
Libri Minirecensioni di Beatrice Rurini. Parigi lato ferrovia, di Alessandro Perissinotto, Laterza, e Persone che devi conoscere, di Michela Murgia, Edizioni Messaggero Padova.
Parigi lato ferrovia, di Alessandro Perissinotto, Laterza, 2018. Una Parigi inedita, un "lato ferrovia" che permette di scoprire le novità anche in una città vista e narrata milioni di volte.
In tutte le città c'è la parte meravigliosa, quella dei grandi giri turistici dove i musei e le chiese la fanno da padrone, dove le cartoline propongono fino alla noia le immagini già conosciute. Poi c'è la parte nascosta, quella defilata come se fosse il ripostiglio di casa, dove nessuno mette il naso perché c'è un po' la nostra personalità nascosta.Quando si viaggia velocemente in treno e si attraversano le città e i paesi, si sa che non si posano gli occhi sulle finestre. Allora gli abitanti si lasciano andare: finestre senza tende dove ci sono stanze intime o camere da letto, balconi con oggetti dimenticati. Così Alessandro Perissinotto in Parigi lato ferrovia ci racconta la Parigi inedita, lontano dai tragitti più battuti, quei vicoli o quei giardini che meritano menzione per i rumori, i personaggi stravaganti, le visioni di angoli insoliti... il tutto con leggerezza ed ironia. Anche i cimiteri, con le loro storie e leggende meritano uno sguardo. Allora si potrebbe percorrere il lungo Senna, dalla parte nascosta. Allora si potrebbe fare un salto nei cimiteri (e lì c'è di che ridere pure). Allora si potrebbe... e diventa un refrain che ci accompagna per tutti i quartieri parigini, ci fa scoprire anche l'angolo arabo e ci accompagna ai tavoli dei bistrot. Il tutto senza la fretta di concludere il giro turistico. Ottima lettura, non comune e non banale.
Parigi lato ferrovia
di Alessandro PerissinottoLaterza
Narrativa
ISBN 978-8858131978
Cartaceo 11,05€
Ebook 8,99€
Sinossi
Le città sono come le case: c'è un lato ufficiale, presentabile, fotografabile, e un 'lato ferrovia', che è quello che permette di scoprire le novità anche in una città vista e narrata milioni di volte. Per conoscere Parigi da questo punto di vista basterà tenersi alla larga dalla Tour Eiffel, dal Louvre, da Notre-Dame, da Montmartre e da tutti quei luoghi che, ormai, appartengono di diritto all'immaginario collettivo. Bisognerà invece passeggiare piano lungo il tracciato di vecchie ferrovie urbane abbandonate, muoversi come fantasmi nelle brume serali del canal Saint-Martin, dominare dall'alto la città a bordo di una mongolfiera, esplorarne le viscere alla ricerca delle stazioni fantasma della metropolitana. Perché, anche a Parigi, cominci a divertirti solo dopo che hai esaurito le visite obbligate.
Persone che devi conoscere, di Michela Murgia, Edizioni Messaggero Padova, 2018. Storie così, semplici al punto che brillano solo se qualcuno se ne accorge e le racconta.
Difficile catalogare questo libro, poiché parla di persone ma non è una biografia, parla di know how ma non è un manuale. E non è neppure un elenco del telefono. Sono tante piccole storie di persone piuttosto normali che, nella loro inventiva e nelle loro azioni, hanno saputo mettere a disposizione della comunità ciò che di meglio il loro ingegno poteva concepire. Il tutto raccontato in modo straordinario da una scrittrice non comune. Perché così? Perché la Murgia evidentemente sa vedere al di là del visibile, ha una sensibilità strabiliante nel raccontare le vite più ordinarie e renderci partecipi di ogni piccola conquista.Persone che devi conoscere
di Michela MurgiaEdizioni Messaggero Padova
Narrativa
ISBN 978-8825039597
Cartaceo 17,00€
Ebook 14,00€
Sinossi
Questo libro non è un catalogo di storie esemplari. È invece una sequenza di vicende che più normali di così non potrebbero essere. Dentro queste pagine ci sono persone che dovreste e potreste conoscere perché camminano per le stesse strade dove camminiamo tutti e tutte, fanno le stesse cose che facciamo noi e a qualunque sguardo superficiale apparirebbero del tutto prive di quella misteriosa luce di predestinazione che dovrebbe distinguere una persona speciale dalla massa di chi speciale non è. Sono tutte storie così, semplici al punto che brillano solo se qualcuno se ne accorge e le racconta, e hanno protagonisti con nomi comuni.
Beatrice Rurini Sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano. |
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