Gli scrittori della porta accanto

Recensione: La revisione, di Federico Leva e Christian Pastore

Recensione: La revisione, di Federico Leva e Christian Pastore

Libri Recensione di Davide Dotto. La revisione di Federico Leva e Christian Pastore (Mondadori). Un vaso di Pandora che ricombina e scombina interi mondi, narrativi e non: a quale idiosincrasia la revisione pone rimedio e in quale misura?

...parlando mi sento molto svantaggiato e ogni volta che io dico una parola penso di cancellarla e di correggerla. A ogni frase che dico vorrei mettere un inciso per precisare meglio quello che penso. Comunque, insomma, spero che non ci sia un magnetofono che registra quello che dico… Tutto quello che verrà registrato non vale. Non lo riconosco e non lo firmo.
Italo Calvino, Sono nato in America
Prima che sia lei a chiedermelo, voglio inoltre informarla che per quanto riguarda il modo di procedere, in questa nostra collaborazione tutto dovrà avvenire tramite posta elettronica, giacché in primo luogo io non faccio uso di telefono o applicazioni VoIP, e in secondo luogo, motivazione precipua, non voglio lasciar nulla all'improvvisazione del parlato. Scrivendo, inoltre, non potranno esserci incomprensioni, travisamenti, o superflue divagazioni.
Federico Leva e Christian Pastore, La revisione

Orazio Cinabro è un «leggendario scrittore» ai margini del mondo delle lettere. 

Di lui circolano opere superstiti, a tratti sussiste il dubbio che non siano state pubblicate o mai concepite. Accetta di esaminare il romanzo scritto da Tito Sperla, avendo intravisto potenzialità che lo convincono a prendersene cura. Tra i due vi è un comune denominatore (l’universo letterario) ma anche un rapporto speculare in cui si mescolano personalità non del tutto distinte e non prive di curiose corrispondenze.
Tito Sperla, inesperto e impulsivo, non è meno eccentrico del suo mentore. Lo rivela l’uso di avverbi non consueti o di aggettivi dall'ortografia approssimativa:

  • viepiù (Cinabro)
  • vieppiù (Sperla)
  • inmigliorabile (Sperla).

Si trattasse solo di questo, basterebbe una correzione di bozze o un editing approfondito. Si rivela necessario invece un lavoro massiccio, una revisione radicale che va oltre la grammatica, la sintassi e l’analisi del periodo. Inizia quindi uno scambio di mail, di sfoghi e di confidenze, lontani però dalla amicizia o dalla complicità. Si studiano infatti a vicenda, a ciascuno interessa stabilire con chi ha a che fare, spesso i toni precipitano e degenerano in maniera – per loro – sconcertante e sgradevole.

Un altro genere di rapporto speculare coinvolge entrambi, quello che lega l’autore e la sua opera.

Avrei preferito non sapere nulla, limitarmi a discettare della sua opera, purtroppo però devo fare i conti con il suo ostentato protagonismo. Le sue continue digressioni, una vera e propria incontinenza solipsistica, m’impongono di sollecitarle qualche informazione biografica supplementare.
Federico Leva e Christian Pastore, La revisione
Gli scrittori non andrebbero mai incontrati, possono essere incongruenti rispetto all’opera, o non corrispondervi per niente. L’opera stessa ne risente, potendo apparire falsa o contraffatta. La revisione, allora, non riguarda soltanto il testo, ma soprattutto la persona dell’autore, chiamato a lavorare su di sé – con decisione e acribia – per essere in grado di capire i consigli e l’aiuto elargiti.

Si richiede, a conti fatti, il considerevole impegno di Tito Sperla su più fronti, su se stesso e sulla propria opera.

La revisione per sua natura non ammette indebite manomissioni esterne, il legame tra autore e opera deve mantenersi integro e veritiero.
Possiede o no, Tito Sperla, le virtù richieste dal contesto? Il problema è rilevante: a quale idiosincrasia la revisione pone rimedio e in quale misura? Se il romanzo si intitola La purezza, è inammissibile che l’autore sia lungi dal rappresentarla. Tanto vale aggiustare il tiro e adeguare l’opera al ritratto effettivo di chi l'ha scritta (La putredine), sia cioè «uno spietato ma autentico specchio dell’inesorabile deriva del mondo». Da ciò un oscillare perpetuo di cui può non essere chiaro il disegno. Ma è proprio questo l’intento.
Il discorso si amplia su vasta scala, si estende alla pluralità di universi narrativi, nel tempo e nel luogo del racconto, non solo nel romanzo (La purezza) dentro il romanzo (La revisione), tra caos e ordine che si rincorrono riannodando e disfacendo sensi, sovrasensi e connessioni.
La revisione è totale quanto l’opera: un vaso di Pandora che ricombina e scombina interi mondi (narrativi e non). È legittimo pensare a universi paralleli che si rimescolano nel condividere la medesima contingenza. La meta per lo scrittore, divenuto personaggio o divinità incontestabile dell'Olimpo letterario – è la stessa. A poco importa di chi si parli, se di Tito Sperla, di Orazio Cinabro o di chiunque altro.

La revisione

di Federico Leva e Christian Pastore
Mondadori
ISBN 978-8804715603
Cartaceo 14,45€
Ebook 9,99€

Sinossi

Quando Tito Sperla riceve la prima email di Orazio Cinabro, un leggendario scrittore scomparso dalla scena letteraria molti anni prima, non crede ai suoi occhi. E ancor meno crede a quello che legge, quando Cinabro gli rivela di aver ricevuto da un amico "La purezza", il romanzo che Sperla sta tentando faticosamente di far pubblicare, e di averlo trovato bellissimo. Dopo aver individuato nel libro di Sperla alcuni margini di miglioramento, Cinabro si offre di fargli da guida, per aiutarlo a perfezionare il romanzo in vista della pubblicazione. Sperla accetta con entusiasmo, e inizia così un serrato carteggio tra i due, carteggio che a un certo punto, però, comincia a prendere una strana piega. Cinabro si fa via via più irritabile e irritante, a volte offensivo, nei confronti del giovane discepolo. Qualcosa, nel rapporto tra i due, sta cambiando. Sperla non se ne accorge, o forse non vuole accorgersene, ma è ovvio che dietro i mutamenti nel tono di Cinabro c'è qualcosa in più dell'umore ballerino di un vecchio bilioso.

Davide-Dotto

Davide Dotto
Sono nato a Terralba (OR) vivo nella provincia di Treviso e lavoro come impiegato presso un ente locale. Ho collaborato con Scrittevolmente, sono tra i redattori di Art-Litteram.com e curo il blog Ilnodoallapenna.com. Ho pubblicato una decina di racconti usciti in diverse antologie.
Il ponte delle Vivene, Ciesse Edizioni.


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