Gli scrittori della porta accanto

Direzione ipotenusa, il secondo capitolo della trilogia di Mirca Ferri

Direzione ipotenusa, il secondo capitolo della trilogia romance di Mirca Ferri

Libri Comunicato stampa. Direzione ipotenusa (PAV Edizioni), il secondo capitolo della trilogia romance di Mirca Ferri: torna Melissa e la sua incapacità di trovare un equilibrio stabile nella sua vita.


Direzione ipotenusa di Mirca Ferri

Direzione ipotenusa

di Mirca Ferri
Pav edizioni
Romance | Young Adult
ISBN 978-8899792473
cartaceo 11,90€

Torna Melissa e la sua incapacità di trovare un equilibrio stabile nella sua vita. L'adolescente scanzonata innamorata dell'amore dovrà, nuovamente, confrontarsi con gli spettri del suo passato e, nel suo percorso per divenire donna, affronterà altre problematiche legate alla vita dell'essere umano, sia come persona, che come figlia e infine amante. Nuovi ed intriganti ingressi sia femminili che maschili arricchiranno le sue vicende, dove, al centro di esse, resisterà instancabilmente un incessante triangolo scaleno desideroso di raggiungere la rettitudine. Melissa canta la sua vita e quella di coloro che la popolano con poetiche frasi di speranza e assoluta certezza nei veri sentimenti, che l'accompagneranno fino alla sua, ultima, estrema, decisione.




Una pagina in anteprima

Temo un uomo di poche parole...
(E. Dickinson)

Si stropicciò leggermente gli occhi prima di riaprirli e rendersi conto di essersi addormentata per qualche minuto.
Fulvio era nel letto, accanto a lei, già completamente vestito, con una sigaretta in una mano e un quotidiano che stava leggendo nell’altra. Non aveva neppure notato che Melissa si fosse appisolata per alcuni istanti.
Sotto alle lenzuola era ancora nuda ed improvvisamente provò un forte imbarazzo di fronte a lui, nonostante avessero fatto l’amore poco prima. Si affrettò a cercare i suoi abiti e ricomporsi per non sentirsi spogliata, oltre che del suo onore e della sua dignità, anche del suo corpo.
Erano trascorsi quasi sette mesi da quel fatidico e piovoso pomeriggio di Novembre dove i due amanti si concessero l’uno all’altra senza più remore o aspettative.
A distanza di tempo la loro situazione era rimasta la medesima. Melissa non domandava mai nulla a Fulvio, né se vedesse ancora Sharon, né se uscisse con altre donne.
Una volta alla settimana, talvolta due, se capitava che si incontrassero in discoteca, si facevano un cenno e si incontravano per stare insieme ma senza farsi vedere da nessuno.
Parlavano di tutto, dagli studi, nei quali, nuovamente Melissa scarseggiava, agli amici comuni e ai progetti futuri lavorativi di Fulvio che, frequentando medicina, auspicava di divenire chirurgo. Dopodiché si stuzzicavano, si sfidavano su chi l’avrebbe avuta vinta l’uno sull’altro con giochetti infantili ma divertenti, consapevoli comunque di come sarebbe terminata la serata e che la loro era una strada senza sbocchi.
La forte alchimia fisica che vi era tra i due prendeva incessantemente il sopravvento e, senza dirsi più nulla, si amavano per ore, voraci, curiosi mai sazi.
Terminato il furentismo, tuttavia, Fulvio tornava immediatamente serio, composto, quasi rigido nei confronti di Melissa, sollecitandola, spesso, a muoversi per tornare a casa.
Riuscivano sempre a trovare un’alcova per i loro incontri segreti senza dover mai ricorrere allo squallore di un albergo di periferia. Preferivano, piuttosto, restare nell’ auto di Fulvio che nel frattempo aveva cambiato comprandone una più spaziosa e più comoda.
Una sera Melissa raccontò a Fulvio cosa accadde, davvero, con Antonio, in montagna, prima che avesse l’incidente. Fulvio non ebbe la reazione che si aspettava. Ascoltò in silenzio tutta la vicenda, interrompendola solo, di tanto in tanto, per avere maggiori delucidazioni ma infine sentenziò che, se non lo aveva denunciato, non doveva essere stata un’esperienza così raccapricciante.
In fondo, sosteneva Fulvio, il destino aveva già provveduto a punire le colpe di Antonio e secondo il suo autorevole parere Melissa doveva soltanto dimenticare e andare avanti.
« Viviamo il presente!» esclamava ad alta voce come fosse un moto rivoluzionario.
« non serve rivangare il passato, e il futuro è un’illusione che non possiamo permetterci.»
Questa frase Fulvio la ripeteva spesso, quasi volesse ricordare a Melissa che essa rappresentava la loro situazione assicurandosi che lei non si facesse voli pindarici sperando in un’evoluzione della loro relazione.
Dal canto suo, Melissa, non solo aveva compreso perfettamente ma sperava fortemente di riuscire, prima o poi, ad interrompere questa ennesima spirale auto lesionista nella quale si era nuovamente infilata.
Sapeva che la sua passione per Fulvio le avrebbe provocato altro dolore ed altre delusioni e desiderava smettere di provare quelle emozioni quando era accanto a lui che con il tempo si stava facendo cinico, quasi maniacale nella sua risolutezza e la risata fragorosa che Melissa di lui aveva costantemente adorato la si udiva sempre più raramente.
Durante quel periodo Melissa non aveva più ricevuto notizie di Antonio ma aveva stretto una fortissima amicizia con Noah che passava spesso a casa sua per andare a trovarla ed aiutarla negli studi.
Noah, nonostante avesse appena compiuto ventuno anni era fidanzato già da molti con Barbara, una ragazza risoluta, determinata che compensava perfettamente le mancanze affettive del fidanzato.
Non era per nulla gelosa del rapporto che si era instaurato tra i due poiché si erano conosciute quando Melissa stava ancora con Antonio ed era certa che, prima o poi, sarebbero tornati insieme.
Naturalmente entrambi ignoravano ciò che era accaduto l’ estate precedente in montagna e avevano giudicato lo scioglimento della coppia come un’esigenza naturale, da parte di lei, di godersi la propria gioventù.
Effettivamente Melissa si stava costruendo una vita sociale finora sconosciuta. A parte gli incontri amorosi e segreti con Fulvio che, almeno inizialmente, la riempivano di adrenalina, aveva cominciato a frequentare i compagni di classe oltre le mura scolastiche e spesso andavano in discoteca insieme divertendosi moltissimo. Usciva anche con Carmen fermandosi a dormire a casa sua e improvvisando pigiama party che lei non aveva mai sperimentato cominciando, finalmente, a vivere la sua età nelle giuste tappe che la caratterizzano.
Fulvio veniva a conoscenza sporadicamente di questa vita allegra e parallela alla loro storia che Melissa stava conducendo e ne era contrariato poiché i suoi studi, così impegnativi, non gli offrivano la stessa possibilità.
Si rese conto che la ragazza si stava allontanando sempre più rapidamente dal loro rapporto e che neppure il sesso, nonostante ella lo praticasse solo con lui, non possedeva più lo stesso potere di prima.
Melissa aveva compreso che dall’influenza di Fulvio, perpetuata per anni, prima a livello mentale ed emotivo successivamente sessuale, non l’avrebbe abbandonata mai, ma era consapevole che doveva allontanarsi da lui se desiderava vivere a 360° la sua esistenza.

