Professione lettore Di Elena Genero Santoro. Rosario Esposito La Rossa: dalla Scugnizzeria, alla Casa editrice Marotta e Cafiero, a un libro con Einaudi, per raccontare le storie degli eterni secondi di Scampia e del mondo.
Ormai al mondo tra le persone ci sono solo sei gradi di separazione e forse anche di meno. Qualche mese fa noi Scrittori della Porta Accanto abbiamo avuto il piacere di intervistare Rosario Esposito La Rossa sul nostro sito, dopo un primo contatto scritto attraverso i social.Rosario Esposito La Rossa è uno scrittore di trent’anni, ma anche un editore e un libraio e, senza fare rumore, sta rivoluzionando Scampia dalle fondamenta dopo aver creato punti di aggregazione per i giovani che da lui trovano libri, teatro e altre alternative culturali alla criminalità.
Solo dopo averlo intervistato, ho scoperto che Elisabetta Vittone, che io conosco da quasi trent’anni, che gravita tra gli Scrittori della Porta Accanto e che ha fondato l’Associazione Domino per promuovere progetti benefici, aveva conosciuto Rosario Esposito La Rossa attraverso tutti altri canali.
Rosario aveva in programma di venire a Torino per il Salone del Libro 2019, in veste di editore con il marchio Marotta e Cafiero. In concomitanza ha tenuto anche altre presentazioni e incontri di cui uno nel circolo ARCI Sud di Torino, dove l’associazione Domino ha la sua base.
Quindi il 10 maggio eravamo lì, Elisabetta, sua sorella Silvia, sua nipote Elisa, Rosario Esposito La Rossa, mio marito, io e pochi altri, tutti in cerchio, in un ambiente accogliente, un salotto intimo dalle luci soffuse, ad ascoltare le storie di Scampia.
Rosario Esposito La Rossa sta promuovendo il libro per ragazzi che ha pubblicato con Einaudi: Eterni Secondi; i racconti di cui ci ha omaggiati quella sera hanno spaziato dalla realtà in cui opera fino al contenuto del libro.
Visto dal vivo, Rosario è un ragazzo dal viso aperto e dallo sguardo pulito e, da buon napoletano, è un oratore coinvolgente. Se credessi nella reincarnazione direi che la sua è un’anima evoluta, di quelle che hanno accumulato esperienza nelle esistenze precedenti e ora, nonostante la giovane età, dimostra una saggezza notevole. Dunque un'anima evoluta, ma molto concreta. Non si perde in filosofemi, si limita a fare quello che ritiene che vada fatto.Ascoltarlo a due metri di distanza mi ha permesso di cogliere dettagli che dalle informazioni a disposizione sul web non avevo colto.
Rosario Esposito La Rossa ha iniziato proprio da ciò che ha dato il la alla sua avventura nel mondo dei libri: dalla morte di suo cugino Antonio Landieri, ucciso dalla camorra per errore e inizialmente ritenuto con essa colluso. Antonio era un ragazzo disabile, che proprio per via della sua difficoltà motorie non ha potuto salvarsi. Ha avuto il funerale riservato ai mafiosi: hanno potuto prendere parte solo coloro che portavano il suo stesso cognome e Rosario non era tra essi. In seguito il suo nome è stato riabilitato, ma la morte di Antonio Landieri, straziante sia per la perdita sia per l'ingiustizia, andava elaborata: è ciò che ha condotto Rosario Esposito La Rossa verso la scrittura e successivamente verso l’avventura da editore e da libraio con l’apertura della Scugnizzeria, la libreria che non è solo uno “spaccio di libri”, ma è proprio un punto di aggregazione per molti giovani di Scampia.
C’era un aspetto che non avevo compreso dell’attività di Rosario Esposito La Rossa e di sua moglie Maddalena: l’impatto psicologico di ciò che il loro lavoro comporta.
