Gli scrittori della porta accanto

Veronika decide di morire, di Paulo Coelho

Libri Recensione di Ornella Nalon Veronika decide di morire, di Paulo Coelho, Bompiani, 2014. Un romanzo sensibile, con una vena autobiografica, che ridimensiona la distanza tra follia e normalità, inseguendo il dono più prezioso: vivere ogni giorno come un miracolo.

Una giovanissima donna decide di suicidarsi con un miscuglio di compresse.
Non è depressa, non ha particolari problemi, è solo disinteressata alla vita e spaventata. Spaventata di dover condurre a lungo un'esistenza insignificante e ripetitiva, in cui tutto appare sempre uguale. A ventiquattro anni ritiene di avere vissuto abbastanza e desidera porre fine a quella visione monocolore del suo mondo. La morte sarebbe stata una liberazione, una salvezza.
Veronika, viene trovata agonizzante e ricoverata d'urgenza a Villette, una casa di cura per malattie mentali di recente costruzione e piuttosto rinomata nella capitale slovena.
Dopo qualche giorno di coma, viene salvata, ma i medici le riferiscono che il trauma subito le ha provocato una necrosi a un ventricolo cardiaco e che questo la condurrà entro pochissimo tempo alla morte.
La ragazza riceve la notizia con una lieve soddisfazione; dopotutto il suo gesto non è stato un totale fallimento. Tuttavia, durante la notte, comincia a provare un certo timore. Un conto è cercare ed ottenere la morte in pochi minuti, un altro è attenderla per interi giorni.
Decide di attenderla con la solita apatia, pazientemente, ma un po' alla volta pensa a tutto quello che avrebbe potuto fare e non potrà mai più provare e comincia a pentirsi del suo gesto.

Intanto, Veronika conosce altri ospiti di Villette e da ognuno di loro riceve qualcosa, uno sprone di vita, quella che si è giocata con una manciata di pillole.

C'è Zedka a cui sembrava non mancare nulla: una bella casa, due figlie, un buon marito, ma ciò nonostante è stata colpita da una grave depressione. Grazie a dei pericolosi trattamenti con l'insulina, ogni tanto viene condotta sull'orlo del coma e lei scopre l'esistenza dei “viaggi astrali”, luoghi non luoghi in cui può incontrare altre “anime” e sentirsi davvero in pace.
Mari, un'avvocatessa di successo che si rende conto di non provare più alcun interesse per il suo lavoro e, alla soglia dei sessant'anni viene mesa in totale crisi da frequenti attacchi di panico. Si fa ricoverare perché la sua vita è ridotta a una spasmodica attesa degli attacchi, che, comunque, non si fanno tanto attendere.
Eduard, un bellissimo giovane affetto da schizofrenia. Lui amava dipingere e voleva avere la possibilità di perfezionare la sua arte per poterne fare un lavoro, ma suo padre lo ha convinto a seguire la sua strada di diplomatico e così ha rinunciato alla sua passione. Ha cercato di assecondare la volontà dei suoi genitori ma la mente non gliel'ha permesso. L'ha condotto in un mondo soltanto suo, inaccessibile da ingerenze esterne, in cui può penetrare solo la musica suonata al pianoforte da Veronika e, forse, il sentimento supremo dell'amore.
Infine, non per ultimo, c'è il direttore della casa di cura. Il dottor Igor che si attiene a fatica alla parte burocratica e finanziaria della sua attività per proseguire il suo scopo principale: quello di esaminare attentamente i suoi pazienti per perfezionare la ricerca che sta facendo e che vuole presentare all'Accademia delle Scienze della Slovenia.

Prima di questo libro, non avevo letto nulla di Coelho, ma ovviamente, ne avevo sentito parlare. 