…ma colui che pondera
mentre tutti gli altri spendono tutto ciò che hanno
di questo diffido
temo che egli sia grande.

(E. Dikinson )


Mirca Ferri

Mirca Ferri


Mirca Ferri è nata a Scandiano ma ora risiede a Sassuolo con il marito e un figlio di 11 anni. Diplomata presso il Liceo Scientifico di Modena, si è avvicinata al mondo della scrittura fin da ragazza, con la stesura di brevi componimenti pubblicati per il giornale della biblioteca locale.
Attualmente frequenta l' Università Domenicana Internazionale, corso di Storia della Teologia.
Ha pubblicato, con buon successo, una raccolta di testi in prosa, Identità perse, raccolte, perdute e ritrovate, cui è stato dedicato un articolo sulla Gazzetta di Modena, che narra del cambiamento della sua vita a seguito della scoperta della malattia, recensita positivamente sia dal quotidiano locale che dai lettori. Il suo primo romanzo, Radici d’infanzia, ali di vita edito dalla casa editrice Eracle srl, è stato segnalato da numerosi blog letterari in maniera positiva. A novembre è uscito il primo volume di un suo romanzo romance intitolato Lati Scaleni edito da PAV Edizioni, facente parte di una trilogia. Direzione Ipotenusa è il secondo volume.
Recentemente ha vinto un attestato di merito partecipando al concorso “Verba volant, scripta manent” e ha pubblicato una breve raccolta di racconti intitolata Indagini dell’anima.
Attualmente sta lavorando  alla stesura di un romanzo storico leggendario su commissione e partecipa attivamente a corsi di scrittura e di teatro.


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