Nell’intervista che ci aveva concesso, Rosario parlava di paura: «Di paura ne abbiamo tanta, ma ogni volta che abbiamo paura ci ripetiamo questa frase che dice “il coraggio è la paura trattenuta un secondo in più”».Avevo attribuito la sua paura al clima minaccioso di Scampia, supponevo che l’attività di Rosario “desse fastidio” a qualcuno. In realtà il gravame che Rosario Esposito La Rossa porta è di ben altra natura. Intorno al suo punto di aggregazione ruotano i disagi dei ragazzi che hanno i genitori ergastolani, in regime di carcere duro, dei bambini che non hanno mai potuto nemmeno abbracciare il loro padre, ma solo incontrarlo da dietro a un vetro. C’è la bambina che faceva i compiti sul balcone per non udire la madre mentre si prostituiva, c’è il ragazzino che riceve cartoline fasulle da un padre che crede in giro per il mondo per lavoro e che invece è dietro le sbarre. Insomma, mentre lo ascoltavamo con gli occhi spalancati e la pelle d’oca, Rosario ci ha mostrato alcuni ritagli di quella che è la Scampia di oggi: dopo la nascita del quartiere negli anni Settanta, con un’edilizia popolare selvaggia che ha ghettizzato in poco spazio una comunità densa, oggi Scampia tenta di risorgere dalle ceneri delle faide sanguinarie iniziate negli anni Novanta.
Eterni secondi
di Rosario Esposito La Rossa |
E proprio con questa voglia di rinascita è venuto alla luce il libro Eterni secondi che ho avuto il piacere di leggere in queste settimane.
Anche Eterni secondi è arrivato per secondo, in quanto la prima raccolta di racconti che Rosario Esposito La Rossa aveva proposto a Einaudi, a nome dei ragazzi di Scampia, non era piaciuta all’editore. E allora, come fare digerire una tale sconfitta a dei ragazzi che si sentono già sconfitti in partenza?Eterni secondi è una raccolta di venti storie vere, ognuna delle quali ha per protagonista uno sportivo. E qui nasce il secondo equivoco nel quale sono inciampata. Gli "eterni secondi” non sono solo degli sportivi non tanto dotati che però nella vita hanno compiuto altre imprese mirabolanti.
Gli sportivi menzionati nel libro sono spesso stati dei campioni olimpionici pluripremiati. Le difficoltà che hanno incontrato non sono state tanto agonistiche quanto dovute ad altro, per esempio al regime in cui vivevano, come Vera Caslavska, ginnasta ceca che viene bandita da ogni competizione sportiva per aver appoggiato posizioni anti-russe durante la Primavera di Praga.
E poi c’è Terry Fox, atleta canadese potente, piegato dal cancro osseo. Ha corso per tutto il Canada con una protesi (gli avevano dovuto amputare la gamba destra) per raccogliere fondi per la ricerca. Non è riuscito a completare la sua opera, è morto prima, ma ha mosso il mondo, altri dopo di lui hanno continuato ciò che lui aveva iniziato.
E che dire di quando in guerra la battaglia si è fermata per giocare una partita di calcio il giorno di Natale? O di quando i tedeschi hanno voluto sfidare i partigiani a pallone?
Infine ci sono le storie contro la discriminazione: Ondina Valla e Claudia Testoni, che i fascisti non volevano far correre alle Olimpiadi perché erano donne.
Emile Griffith: pugile nero e omosessuale. Uccise un uomo involontariamente sul ring.Io uccido un uomo e molte persone lo capiscono e mi perdonano. Al contrario io amo un uomo e per così tanti questo è un crimine imperdonabile, che fa di me una persona cattiva. E così, anche se non sono stato in prigione, sono rimasto in cella per quasi tutta la vita.Infine Kathy Switzer, la prima donna a correre una maratona quando per le donne era ancora illegale. E Billie Jean Moffit, tennista lesbica, cresciuta in una famiglia omofoba, che si batté affinché le tenniste donne fossero pagate tanto quanto i colleghi maschi.
Rosario Esposito La Rossa, Eterni secondi
Insomma, Eterni Secondi è un libro scritto in modo semplice, per un pubblico di giovani e meno giovani, che ha l’enorme merito di far conoscere e divulgare un pacchetto di storie notevoli, non tutte di speranza, ma tutte accompagnate da un leitmotiv: la ricerca della giustizia e della libertà al di sopra di ogni gloria personale.
Elena Genero Santoro Ama viaggiare e conoscere persone che vivono in altri Paesi. Lettrice feroce e onnivora, scrive da quando aveva quattordici anni. Perché ne sono innamorata, Montag. L’occasione di una vita, Lettere Animate. Un errore di gioventù, 0111 Edizioni. Gli Angeli del Bar di Fronte, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni (seconda edizione). Il tesoro dentro, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni (seconda edizione). Immagina di aver sognato, PubGold. Diventa realtà, PubGold. Ovunque per te, PubMe. Claire nella tempesta, Leucotea. |
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