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Recensione: Quando tutto inizia, di Fabio Volo

Recensione: Quando tutto inizia, di Fabio Volo

Libri Recensione di Andrea Pistoia. Quando tutto inizia di Fabio Volo (Mondadori). Belle riflessioni e frasi a effetto sull'amore, ma il solito protagonista "politicamente corretto" – per ingraziarsi il pubblico femminile?

Anche se gli ultimi libri mi hanno lasciato un pelo perplesso, non potevo esimermi da leggere questa ennesima fatica letteraria di Fabio Volo, in quanto da una parte mi piacciono i suoi romanzi ma dall’altra… Fermi tutti! Partiamo dall’inizio, ovvero dalla trama.
Il primo capitolo è… la fine del romanzo, ovvero seguiamo Gabriele, il protagonista, mentre si gode una piacevole giornata da coppietta felice in compagnia di Silvia fino a che un ‘Ti amo’ rovina l’idillio, preannunciando l’inevitabile rottura tra i due.
Da qui parte un lungo flashback che ripercorre la relazione tra i due, da quando si sono conosciuti fino all’inevitabile frequentazione dentro e fuori dal letto. Una storia d’amore classica quindi? No, perché sul loro rapporto incombe un problema insormontabile: lei è sposata, con figli.
Ecco perché questo libro si discosta dai precedenti; c’è lostacolo-famiglia a rendere tutto più complicato, con conseguenti sotterfugi per incontrarsi, dubbi sul futuro di quel fragile rapporto e conflitti interiori non solo della donna ma anche del protagonista a cui sta stretto il ruolo di amante occasionale. Un po’ un Adulterio di Paulo Coelho ma dal punto di vista dell’amante e non della traditrice.
Tutto fino alla fine, quando si ripresenta il primo capitolo, e al vero epilogo, dove si chiude in un certo qualche modo (niente spoiler, giuro) tutta la vicenda.

Detto questo, opinione a freddo su Quando tutto inizia di Fabio Volo?

Intanto parliamo di com’è scritto: Fabio Volo, come sempre, usa un linguaggio semplice, a misura di lettore medio occasionale. Non usa strutture grammaticali complesse né parole forbite o poco in uso nella lingua di tutti i giorni. Ciò permette una lettura scorrevole, lineare, senza intoppi causati da una parola sconosciuta o un concetto ostico e fuori dalla realtà abituale del lettore.
La storia, per il tema trattato ma soprattutto per come viene descritto, procede veloce e con quei dosati colpi di scena che mantengono vivo l’interesse. Giocoforza anche l’ormai collaudato metodo dell’autore di inserire nei momenti più disparati delle riflessioni e frasi a effetto che vanno a toccare la sensibilità del lettore, il quale non può fare a meno di identificarsi col protagonista o con la donna (chi non si è mai posto domande sull’amore e sulle sue mille sfaccettature, sulle difficoltà della vita, su tutto ciò che orbita intorno al tradimento e su temi puramente esistenziali?).


Quindi promosso a pieni voti? Nì.

Perché come il precedente libro da lui scritto, ho avuto l’impressione che Fabio Volo punti sempre a “vincere facile”, ovvero che sfrutti temi, dinamiche e stereotipate caratterizzazione dei personaggi in modo da accaparrarsi l’approvazione del pubblico. Ergo, ho la sensazione che studi a tavolino ciò che può riscuotere più successo nei lettori (o meglio, lettrici) e che da qui sviluppi il tutto.
Ecco quindi un ennesimo romanzo dove troviamo un protagonista politicamente corretto, ovvero sensibile, che si fa mille domande, che si lascia trasportare dall’amore (anche quando il tutto si riassume in una notte di sesso fine a se stesso), insicuro su come muoversi ma al tempo stesso convinto di ciò che prova. In pratica, un uomo in balia delle proprie emozioni contraddittorie e degli avvenimenti inaspettati che gli accadono. Quindi l’autore evita accuratamente di dipingerlo come un uomo Alpha che passa da un letto all’altro usando le donne come oggetti (ovvero per la lettrice media un antieroe, quindi talmente impopolare da rischiare di minare le vendite e il gradimento del pubblico).

Fabio Volo, astutamente, dipinge il protagonista in modo tale da piacere inevitabilmente alle donne, contrapponendogli sempre qualche amico/collega più maschilista, grezzo e volgare.

