Gli scrittori della porta accanto

Scrittori, intervista a Marco Di Carlo: «le mie storie vogliono vedere la luce»

Scrittori, intervista a Marco Di Carlo

Caffè letterario Intervista a cura di Silvia Pattarini. Nel suo ultimo libro, La loro parte (Augh!Edizioni), Marco Di Carlo racconta la storia di Massimo e della sua metamorfosi da zio a padre.

Oggi il nostro caffé letterario è ben lieto di presentarvi un volto nuovo della letteratura italiana: è con noi Marco Di Carlo per una breve intervista. Conosciamolo meglio!

Buongiorno Marco, benvenuto e grazie per avere scelto il nostro web magazine culturale Gli Scrittori della Porta Accanto. Per rompere il ghiaccio, visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?

Buongiorno a voi. In un altro frangente avrei optato per un calice di vino rosso, ma in questo caso (ci tengo a darmi un tono salutista) prendo volentieri una tisana allo zenzero, piccante e depurativa, grazie!

Per scrivere un libro è necessario avere una storia da raccontare: qual è stata quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti ha spinto a scrivere La loro parte?

La loro parte nasce dallo sguardo fugace tra due persone, per età e stile di vita, lontanissime tra loro, dalla volontà d'indagare, e quindi raccontare con passione e leggerezza, di quanto, malgrado tutto ciò, sia esigua la “distanza umana” che le divide, di come, inoltre, possa essere sorprendente il risultato ottenuto dall'atto volontario di valicare i “propri confini”, di aprirsi all'altro privi di timori, di mettersi alla prova senza aspettarsi nulla in cambio.

Ci ricordi i titoli delle tue precedenti pubblicazioni?

Volentieri. Dal basso, una raccolta di racconti, e L'imperatore di Marta, un romanzo. Con maggiore piacere e entusiasmo vi parlerei di quelle che (spero) verranno (almeno a livello letterario mi piace sempre guardare avanti), ma per una blanda forma di scaramanzia tacerò, incrociando le dita naturalmente.

Uno scrittore è prima di tutto un lettore: Marco Di Carlo preferisce il classico libro di carta o meglio gli ebook?

Sono un romantico, nonché un uomo di quarant'anni con la poco felice tendenza a sentirsene parecchi di più sulle spalle, per giunta del tutto refrattario a un certo modo “2.0” d'intendere il prodotto “libro”. Con buona pace delle a me care foreste non ho mai letto un ebook, né, credo, mai lo farò. Sì, la carta ingiallisce, può ammuffire o essere divorata dai tarli, ma è la pelle di un'opera letteraria e, come quella di un uomo, invecchiando, conferisce carattere, racconta una storia, spesso non solo quella di chi ha scritto il libro, ma anche quella di chi lo ha letto.

Hai ancora qualche sogno nel cassetto da realizzare?

Moltissimi. In primis dare ossigeno a tutte le “cronache” di cui sono padre, quelle già scritte e quelle che forse verranno, chiuse nel cassetto. È buio, e c'è un'aria stantia, lì dentro, e loro, le mie care e vecchie storie, hanno una gran voglia di vedere la luce del mondo, di respirare a pieni polmoni.

Aspettiamo con ansia quel momento, allora! Marco Di Carlo, ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!



La loro parte

di Marco Di Carlo
Augh! Edizioni
Narrativa
ISBN 978-8893431637
cartaceo 12,75€

Sinossi
Massimo, single non più giovanissimo, ha paura di aver perso fin troppi treni per uscire dalla grigia situazione in cui vive. Addetto vendite in un negozio di articoli per il fai da te, vessato da un superiore affetto da bruschi cambiamenti di personalità, sembra destinato a una mera esistenza allietata unicamente dalla musica heavy metal. Nella sua vita irrompono Carlotta e Federica; la prima è sua nipote, un’undicenne molto emotiva costretta ad affrontare l’improvvisa e misteriosa fuga dei genitori. L’altra è una sua ex compagna di classe, con la quale condivide la volontà di non arrendersi a un futuro di solitudine. Contro ogni aspettativa, le loro labili fondamenta si rivelano più coese e funzionali del previsto. Da zio a padre, da scapolo a capofamiglia: la metamorfosi di Massimo segue un percorso difficile, sotto la lente dell’esposizione mediatica; ma gli permette di scoprire in che modo può maturare e smetterla di considerarsi un’irrecuperabile pecora nera.

Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.


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Il webmagazine degli scrittori indipendenti.
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