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La valigia dei bambini: come prepararla al meglio?

La valigia dei bambini: come prepararla al meglio?

Mamme in viaggio Di Valentina Gerini. La valigia dei bambini: come prepararla al meglio. Idee e consigli su quali scegliere e cosa metterci dentro.

Per molte persone preparare la valigia per un viaggio è una vera e propria goduria, un rito magico. Poi c'è chi invece la vive come una tragedia, una difficoltà. E figuriamoci se poi oltre a quella per noi stessi si deve preparare anche quella di un bambino. Che metto dentro? Quanti vestiti? E i giochi? E i libri? Tablet sì o tablet no? Devo accollarmela io durante tutto il viaggio? Questi e tanti altri sono gli interrogativi che un viaggiatore con bimbo al seguito probabilmente si pone.
Bene, voglio darvi alcuni consigli basati sull'esperienza personale e su un po' di ricerca in rete.


La scelta del bagaglio dei piccoli viaggiatori.

Ci sono diverse soluzioni adatte ai più piccoli. Dagli zaini alle valigie cavalcabili. Si può scegliere quella più adatta, pensando anche al bambino stesso. Non è da trascurare infatti il gusto personale del piccolo viaggiatore. Coinvolgerlo nella scelta della valigia lo aiuterà anche a sentirsi parte del viaggio ancor prima della partenza: «Questo è il tuo bagaglio, scegli quello che più ti piace!»
  • Zaino
    Soluzione perfetta per i più grandicelli, ma esistono modelli anche adatti ai più piccoli,  provvisti di "guinzaglio" così da tenere sempre i bambini sotto controllo negli aeroporti affollati. Esiste poi una soluzione ibrida che ha sia le bretelle da zaino che le ruote come un trolley. Di zaini se ne trovano tanti e di ogni colore, da Amazon al più comune negozio di articoli sportivi, come Decathlon, senza dover spendere un patrimonio.
  • Valigia cavalcabile
    Soluzione ottimale per lunghi scali in aeroporti grandi, dove è necessario muoversi o intrattenere il bambino. Ha una forma simpatica ed è provvista di quattro ruote, il bambino ci si può sedere sopra e può spingerla coi piedi, oppure grazie ad una corda può essere trainato dai genitori. Per esperienza personale credo che sopra i cinque anni non sia più possibile per il bambino spingerla, per motivi di altezza. Tra le più famose: Trunky.
  • Zaino monopattino
    Anche questo è ibrido tra uno zaino in materiale plastico duro e un monopattino, e può rivelarsi la scelta vincente se il bambino non è molto piccolo e se si deve utilizzare anche per spostamenti grandi. C'è chi la utilizza anche per andare a scuola o a fare sport.
  • Trolley
    Per questa sezione la scelta è ampia, dai bagagli Disney a quelli più anonimi semirigidi con quattro ruote, ci si può davvero sbizzarrire. 
Mia figlia aveva una valigia Trunky a forma di mucca fino allo scorso anno, adesso però risultava troppo piccola e quindi l'abbiamo cambiata per una valigia semirigida, con quattro ruote. Essendo una valigia piuttosto anonima, ho dovuto convincerla, spingendo sul fatto che avrebbe potuto scegliere lei il colore (tra tutti i colori disponibili ha scelto un banale grigio metallizzato!) e l'etichetta. Adesso ha una valigia nuovissima, che non è di certo bella come una Trunky, ma possiede una coloratissima etichetta col suo nome che farebbe perdere la testa anche a un adulto!


Come preparare al meglio la valigia dei bambini? Facendolo insieme.

Per gli psicologi è fondamentale coinvolgere i piccoli viaggiatori nel rituale di preparazione del bagaglio, li avvicinano all'ordine, alla realtà, alla responsabilità. Quindi se si prospetta un viaggio con figli al seguito la cosa migliore è preparare insieme a loro i bagagli.
Non so voi, ma per me, come per molti viaggiatori, preparare la valigia è un momento catartico. Significa che il viaggio è imminente ed è una cosa che mi rilassa. Non mi faccio prendere dal panico e la faccio con calma, impiegandoci anche dei giorni. Da quando mia figlia ha iniziato a camminare e ha potuto portare da sola il suo bagaglio, inizialmente piccolo, è chiaro,  ho sempre preparato la sua valigia, liberando spazio nella mia! E la coinvolgo in tutto e per tutto.
Noi ci mettiamo sedute di fronte all'armadio e scegliamo insieme i vestiti (siamo vanitose...) e le scarpe. Poi ci spostiamo in bagno e scegliamo elastici, cerchietti e fermacapelli (siamo ricce...). Pieghiamo tutto e lo impacchettiamo (siamo anche precisine...) e lo mettiamo in valigia, provando e riprovando eventuali combinazioni come se stessimo giocando a Tetris, per lasciare spazio a ciò che piace di più a mia figlia: giochi e libri. Le dico quanti libri può scegliere a seconda dello spazio e quanti giochi può portare. Così lei passa delle ore a guardare i suoi libri e a scegliere i suoi giochi, consapevole ormai che ciò che sceglie sarà ciò che avrà a disposizione in viaggio per giocare, sia in aereo che a destinazione. La scelta è importante, l'ha imparato, e la fa ponderando bene. Quando ha deciso mettiamo in valigia anche queste cose, aggiungiamo un taccuino e un astuccio pieno di matite (adoriamo colorare...) e chiudiamo. Niente tablet (siamo contrari...).