Di lui mi ero fatta l'idea di uno scrittore profondo, ermetico e difficile. È stata una vera sorpresa scoprire che gli ultimi due aggettivi non gli appartengono.
Veronika decide di morire è un romanzo breve e molto scorrevole, per cui si presterebbe ad essere letto in poco tempo, tuttavia, per il forte tema trattato, esige qualche pausa di riflessione. Sono rimasta un po' destabilizzata dopo il secondo capitolo quando la narrazione viene interrotta da un breve cenno biografico dell'autore, peraltro non raccontato in prima persona, grazie al quale si viene a sapere che anch'egli ha subito tre ricoveri in una casa di cura per malattie mentali, pur non rendendosi mai conto del vero motivo.
Ecco allora che facilmente s'intuisce l'input di questo romanzo e ancora meglio si comprende la sua conoscenza dell'argomento e la palpabile sensibilità con la quale ne parla. Un'occasione, quella del romanzo, per raccontare in maniera indiretta la sua esperienza che indubbiamente ha contribuito a fare di Coelho la persona e anche lo scrittore internazionale qual è, ma anche un modo per esorcizzare la paura, la diffidenza e la derisione che, ancora oggi,  la malattia mentale può provocare.

Innumerevoli sono le considerazioni che si possono trarre da questo libro: prima fra tutte è che solitamente, ci si rende conto dell'importanza di una cosa quando si sta per perderla. 

Di riflesso, questo potrebbe indurre a una riflessione sulla malsana abitudine dell'essere umano a dare tutto per scontato e al suo conseguente senso di latente insoddisfazione.
Ma anche che la maggior parte dei nostri mali può derivare dalla soppressione della nostra personalità, vuoi per soddisfare le aspettative di altri o per volersi conformare al resto della propria comunità, in una corsa all'omologazione sociale che tende a sopprimere l'individualità. Si tende a essere tutti uguali poiché il diverso è visto come un pericolo, a volte un nemico da cui fuggire, altre volte un essere da deridere o compatire.
Non avendo il coraggio di essere diversi, gli individui vanno contro natura.
È grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie.
Inoltre, si desume che la serenità è una condizione difficile da ottenere, ma non impossibile. Sereno può essere colui che scopre, accetta e apprezza la propria natura, imparando ad assecondarla. Dunque, la serenità non può che provenire dall'interno di ciascuno di noi.
Per finire, dopo la lettura di questo libro la distanza tra la normalità e la follia si ridimensiona notevolmente.
La follia è l'incapacità di comunicare le tue idee. È come se tu fossi in un paese straniero: vedi tutto, comprendi tutto quello che succede intorno a te, ma sei incapace di spiegarti e di essere aiutata, perché non capisci la lingua.
Ma è qualcosa che abbiamo provato tutti.
Perché tutti, in un modo o nell'altro, siamo folli.


Veronika decide di morire

di Paulo Coelho
Bompiani
Narrativa Contemporanea
ISBN 8868366266
ebook 7,99€
cartaceo 11,90€

Sinossi
Il giorno 11 novembre del 1997 Veronika, ventiquattro anni, slovena, capisce di non voler più vivere e assume una forte dose di sonniferi. Salvata per caso, si risveglia tra le mura dell'ospedale psichiatrico di Villete, con il cuore stanco e sofferente per il veleno che lei gli ha somministrato. In pochi oiorni a Villete Veronika scopre un universo di cui non sospettava l'esistenza. Conosce Mari, Zedka, Eduard, persone che la gente "normale" considera folli, e soprattutto incontra il dottor Igor, che attraverso una serie di colloqui cerca di eliminare dall'organismo di Veronika l'Amargura, l'Amarezza che la intossica privandola del desiderio di vivere. Veronika spalanca così le porte di un nuovo mondo, un mondo che, attraversato con la consapevolezza della morte, la spinge, sorprendentemente, alla consapevolezza della vita. Fino alla conquista del dono più prezioso: sapere vivere ogni giorno come un miracolo. In questo romanzo, nella storia della giovane Veronika, Paulo Coelho riversa la sua personale esperienza, i ricordi di tre anni consecutivi di ricovero in un ospedale psichiatrico, dove lo scrittore venne rinchiuso solo perché considerato "diverso". E riesce ancora una volta a mostrare al lettore come il miracoloso e inafferrabile dono della serenità possa essere conquistato in qualsiasi luogo, anche in quelli apparentemente più improbabili. Perché il dono della serenità è nascosto nel cuore di ciascuno di noi..

Ornella Nalon

Ornella Nalon
I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie.
Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore
Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni
Ad ali spiegate”, Edizioni Montag
Non tutto è come sembra”, 0111 Edizioni.
Una luce sul futuro, StreetLib collana Gli scrittori della porta accanto.


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