Gli scrittori della porta accanto

Scrittori: intervista a Simone Censi

Scrittori: intervista a Simone Censi

Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Simone Censi, al suo secondo libro, Il garzone del Boia (Elison Publishing): «Scrivere è fotografare qualcosa che non può essere fotografato»

Ciao Simone Censi, benvenuto tra gli Scrittori della Porta Accanto. Per rompere il ghiaccio, che ne dici di presentarti ai nostri lettori? Come sei capitato sul nostro blog e perché hai deciso di affidarti a noi per la promozione del tuo libro?

Buongiorno a tutti. Mi chiamo Simone Censi, sono un marito e un padre, ho un paio di lauree e sono impiegato in un’industria manifatturiera. Leggo molto e scrivo poco. Ogni tanto mi capita di pubblicare qualcosa.
Da lettore mi affido a voi per sapere cosa bolle in pentola, da scrittore, narratore o non so cosa altro, sempre da voi si ritorna.

Grazie per la tua fiducia Simone, fa piacere sapere che il nostro lavoro viene apprezzato! E visto che ci troviamo in un caffè letterario virtuale, permettimi di offrirti virtualmente un caffè, un tè, una tisana, una bibita fresca o… cosa preferisci?

Caffè amaro, grazie mille.

Qual è quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti spinge a scrivere nella vita di tutti i giorni: cosa ti affascina e ti ispira?

Non ho un genere di riferimento, sono un tipo curioso e vado a caccia di storie. Quando incontro qualcosa che cattura la mia attenzione e riesco a intravedere una trama, la scintilla è già scoccata e inizio a scriverla su qualsiasi cosa trovo a disposizione. A volte è solo un fuoco di paglia, altre volte no.

Il Garzone del Boia: Simone Censi, ci racconti il perché di questo titolo?

Il protagonista è il garzone di Giovanni Battista Bugatti detto Mastro Titta, il più longevo e prolifico boia dello Stato Pontificio con 516 esecuzioni, la prima a 17 e l’ultima a 85 anni. La storia vuole Mastro Titta affiancato da Vincenzo Balducci come aiutante fino al 1864, che poi lo sostituì continuando la sua opera fino al 1870.
Tuttavia Balducci non l’ha seguito fin dall’inizio della carriera e nelle prime esecuzioni Mastro Titta parla di un garzone senza rivelarne il nome.
Se si valuta il numero di esecuzioni registrate, l’arco temporale in cui le vicende si sono svolte e le distanze tra i vari luoghi, sembra difficile attribuirle a una sola persona che si sposta con un semplice carretto tirato da un mulo, attraverso impervie strade che attraversano la dorsale appenninica, soprattutto nei nevosi periodi invernali.

Perché non è mai stato rivelato il nome di questo garzone?

Proprio su questo perché il romanzo gioca, intrecciando le vicende storiche reali con quelle romanzate.

Ci ricordi il tuo romanzo precedente?

Il libro che presento oggi è il secondo, il primo è uscito per Edizioni Montag con il titolo Amico, Nemico. Tratta degli abusi su minori nelle scuole cattoliche irlandesi, prendendo spunto dalle deposizioni raccolte dalla Commissione d’inchiesta istituita dal governo irlandese nel maggio del 2000. Rapporto Ryan, dal nome del magistrato che ha condotto l’indagine. Nel romanzo due ragazzini, che diventano presto amici, si trovano a trascorrere l’adolescenza in una struttura industriale d’ispirazione cattolica che accoglie orfani e bambini provenienti dalle fasce sociali più povere d’Irlanda. Una volta fuori si ritroveranno ancora insieme ma dall’altra parte della barricata, non più alunni ma insegnanti. Trasformati da amici a nemici, perché uno di loro è diventato da abusato ad abusante, in un ambiente complice dove si cerca di insabbiare piuttosto che portare alla luce.

Come intendi impostare la promozione dei tuoi libri: ti impegni personalmente in presentazioni presso biblioteche, librerie, centri culturali e assessorati alla cultura, oppure preferisci il web o, tutte le soluzioni possibili purché se ne parli?

Lavoro a tempo pieno, quando non lavoro il tempo è per mia moglie e mia figlia. La promozione del libro la affido al web.

Intendi iscrivere il tuo ultimo romanzo Il Garzone del Boia a concorsi o premi letterari?

Non saprei, è uscito da appena un mese. Vedremo strada facendo.

Che tipo di lettore è Simone Censi? Preferisce sfogliare le pagine dei libri, annusando il profumo delle pagine, oppure si è lasciato sedurre dalle nuove tecnologie, preferisce gli ebook?

Credo nel cartaceo ma di necessità virtù, mi sono convertito agli ebook. Leggo circa quindici romanzi in un anno e due terzi sono in formato digitale.

Progetti per il futuro: ci sono nuovi lavori in corso, nuove pubblicazioni o ambizioni particolari?

Non c’è due senza tre. Abbiamo qualcosa in cantiere ma è presto per parlarne.

Simone Censi, ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo ultimo libro, in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!

Grazie a voi da parte mia e da parte del Garzone!



Il garzone del Boia

di Simone Censi
Elison Publishing
Thriller storico
ASIN B07LDLW693
Ebook 3,99€

Sinossi
Ambientato nell’Italia dell’Ottocento, “Il garzone del boia” è la storia romanzata del più celebre esecutore di sentenze capitali dello Stato Pontificio, Giovanni Battista Bugatti detto Mastro Titta, raccontata dal suo aiutante, comprato per pochi soldi dalla famiglia di origine per farne il proprio garzone.
Una visione assai diversa, a volte in contrasto con quella del proprio Maestro che vede il mestiere del boia come una vocazione, mentre per il buon garzone è solamente una scelta obbligata dalla quale fuggire alla prima occasione.
Gli eventi si susseguono tra le esecuzioni di assassini e le storie vissute dai protagonisti o raccontate dal popolino sotto la forca.
Il Maestro cresce il proprio aiutante iniziandolo anche alla lettura e alla scrittura, così che il romanzo presenta una doppia stesura.
Una prima, in corsivo, fatta dall’aiutante alle prime armi, con un linguaggio spesso forte e colorito e una seconda riscrittura, quando oramai avanti con l’età su consiglio del suo analista, riprende in mano questa storia per fuggire dai fantasmi che ancora lo perseguitano.



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