Cosa mettere nella valigia dei bambini?

Considerato che la valigia cambia in base alla età del bambino, essa è differente anche in base all'adulto che la fa.  Le abitudini del genitore o del tutore si rispecchieranno nella valigia: essenziale, minimalista, esageratomaneilimiti o portotuttoconmeperchènonsisamai. Quando si parla di neonati poi le cose si complicano un poco, se il bimbo non è allattato al seno ma usa latte artificiale infatti saranno necessari alcuni accessori in più. Se mangia già le pappe idem. Se invece si tratta di un bambino più grande le cose si semplificano. È importantissimo, se stiamo per affrontare un viaggio in aereo, arrivare preparati al check-in e quindi essere consapevoli del bagaglio incluso per il piccolo nella nostra tariffa. Una volta chiaro quanto spazio abbiamo a disposizione e l'età del bambino, possiamo cominciare a preparare la valigia o ad aggiungere cose a quelle già riposte al suo interno con l'aiuto del piccolo viaggiatore.
Col tempo io sono diventata sempre più minimalista e mi sono perfezionata facendo la lista di cose da portare strettamente necessarie, che può variare in base al posto in cui andiamo in vacanza e alla durata del viaggio. In internet si trovano infiniti suggerimenti su cosa mettere nella valigia di un bambino, la lista più completa l'ho trovata sul family travel blog Viaggiamondo.

Responsabilizzare i figli facendo portare a loro il proprio bagaglio.

Gli esperti dicono che un bambino che viene responsabilizzato sarà un giorno un adulto maggiormente autonomo, educato, ordinato. Su un articolo di ioDonna, il dottor Roberto Albani dice:
I genitori italiani hanno molte esitazioni nel responsabilizzare i figli, perché ne temono i rischi collaterali. [...] A tre anni, devono essere messi in grado di vestirsi e svestirsi da soli. Dai tre ai cinque, devono imparare a tenere in ordine la loro stanza e i loro giocattoli.
Invitarli a portare il loro bagaglio, a tenerlo d'occhio, a seguirvi e a essere partecipi nell'espletare le formalità in aeroporto li farà sentire importanti, responsabili e li farà crescere. Li farà sentire preziosi, bravissimi e capaci di seguire il loro esempio di vita, cioè voi (i genitori). L'esperienza mi ha insegnato che se permetto a mia figlia di portare da sola il proprio bagaglio, di seguirmi nei vari passaggi in aeroporto, dicendole ciò che deve fare, senza farlo io per lei, lei si sente partecipe del viaggio a 360°. Trascina il suo trolley, si mette in fila davanti a me durante i controlli, si toglie la giacca e le scarpe se lo richiedono, ripone (con il mio aiuto) il bagaglio sul nastro per i controlli, porge il suo documento alle autorità... Lei non è una viaggiatrice passiva, ma è responsabile di sé stessa e del suo bagaglio!
Dunque se è vero che responsabilizzare i bambini nei compiti di tutti giorni li renderà un giorno più autonomi e ordinati, e se è vero che un bambino che viaggia sarà un adulto migliore, direi che stiamo crescendo i nostri figli nel mondo giusto.

Valentina-Gerini

Valentina Gerini
Ho due grandi passioni: i viaggi e la scrittura. Dei viaggi ne ho fatto la mia professione, diventando accompagnatrice turistica. La scrittura è il mio hobby. Mi piace avere una vita piena di cose da fare: sono una mamma, lavoro, collaboro con un mensile toscano, mi impegno a portare avanti il progetto Gli scrittori della porta accanto e scrivo libri.
Volevo un marito nero, Gli scrittori della porta accanto (seconda edizione)
La notte delle stelle cadenti, Gli scrittori della porta accanto (seconda edizione).
Ponsacco-Los Angeles. Sulle tracce di Bruce Springsteen, Gli scrittori della porta accanto.
Storie di una assistente turistica, Gli scrittori della porta accanto.
Storie di una assistente turistica 2, Collana Gli scrittori della porta accanto.


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