libro.
Nonostante la sua giovane età, Paolo Zambon può vantarsi di avere visitato molti luoghi di tutti i continenti, tuttavia ha voluto soffermarsi e raccontare in forma diaristica l'esperienza di viaggio che ha eseguito, assieme alla sua compagna, sulla stessa rotta dei colibrì, impiegando, più o meno, lo stesso tempo. Ovviamente, poiché madre natura non l'ha potuto dotare di ali, ha dovuto ripiegarsi su di un mezzo a motore, che, come anticipato nella premessa, si tratta di uno scooter.
Amante dei viaggi comodi e organizzati a tutto punto, ammetto di considerare la scelta di tale veicolo e delle terre da loro visitate, non certo rinomate per la loro assenza di pericoli, un tantino azzardata, ma, per contro, nutro rispetto e una punta di ammirazione per lo spirito di avventura e di adattamento dei protagonisti.
In verità, il loro lunghissimo viaggio è stato pianificato piuttosto dettagliatamente e al loro attivo avevano un certo numero di contatti locali che potevano costituire un valido aiuto per qualche temporanea sistemazione o per ottenere informazioni sui luoghi che sarebbe stato meglio evitare.
Ne consegue una descrizione dettagliata dei posti visitati e più di qualche cenno storico dei siti più importanti.
La povertà può essere assoluta e costringe molti disperati all'emigrazione per cercare di guadagnarsi il sostentamento, il più delle volte accettando condizioni di lavoro e trattamento economico al limite dello sfruttamento. E tutto questo riesce a tarpare le ali anche alla forza giovane, produttiva, preparata che, in un altro contesto, potrebbe crescere a dismisura, e che invece abbassa la testa e, rassegnata, si allinea al sistema limitato e limitante con cui ha a che fare.
Tutto questo, e altro ancora, si evince dalle pagine di Inseguendo le ombre dei colibrì, che unisce la sua funzione narrativa ed espressiva a quella documentaristica.
Pagina dopo pagina, una fitta annotazione di luoghi, di incontri, di dati geografici e storici, ma anche di interessanti storie di vita, narrate con la passione di chi non si accontenta di vedere, ma vuole guardare, sapere, conoscere e divulgare.
Paolo Zambon non ha soltanto visitato il Centro America, ma lo ha vissuto e, non pago del suo nuovo arricchimento, ha voluto condividere la sua esperienza, cercando di trasmettere le palpabili emozioni che ha provato. Io ritengo ci sia riuscito.
La copertina presenta alcune formazioni rocciose che svettano in un cielo terso e, ai loro piedi, su quella che sembra una strada sterrata, uno scooter, con due caschi in evidenza, è posizionato sul cavalletto.
Se poi si va a leggere la breve biografia di Paolo Zambon risulta subito evidente la sua enorme, incontenibile passione per la scoperta di nuove terre, che lo ha ha condotto in giro per il mondo. Dunque, questi tre elementi riuniti, rappresentano un sunto perfetto del libro.
Nonostante la sua giovane età, Paolo Zambon può vantarsi di avere visitato molti luoghi di tutti i continenti, tuttavia ha voluto soffermarsi e raccontare in forma diaristica l'esperienza di viaggio che ha eseguito, assieme alla sua compagna, sulla stessa rotta dei colibrì, impiegando, più o meno, lo stesso tempo. Ovviamente, poiché madre natura non l'ha potuto dotare di ali, ha dovuto ripiegarsi su di un mezzo a motore, che, come anticipato nella premessa, si tratta di uno scooter.
Amante dei viaggi comodi e organizzati a tutto punto, ammetto di considerare la scelta di tale veicolo e delle terre da loro visitate, non certo rinomate per la loro assenza di pericoli, un tantino azzardata, ma, per contro, nutro rispetto e una punta di ammirazione per lo spirito di avventura e di adattamento dei protagonisti.
In verità, il loro lunghissimo viaggio è stato pianificato piuttosto dettagliatamente e al loro attivo avevano un certo numero di contatti locali che potevano costituire un valido aiuto per qualche temporanea sistemazione o per ottenere informazioni sui luoghi che sarebbe stato meglio evitare.
Ne consegue una descrizione dettagliata dei posti visitati e più di qualche cenno storico dei siti più importanti.
Una completa panoramica sociale, culturale, politica di quelle terre in cui sembra che il calore e la cordialità del loro popolo siano inversamente proporzionali alla qualità delle condizioni di vita.
Le forze politiche non sono in grado di arginare i loro problemi dilaganti, legati alla corruzione, alla disuguaglianza sociale, allo scarso rispetto dei diritti umani e della legalità. Difatti, la corruzione è un enorme problema, tant'è che le forze dell'ordine sono viste come un nemico da cui tenersi lontano, molto più del narcotrafficante che, in certi casi, può persino proteggere.La povertà può essere assoluta e costringe molti disperati all'emigrazione per cercare di guadagnarsi il sostentamento, il più delle volte accettando condizioni di lavoro e trattamento economico al limite dello sfruttamento. E tutto questo riesce a tarpare le ali anche alla forza giovane, produttiva, preparata che, in un altro contesto, potrebbe crescere a dismisura, e che invece abbassa la testa e, rassegnata, si allinea al sistema limitato e limitante con cui ha a che fare.
Tutto questo, e altro ancora, si evince dalle pagine di Inseguendo le ombre dei colibrì, che unisce la sua funzione narrativa ed espressiva a quella documentaristica.
Pagina dopo pagina, una fitta annotazione di luoghi, di incontri, di dati geografici e storici, ma anche di interessanti storie di vita, narrate con la passione di chi non si accontenta di vedere, ma vuole guardare, sapere, conoscere e divulgare.
Paolo Zambon non ha soltanto visitato il Centro America, ma lo ha vissuto e, non pago del suo nuovo arricchimento, ha voluto condividere la sua esperienza, cercando di trasmettere le palpabili emozioni che ha provato. Io ritengo ci sia riuscito.
Inseguendo le ombre dei colibrì
di Paolo ZambonAlpine Studio
Letteratura di viaggio
ISBN 978-8899340360
cartaceo 13,60€
Sinossi
Otto mesi e 23.000 chilometri in sella a uno scooter. L'autore ci accompagna alla scoperta del Centro America: dal Messico a Panama alla ricerca di storie e incontri che raccontino il presente di questo ponte vitale tra Nord e Sud America. Un percorso tra monti, foreste tropicali e il calore latinoamericano che si snoda tra i fasti di città coloniali, rovine precolombiane, capitali cresciute a dismisura e villaggi assonnati. Un reportage di viaggio che entra nel cuore della regione centroamericana con un occhio di riguardo per la storia recente e i tumultuosi anni post-indipendenza. Cultura, tradizione, politica e diritti civili si intrecciano nel racconto delle esperienze vissute nella prima parte del suo viaggio, attraversando Messico, Guatemala ed El Salvador. Righe fitte di annotazioni storiche e di conversazioni avute con chi queste vicende le ha vissute da vicino e oggi ne subisce le conseguenze. Uomini e donne si raccontano e nel farlo toccano quelli che sono i grandi temi d'attualità: narcos, disuguaglianza sociale, emigrazione, gang.
Ornella Nalon I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie. “Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore “Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni “Ad ali spiegate”, Edizioni Montag “Non tutto è come sembra”, 0111 Edizioni. Una luce sul futuro, StreetLib collana Gli scrittori della porta accanto. |
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