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Recensione: 25 grammi di felicità, di Massimo Vacchetta e Antonella Tomaselli

Recensione: 25 grammi di felicità, di Massimo Vacchetta e Antonella Tomaselli

Libri Recensione di Andrea Pistoia. 25 grammi di felicità. Come un piccolo riccio può cambiarti la vita di Antonella Tomaselli e Massimo Vacchetta (Sperling & Kupfer). «Ogni tuo giorno non sarà vissuto pienamente se non farai qualcosa per qualcuno che non potrà mai ripagarti»

Non c’è dubbio che ci siano dei libri che accarezzano l’anima e il cuore, sia per la trama che per il modo con cui sono scritti. Ci sono storie che ti spingono a ringraziare il cielo perché sono state raccontate e che tu ne sei venuto a contatto.
Ci sono racconti autobiografici che ti fanno avere ancora fiducia nell’umanità e nel buon cuore delle persone. 25 grammi di felicità di Antonella Tomaselli e Massimo Vacchetta  è uno di questi. Non potrebbe essere altrimenti dato il tema trattato, il modo in cui è narrato ma soprattutto per la dolcezza di cui è intrisa ogni pagina.
25 grammi di felicità di Antonella Tomaselli è la storia di Massimo Vacchetta, ovvero un veterinario che passa le giornate a far partorire gli animali. Eppure non è soddisfatto della sua vita; gli manca qualcosa che lo arricchisca profondamente. Fino a quando un giorno un suo collega gli affida un riccio debilitato, di appena 25 grammi. Massimo, curandolo, scopre la dolcezza e la tenerezza di quel piccolo esserino, a cui dà il nome Nina.
Non gli ci vuole molto ad affezionarsi a lei e di conseguenza a tutte quelle piccole creature tanto indifese quanto snobbate dagli uomini (che prediligono gli animali domestici, quali cani e gatti).
Col passare dei mesi il veterinario cura non solo Nina ma anche altri ricci, fino a prendere la decisione di aprire un centro di recupero per ricci. Il progetto va in porto e Massimo diventa il punto di riferimento per tutti coloro che trovano un riccio (spesso malconcio) e vogliono salvarlo. L’uomo si accorgerà ben presto che aiutare i ricci è soprattutto un modo per dare un senso alla propria vita.

25 grammi di felicità di Antonella Tomaselli e Massimo Vacchetta narra tutto questo e molto di più.

Perché è in primis un lungo racconto di emozioni, di amore per i ricci e per tutti gli esseri innocenti e bisognosi di attenzioni del pianeta. Ma è anche la storia di tutti coloro che orbitano intorno a Massimo (dalla fidanzata ai genitori agli amici a completi estranei, che diventano volontari del centro, a persone occasionali che donano denaro senza nulla chiedere in cambio e restano nell’anonimato perché i gesti più belli sono quelli che non vengono sbandierati con vanità ai quattro venti), i quali dimostrano come l’essere realizzati interiormente non si misura attraverso il possedere un’auto di lusso o una casa al mare ma attraverso valori più nobili. Come afferma l’autore, riportando una frase estrapolata da un sito sui ricci, «Ogni tuo giorno non sarà vissuto pienamente se non farai qualcosa per qualcuno che non potrà mai ripagarti».

Ho divorato questo libro perché quando una storia ti entra dentro e ti fa battere il cuore, vuoi solo lasciarti cullare l’anima il più possibile. 

Insegna ad amare gli animali, tutti gli animali, anche quelli che non consideriamo esseri degni di attenzione solo perché non abbaiano o miagolano, in quanto non esistono animali di serie A e di serie B (sarà questo che pensano i vegani quando si rifiutano di mangiare carne e pesce?).
Leggere quanto amore e dolcezza mette Massimo nel curare e coccolare i ricci in difficoltà alleggerisce il cuore. Leggere di quante persone lo appoggino e condividano i suoi ideali (con atti di egual rispetto e amore verso altre creature viventi) fa sperare in un mondo migliore, fuori dagli ormai discutibili binari consumistici ed esibizionistici che siamo ormai tristemente abituati a vedere intorno a noi e attraverso i mass media.

25 grammi di felicità, di Massimo Vacchetta e Antonella Tomaselli, è diviso in tanti capitoli .

Seguendo le gesta del protagonista e dei suoi piccoli amici, si passa da episodi dolci a strazianti, da quelli che fanno battere il cuore a quelli che strappano una lacrima, da quelli teneri a quelli che ti lasciano l’amaro in bocca.
Certamente i più sensibili verseranno ben più di una lacrima leggendo questo libro e gli altri vacilleranno nelle loro convinzioni limitanti. Tutti dovrebbero leggerlo per imparare qualcosa su ciò che conta veramente nella vita e su come ognuno di noi, nel proprio piccolo, possa far la differenza e cercare di rendere il mondo un posto migliore. Consiglio vivamente di leggerlo. E rileggere ogni tanto, quando si è persa la strada maestra.

25 grammi di felicità
Come un piccolo riccio può cambiarti la vita

di Massimo Vacchetta e Antonella Tomaselli
Sperling & Kupfer
Biografia | Narrativa
ISBN 978-8820061173
Cartaceo 7,43€
Ebook 6,99€

Sinossi
"Ma perché lo fai? Cosa ti rendono i ricci?"
"Mi rendono felice."
"Te ne potresti occupare tu per questi due giorni?"
Inizia più o meno così l'amicizia tra Massimo, veterinario specializzato nei bovini, e un riccetto orfano. Il cucciolo ha pochi giorni, è tutto rosa, e ha sul dorso una corona di aculei bianchi e morbidi, un po' scomposti. Pesa solo 25 grammi e pigola piano: ha fame, o freddo, o forse si sente solo. Un pianto tanto disperato che scalfisce la corazza di abitudini e apatia che Massimo si è costruito. È così che Ninna - sì, perché il riccetto spettinato si rivela una femmina - stravolge la sua vita con la forza della sua personalità. È curiosa e appena "annusa" novità si affaccia dal suo rifugio; è giocherellona, e si diverte a rovesciare con il naso la ciotola dell'acqua; è affettuosa e lo lecca pazza di gioia dopo una lunga assenza. Però è anche un animale selvatico e reclama la sua libertà: la gabbia le va sempre più stretta e la sua felicità è fuori nei boschi. In questo libro, Massimo Vacchetta racconta lo straordinario incontro che lo ha aiutato a uscire da un periodo buio e gli ha dato un nuovo scopo: creare un centro di recupero per i ricci, una specie minacciata dalla nostra disattenzione, e aiutare gli esemplari in difficoltà. Come Trilly l'impenitente dongiovanni, o la fragile Lisa che ha conquistato tutti con il suo sguardo, o Zoe che ha saputo resistere a ogni colpo. Animaletti feriti, maltrattati, indifesi, ma in grado di trasmettere una grande voglia di vivere.

Andrea-Pistoia

Andrea Pistoia
Nasco in una solare giornata di luglio a Vigevano. A dodici anni scoppia l’amore per la letteratura. Affronto la scuola come un condannato a morte. In compenso la mia cultura extra-scolastica cresce esponenzialmente. Dopo due anni vissuti a Londra, torno in Italia come blogger, giornalista, recensore di fumetti e sceneggiatore di un fumetto online per una nota casa editrice. Chitarrista dei ‘Panama Road’, direttore editoriale di una fanzine online.
Ancora e mai più (nelle mutande), Youcanprint.
Di donne, di amori e di altre catastrofi, Youcanprint.


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