Gli scrittori della porta accanto

Recensione: La libraia dai capelli rossi, di Suzanne Kearns

Recensione: La libraia dai capelli rossi, di Suzanne Kearns

Libri Recensione di Ornella Nalon. La libraia dai capelli rossi di Suzanne Kearns, Piemme, edizione 2006. Un romanzo stile Harmony, con ancora meno mordente. 

Joshua ama il mare e la pesca, ma non riesce ad amare le donne. A trent'anni suonati deve ancora imparare a lasciarsi andare ai sentimenti perché teme il dolore dell'abbandono. Proprio quello che ha dovuto subìre lui, da bambino, a seguito del suicidio della madre. Pur essendo cresciuto con l'amore e con le soffocanti attenzioni di Edith e del marito che avevano accolto in casa Grace quand'era ancora incinta, non è mai riuscito a superare il trauma della sua morte che peserà sempre nel suo cuore come un macigno e continuerà a influire su tutte le sue scelte.
Quando a Bell Island arriva Isabella, Joshua ne viene irrimediabilmente attratto. Lui, che non era mai stato un grande lettore, finisce col visitare la libreria della nuova arrivata con assiduità, di certo più per la sua folta capigliatura rossa e la sua frizzante verve che per i libri che vende.
Questo è l'esordio della loro storia d'amore che, all'inizio, sembra coinvolgere entrambi in modo deciso, ma che, in seguito, lascerà apparire le proprie lacune.
Come il solito, l'uomo non riesce ad abbandonarsi all'amore che sta provando e a concedere tutto se stesso alla donna che pur crede di amare. Questo atteggiamento procura dolore a Isabella, tant'è che alla fine decide di fuggire da quella storia e da quell'isola.
Tutto sembra tornare come prima, se non fosse che Joshua trova nella cassetta della posta una lettera scritta da sua madre ed altre ne troverà in seguito. Sono le memorie di una donna che non ha avuto la possibilità di vedere crescere il figlio e a cui, forse, la verità è stata negata. Queste lettere rosa profumate di lavanda saranno il vaso di Pandora che farà scoprire all'uomo tutta una serie di segreti e di menzogne che lo sconvolgeranno sin nel profondo, ma che avranno anche la funzione di sciogliere, finalmente, quel nodo di diffidenza che, per anni, gli ha ostruito il cuore.

La libraia dai capelli rossi di Suzanne Kearns è una storia breve, che, per come è scritta, sembra quasi il riassunto di un romanzo. 

In realtà, il testo è abbastanza scorrevole, ma questa è l'unica qualità che gli posso riconoscere.
La storia ha la particolarità di essere scontata e allo stesso tempo inverosimile. Posso comprendere che crescere sapendo che la propria madre è morta sucida  comporti alcuni squilibri comportamentali, ma in questo caso Joshua viene descritto come un emerito ebete. Non fa nulla per non perdere la fidanzata, ma poi la rincorre, e ancora la molla e se la va a riprendere un'altra volta. E i suoi genitori adottivi? Dopo avere scoperto le loro mancanze, alcune di una gravità assoluta, non si decide a prendere una posizione nei loro confronti; in un continuo tira e molla si arrabbia, poi perdona, poi si arrabbia di nuovo e di nuovo perdona. Tutta la seconda parte del romanzo verte sui suoi altalenanti comportamenti tra fidanzata e genitori.
E poi,  risulta davvero poco credibile che tutti i suoi problemi, e abbiamo visto che ne ha parecchi, si risolvano subito dopo avere letto qualche lettera di sua madre. Lettere  che, peraltro, essendo scritte da una povera donna che si trova nel letto di morte, dovrebbero riportare concisamente quanto vuole svelare al figlio e invece risultano piuttosto prolisse e ricche di dettagli.
Ma chi ha recapitato le lettere a Joshua, considerato che Grace risulta essere deceduta? Anche qua la risposta è illogica. Non svelo il nome della persona per non fare troppo spoiler, ammesso che qualcuno, nonostante tutto, volesse leggere questo romanzo, dico solo che non si capisce il motivo per cui abbia aspettato così tanto tempo per farlo e per quale malsana decisione abbia pensato di spedire le lettere anziché consegnarle direttamente in mano al destinatario.
Certo, un romanzo ha bisogno di qualche colpo di scena per essere più interessante, ma se dev'essere assurdo e illogico, molto meglio che non ci siano.
Ancora una volta non riesco a spiegarmi come un'opera prima di così basso livello, com'è La libraia dai capelli rossi di Suzanne Kearns, possa essere tradotta in diverse lingue e pubblicata in Italia da una grande casa editrice come la Piemme. Misteri dell'editoria!


La libraia dai capelli rossi

La libraia dai capelli rossi 

di Suzanne Kearns
Piemme
Narrativa
ISBN 8838477124
cartaceo 8,80€

Sinossi
Joshua McKeon ha più di trent'anni, eppure l'amore, quello vero, non sa cosa sia. Isabelle, l'unica donna ad aver scalfito il suo cuore diffidente e indurito, si è stancata di aspettare e l'ha lasciato senza una riga, né un indirizzo. Le sue risate, i suoi libri e la sua cascata di riccioli rossi ormai sono solo un ricordo. Un giorno, però, un anonima busta color ciclamino scuote la vita di Joshua: la scrittura e il delicato profumo di lavanda sono quelli di sua madre, Grace, morta suicida quando lui aveva appena sei anni. Ben presto, le lettere diventano due, poi tre, quattro..., ognuna racconta un pezzetto di Grace, ognuna contiene una scheggia del suo passato perduto. Ma i misteri, che affiorano sempre più numerosi, spingono Joshua a indagare.

Ornella Nalon
Ornella Nalon
I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie.
Quattro sentieri variopinti, Arduino Sacco Editore
Oltre i Confini del Mondo, 0111 Edizioni
Ad ali spiegate, Edizioni Montag
Non tutto è come sembra, 0111 Edizioni.
Una luce sul futuro, Gli scrittori della porta accanto Edizioni.


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