Cosicché la loro “fastidiosa” presenza amplifica ulteriormente ciò che di nobile possiede Gabriele (lo so, sembra il copia/incolla della recensione dello scorso libro di Fabio Volo… ed è proprio per questo che non mi ha convinto appieno, né questo né il precedente). Paradossalmente, il personaggio più realistico e divertente, la “spalla comica” che fa la differenza, è Luca, l’amico, ovvero colui che spinge ogni lettore a dire: “Ecco, così si comporterebbe un uomo”.
Per quanto ogni libro sia (a grandi linee) diverso dal precedente, lo stile resta immutato e assicura all’autore di riscuotere lo scontato successo da chi non si aspetta nient’altro che quello che ha sempre ricevuto da lui: una storia agrodolce con batticuori, emozioni forti, sconvolgimenti interiori e un rimettersi costantemente in gioco.
È così che, rispolverando cliché già collaudati, l’autore non rischia, non si mette in gioco, non sperimenta stili narrativi che potrebbero far storcere il naso al lettore affezionato. Ergo, vince facile.

Ok, quindi non mi è piaciuto Quando tutto inizia di Fabio Volo? Nì.

Perché le riflessioni sulla vita, sull’amore e su se stessi sono sempre il suo punto di forza (e apprezzo che ci siano in ogni suo libro) e fa guadagnare punti all’opera.
La storia in sé tratta un tema a suo modo delicato e difficile da gestire, che direttamente o indirettamente abbiamo vissuto tutti (essere l’amante di qualcuno, il tradito o il traditore, con tutte le conseguenze che ne derivano), quindi certamente il rispecchiarsi in uno di quei ruoli rende il libro inevitabilmente coinvolgente.

C’è però sempre quel fastidio di fondo del politicamente corretto che non mi va giù, quell’impressione che il protagonista faccia, dica e pensi in un certo modo solo per accaparrarsi la simpatia del gentil sesso. 

Di conseguenza, sorge spontaneo chiedersi: se l’autore dovesse scrivere un libro per un pubblico di soli uomini, userebbe lo stesso stile narrativo e la stessa caratterizzazione dei personaggi o lo adeguerebbe al nuovo pubblico? Tradotto: un autore scrive per piacere al suo pubblico (quindi per vendere più libri) o perché ha qualcosa da dire, a prescindere dalla reazione del lettore?
In conclusione: è un libro breve (circa centosessanta pagine), veloce da leggere, tutto sommato piacevole e che tratta un argomento concreto e controverso. Piacerà sicuramente alle donne ma anche all’uomo alla ricerca di spunti di riflessione su tutto ciò che orbita intorno al tradimento e a come lo vivono i due sessi. Ergo, è un libro di Fabio Volo: se avete letto gli ultimi e vi sono piaciuti, vi piacerà anche questo. Altrimenti stateci a debita distanza.

Quando tutto inizia

di Fabio Volo
Mondadori
Narrativa
ISBN 978-8804682028
Cartaceo 13,39€
Ebook 9,99€

Sinossi
Silvia e Gabriele si incontrano in primavera, quando i vestiti sono leggeri e la vita sboccia per strada, entusiasta per aver superato un altro inverno. La prima volta che lui la vede è una vertigine. Lei non è una bellezza assoluta, immediata, abbagliante, è il suo tipo di bellezza. Gli bastano poche parole per perdere la testa: scoprire che nel mondo esiste qualcuno con cui ti capisci al volo, senza sforzo, è un piccolo miracolo, ti senti meno solo. Fuori c'è il mondo, con i suoi rumori e le sue difficoltà, ma quando stanno insieme nel suo appartamento c'è solo l'incanto: fare l'amore, parlare, essere sinceri, restare in silenzio per mettere in ordine la felicità. Fino a quando la bolla si incrina, e iniziano ad affacciarsi le domande. Si può davvero prendere una pausa dalla propria vita? Forse le persone che incontriamo ci servono per capire chi dobbiamo diventare, e le cose importanti iniziano quando tutto sembra finito.
Andrea-Pistoia

Andrea Pistoia
Nasco in una solare giornata di luglio a Vigevano. A dodici anni scoppia l’amore per la letteratura. Affronto la scuola come un condannato a morte. In compenso la mia cultura extra-scolastica cresce esponenzialmente. Dopo due anni vissuti a Londra, torno in Italia come blogger, giornalista, recensore di fumetti e sceneggiatore di un fumetto online per una nota casa editrice. Chitarrista dei ‘Panama Road’, direttore editoriale di una fanzine online.
Ancora e mai più (nelle mutande), Youcanprint.
Di donne, di amori e di altre catastrofi, Youcanprint.


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