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Recensioni: La verità del freddo e L'amore

Recensioni: La verità del freddo e L'amore

Libri Mini recensioni di Beatrice Rurini. La verità del freddo, di Raffaella Fanelli, Chiarelettere, e L'amore, di Maurizio Maggiani, Feltrinelli.


Anni di delitti, di vendette, di potere incontrastato su Roma e non solo. L'ultima testimonianza del capo della banda della Magliana.

Raffaella Fanelli ha raccolto il meglio del peggio degli anni '70 in un'intervista pregevole.
Non è il primo libro che esce sulla banda della Magliana, forse non sarà neppure l'ultimo, fino a che le inchieste non saranno terminate. Nomi illustri, fatti malavitosi, rapine, concussioni, droga, spaccio, delitti si susseguono in un avvicendarsi di azioni malavitose che hanno visto il nostro paese come scenario principale. Ma La verità del freddo aggiunge qualcosa a tutto quello che è stato scritto. Intanto la lettura scorrevole, un po' asettica e senza troppi voli pindarici ne favorisce la fruibilità. In più l'italiano diretto con cui la Raffaella Fanelli traduce l'inflessione romanesca del soggetto (tra l'altro eliminandone lo slang) rende il tutto di facile accesso.
Da queste azioni De Cataldo poi ne ha tratto uno dei romanzi migliori del nostro tempo, Romanzo Criminale, cui ha fatto seguito il film omonimo diretto da Michele Placido.
Un gran bel libro!

La verità del freddo

di Raffaella Fanelli
Chiarelettere
Inchiesta
ISBN 978-8832960389
Ebook 9,99€
Cartaceo 14,36€

Sinossi
Misteri italiani, dal delitto Pecorelli all'omicidio di Aldo Moro, fino alla scomparsa di Emanuela Orlandi. Protagonista di una stagione di sangue che ha segnato la storia più nera del nostro paese; fondatore e capo, con Franco Giuseppucci, della banda della Magliana, Abbatino è l'ultimo sopravvissuto di un'organizzazione che per anni si è mossa a braccetto con servizi segreti, mafia e massoneria. In queste pagine racconta la genesi della banda, le prime azioni, la conquista della città, gli arresti, le protezioni in carcere e fuori, l'inchiesta avviatasi oltre vent'anni fa a partire dalle sue confessioni. Nel libro scorre la storia d'Italia vista con gli occhi di un criminale sanguinario che ha fatto arrestare altri criminali sanguinari. Molti di loro sono tornati liberi. Lui no. Aspetta, dice, la sua esecuzione. "Sono tornato dove tutto è cominciato. Perché è qui che deve finire." Postfazione di Otello Lupacchini.


L'amore universale, nei gesti, nelle parole, nelle abitudini, nei turbamenti. Un romanzo intimo, mentre sullo sfondo passano gli ultimi cinquant'anni della nostra storia.

La scelta che fa Maurizio Maggiani per questo romanzo è piuttosto audace e singolare. Ha l'ardore di spersonalizzare i personaggi creando distanza tra sé e i sentimenti, probabilmente dispiacendo alla maggior parte dei lettori, ma creando una qualità del testo eccellente. L'effetto che ottiene è come un alfabeto di sentimenti generati da situazioni particolari, e ogni situazione la racconta come fatterelli di bassa importanza, tanto da trasformare le relazioni uomo-donna prima del matrimonio come esperienze necessarie ed abbandonandosi via via fino ad arrivare alla relazione finale, quella con la sposa a cui rende gli omaggi amorosi migliori, sia a livello personale che a livello letterario.
Un piccolo tesoro...ah, l'amore...

L'amore

di Maurizio Maggiani
Feltrinelli
Narrativa
ISBN 978-8807033063
Ebook 9,99€
Cartaceo 13,60€

Sinossi
Inizia dalla notte il racconto della giornata di uno sposo, che in ventiquattr'ore ripercorre i suoi amori, tenendo però sempre fermo - come punto di partenza e di arrivo - l'ultimo, quello incontrato in età matura. È alla sua sposa che la sera racconta un "fatterello", e a lei piace che quel fatterello riguardi uno dei suoi amori passati, la "delicata materia di ciò che è già stato". Quando si fa mattino, la sposa esce di casa per andare a insegnare e lui, rimasto solo, non smette di ricordare e di chiedersi: "Dove ho imparato a dire ti amo?". Mentre lavora, si occupa dell'orto, cucina, inforca la bicicletta, le ore della giornata scorrono, viene il pomeriggio e cala la sera, torna la notte, riemergono dal passato, con struggimento, con dolore, con dolcezza. È attraverso di loro che lo sposo ripercorre il suo lungo "allenamento a dire ti amo ti amo ti amo" in questa giornata che sembra qualunque, e si scopre invece particolare.

Beatrice-rurini

Beatrice Rurini
Sono appassionata di lettura e musica sin da piccola. Ho conseguito la maturità magistrale (senza insegnare), studiato pianoforte e violoncello. Lavoro come restauratrice d'arte. Sono sposata con prole e, soffrendo d'insonnia, mi appoggio alla lettura per evitare di stare con le mani in mano.


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