Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Davide Rossi, autore di E alla fine c'è la vita (Apollo Edizioni), una storia fuori dalla normalità, che analizza il mondo di alcuni ragazzi, attraverso un linguaggio asciutto e forte.
Benvenuto Davide Rossi, grazie per avere scelto il nostro web magazine culturale. Per scrivere un libro è necessario avere una storia da raccontare: qual è stata quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti ha spinto a scrivere E alla fine c’è la vita?
Buongiorno e grazie per questa bella possibilità. Il romanzo nasce da alcune letture e dalla visione di alcune opere cinematografiche, in particolare la letteratura statunitense, nello specifico B.E. Ellis.Quando lessi il libro Le regole dell’attrazione qualcosa dentro di me cambiò, e cominciai a maturare un’idea fissa e il desiderio di raccontare una storia simile che riguardasse il mondo universitario italiano. In quel preciso istante nacque il mio testo.
E alla fine c’è la vita: ci riveli qualche curiosità sulla trama?
Racconto quattro vicende che si intrecciano all’interno del contesto universitario pavese. Droga, sesso e alcol saranno i catalizzatori delle storie personali di Marco, Marianna, Marika e Mario, che si faranno travolgere con passivo compiacimento. La vita, però, non sarà clemente nei loro confronti, costringendoli a cambiare e a rivalutare le proprie prioritàIl tuo romanzo si fa portavoce di qualche messaggio particolare, o si propone esclusivamente di intrattenere piacevolmente il lettore?
Il romanzo vuole intrattenere, ma si pone l’ambizioso obbiettivo di raccontare la disillusione dei ragazzi, il loro non sentirsi adeguati, disadattati a una società che li costringe a conformarsi e a vivere l’esistenza attraverso una libertà apparente.Davide Rossi preferisce scrivere con carta e penna, o meglio la tastiera?
Tastiera, assolutamente. Ho iniziato con la carta e penna, ma poi quegli scritti rimanevano rilegati a quella dimensione, cadendo nel dimenticatoio.Ti è mai capitato di doverti confrontare col famigerato “blocco dello scrittore”? come l’hai superato?
Qualche piccolo blocco, certo, ma scrivere quotidianamente, anche cose che poi ho buttato, aiuta a superare le difficoltà creative che possono insorgere durante un percorso.Davide ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi e, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio i complimenti per il tuo libro, augurandoti che sia un vero successo! In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!
E alla fine c'è la vita
di Davide RossiApollo Edizioni
Narrativa
ISBN 978-8894921106
Cartaceo 7,65€
Sinossi
Marika è ben vestita, elegante, pronta per andare alla festa. Si profuma mentre si guarda allo specchio in bagno. Controlla che il vestito sia a posto un'ultima volta ed esce dalla stanza. Va al computer e scrive su Facebook: “Stasera grande serata”. Va sulla pagina del suo ex ragazzo e trova delle foto di lui con Agnese. Scuote la testa, incredula, e chiude furiosamente il computer. Il cellulare sul comodino vibra. Lo prende e risponde…
Silvia Pattarini Madre di tre figli, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita. Biglietto di terza classe, 0111Edizioni. La mitica 500 blu, Lettere Animate. Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni. |
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