Gli scrittori della porta accanto

Scrittori, intervista a Irene Milani: «Quando scrivo sono "posseduta" dai miei personaggi»

Scrittori, intervista a Irene Milani: «Quando scrivo sono "posseduta" dai miei personaggi»

Caffè letterario Intervista a cura di Silvia Pattarini. «Quando scrivo sono come "posseduta" dai miei personaggi»: Irene Milani torna con un nuovo romanzo, La memoria di Elvira (Nulla Die), la storia di due donne vissute in epoche diverse, legate dai ricordi.

Buongiorno Irene Milani, bentornata e grazie per avere scelto ancora una volta il nostro web magazine di approfondimento culturale. Per scrivere un libro è necessario avere una storia da raccontare: raccontaci qual è stata quell'alchimia, quella scintilla interiore che ti ha spinto a scrivere La memoria di Elvira

Da tempo volevo scrivere una storia ambientata durante la Resistenza perché già nel mio primo romanzo avevo affrontato questo argomento. Approfondendo questa tematica ho scoperto che Erwin Rommel, la Volpe del deserto, generale nazista ma anche fautore dell'attentato a Hitler aveva vissuto a Lazise dove aveva stabilito il proprio quartier generale dopo l'occupazione tedesca del nord Italia. Da lì è nato tutto: ho studiato la biografia del gerarca, ho letto libri sul mondo dei partigiani poi ho inserito tutto in una cornice di mia invenzione, inventando dei personaggi che incrociassero il proprio destino con quello di Rommel.

Ci ricordi i titoli delle tue precedenti pubblicazioni? 

Ho pubblicato quattro romanzi che costituiscono una saga con gli stessi personaggi, due studenti trentini che scoprono che le loro famiglie sono divise da un odio che risale al periodo della seconda guerra mondiale, quasi due moderni Romeo e Giulietta: Il ritratto, Attesa, Metamorfosi, Eudaimonia.
Ho poi pubblicato due autoconclusivi: Ho provato a dimenticarti e Non puoi comprarmi che affrontano il tema dell'amore, della famiglia, del lavoro nelle vite delle donne di oggi raccontando le storie di due differenti protagoniste.

Complimenti, non ti fermi mai! Ma torniamo a La memoria di Elvira: ci riveli qualche curiosità sulla trama?

Due delle scene le ho scritte dopo averle sognate: mi sono sembrate al risveglio così intense e vivide che ho voluto fermarle su carta. Spero di essere riuscita a trasmettere i sentimenti dei protagonisti.

Il tuo romanzo si fa portavoce di qualche messaggio particolare, o si propone esclusivamente di intrattenere piacevolmente il lettore?

Il messaggio che mi piacerebbe passasse da tutti i miei libri è quello dell'importanza del passato, dello studio della storia che deve farci da guida per il futuro. Questo però in tono leggero e piacevole per chi legge, senza pretese di voler insegnare qualcosa o di fare la morale.

«Quando scrivo sono "posseduta" dai miei personaggi»
Irene Milani

Irene Milani preferisce scrivere con carta e penna, o meglio la tastiera?

Amo la scrittura a mano ma per i miei libri lavoro esclusivamente su pc. Amo vedere lo schermo bianco che man mano si riempie di parole, righe diventando a poco a poco un testo.

Ti sei mai trovata a doverti confrontare col famigerato blocco dello scrittore? Come l'hai superato?

Sì certo, anche se quando scrivo sono come "posseduta" dai miei personaggi che quasi mi dettano le loro storie. Se mi blocco di solito ascolto musica, meglio se camminando: in genere mi aiuta a liberare i pensieri e a trovare nuove idee. Oppure leggo poesie o vedo un film: rilassandomi spesso trovo l'ispirazione che manca.

Irene Milani ti ringrazio tantissimo per essere stata con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!



La memoria di Elvira di Irene Milani

La memoria di Elvira

di Irene Milani
Nulla Die
Narrativa
ISBN 978-8869151903
cartaceo 11,90€

Sinossi
È possibile avere dei ricordi non nostri? Può succedere che a un certo punto, senza volerlo, ci rendiamo conto che il nostro cervello ospita anche frammenti di una vita che non abbiamo vissuto? Questo è il dubbio che travolge Margherita, giovane donna che lavora come pubblicitaria a Torino dopo una trasferta a Lazise. Che cosa la lega a Elvira, ragazza vissuta in quei luoghi durante la seconda guerra mondiale? Due protagoniste molto diverse tra loro vedranno intrecciare i fili della memoria che porterà Margherita sulle tracce di un passato di cui ignorava l'esistenza. Il passato va custodito in esso si può nascondere la sofferenza e, allo stesso tempo, il rimedio ad essa.

Silvia Pattarini

Silvia Pattarini
Madre di tre figli, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni.


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Il webmagazine degli scrittori indipendenti.
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