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Recensione: La casa sull'estuario, di Daphne Du Maurier

Recensione: La casa sull'estuario, di Daphne Du Maurier

Libri Recensione di Franco Mieli. La casa sull'estuario di Daphne Du Maurier (Beat editore). Dall'autrice di Rebecca, la prima moglie e Gli uccelli, trasposti sul grande schermo da Alfred Hitchcock, un thriller del '69, tra storia e fantascienza.

È il primo libro che leggo di Daphne Du Maurier, scrittrice inglese, di origini francesi del secolo scorso (è morta nel 1989). Ho avuto una piacevole sorpresa. Una storia che inizia lenta ma sale di tono e suspense di pagina in pagina.
Dirk Youg, inglese, sposato con una effervescente donna americana già divorziata e con due figli, ha da poco lasciato un lavoro che non lo soddisfa in una casa editrice. Deciso a prendersi un periodo sabbatico, accetta l’invito di un vecchio compagno di studi, Magnus Lane, a trascorrere un periodo di vacanza nella sua magione in Cornovaglia. Magnus Lane, divenuto un famoso scienziato nel campo della biofisica, gli fa una sconcertante proposta: assumere una droga sintetica di sua realizzazione che permette di tornare indietro nel tempo anche se per brevissimo tempo. Dirk accetta, e viene catapultato nella Cornovaglia del XIV secolo a seguire, da spettatore inosservato, le vicende, le atrocità, i tradimenti e le vendette di famiglie nobiliari che vivevano allora in quella regione. Ben presto gli eventi sfuggono di mano. A ogni successivo viaggio nel tempo che Dirk compirà, le due epoche cominceranno a confondersi e a sovrapporsi, con terribili conseguenze sulla salute e l’incolumità di Dirk e la sua famiglia, che nel frattempo lo ha raggiunto.

La casa sull'estuario di Daphne Du Maurier è un romanzo davvero avvincente che ricorda Timeline, ai confini del tempo di Crichton.

Con la differenza che La casa sull'estuario di Daphne Du Maurier è stato scritto nel 1969, mentre quello di Crichton ha visto la luce ben trent’anni dopo.
Credibili e realistiche le descrizioni paesaggistiche dell’epoca e attuali raccontate abilmente dalla scrittrice che rende edotto il lettore anche sui mutamenti climatici e dello stesso paesaggio rispetto a sei secoli prima e fa venire davvero desiderio di sperimentare questi viaggi nel tempo.
Daphne Du Maurier è autrice tra l’altro di altri due libri, Rebecca, la prima moglie e Gli uccelli trasposti sul grande schermo da Alfred Hitchcock.


La casa sull'estuario

di Daphne Du Maurier
Beat editore
Fantascienza | Thriller
ISBN 978-8865595039
Ebook 9,99€
Cartaceo 14,45€

Sinossi: 
Dick Young è un giovane inglese con un modesto e banale impiego in una casa editrice londinese e un'ambiziosa moglie americana che lo vorrebbe a New York, a lavorare nella fiorente impresa editoriale di suo fratello. Un giorno Dick viene invitato a cena dall'amico storico dei tempi di Cambridge, Magnus Lane, divenuto nel frattempo un luminare della biofisica. Durante la cena Magnus accenna quasi di sfuggita alla possibilità di poter ospitare l'amico e la sua famiglia a Kilmarth, nella casa in Cornovaglia ereditata dai genitori. Un'offerta allettante. Il miraggio di lunghe, incantevoli giornate passate a poltrire in un giardino o a veleggiare in una baia è certamente preferibile, per Dick, alla prospettiva di un fastidioso trasferimento a New York. Dopo qualche bicchiere di brandy, Magnus raddoppia la sua offerta: nel laboratorio di Kilmarth ricavato nella vecchia lavanderia seminterrata, Dick potrebbe sperimentare qualcosa di straordinario: una droga, ottenuta mescolando una certa pianta con delle sostanze chimiche, che non trasporta come la mescalina o lsd in un luogo fantastico popolato di meravigliosi fiori esotici, ma in un mondo reale, fatto di esseri altrettanto reali: il passato. Soggiogato dalla personalità di Magnus, Dick accetta. Una volta nella casa sull'estuario, nel macabro laboratorio popolato di embrioni sotto vetro e di teste di scimmia, beve la pozione preparata da Magnus e si ritrova nella Cornovaglia del XIV secolo, al cospetto di dame e cavalieri, spettatore invisibile di drammatiche vicende di nobili famiglie, di intrighi e aperte rivalità, di amori e segreti inconfessabili. La scoperta di Magnus Lane potrebbe cambiare le sorti del mondo se, nell'uso prolungato della sua pozione, passato e presente non cominciassero a sovrapporsi in una pericolosa spirale, e il gioco del tempo non si mutasse inesorabilmente in dramma.


Franco Mieli


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