Gli scrittori della porta accanto

Recensione: Masterdeath, di Gabriele Morandi

Recensione: Masterdeath, di Gabriele Morandi

Libri Recensione di Davide Dotto. Masterdeath di Gabriele Morandi (Intrecci edizioni). Dieci concorrenti devono eliminarsi a vicenda rispettando le leggi dell’audience, in una storia non priva di mordente che avrebbe forse bisogno di un numero maggiore di pagine per convincere appieno.

Bene, quest’uomo aveva risolto il dilemma. Masterdeath era la via d’uscita, l’unico modo per far sì che persone perbene come quel poliziotto non dovessero più tormentare la propria anima. Dahmer aveva avuto un’idea davvero straordinaria: gli assassini devono essere uccisi da altri assassini! Ed è esattamente quello che avverrà nello show che andrà in onda la prossima settimana.
Gabriele Morandi, Masterdeath
Ambientato negli Usa, paese «con il triste primato dei delitti seriali», Masterdeath di Gabriele Morandi racconta in che modo la storia di un romanziere, del resto non originale, venga trasposta in un reality show. Nulla di strano se non per i concorrenti che vi partecipano: dieci killer che richiamano i Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.
Oltre a loro vi è una nutrita quantità di personaggi a tenere in piedi uno spettacolo per niente facile, tra cui lo scrittore-regista Francis Dahmer – da cui tutto sembra avere inizio – Veronica Manson, la conduttrice che lotta per la propria personale visibilità. Sullo sfondo il pubblico da accontentare e intrattenere.

I dieci dovranno eliminarsi a vicenda, (preferibilmente non in fascia protetta), rispettando le leggi dell’audience, all'inseguimento disperato del colpo di scena a ogni costo. 

Il tutto nella logica di una cinica arena odierna con tanto di pollice verso a comando.
Vi sono gli elementi consueti: alleanze, strategie orientate all'ineludibile epilogo. Come da tradizione non manca il cattivo gusto (trash), amalgamato nel macabro: «Dobbiamo brindare al primo dei nostri ultimi giorni di vita» oppure «Benvenuti al gran finale di Masterdeath. Prego signori, uccidetevi pure!»
Vi è un paradosso da non passare sotto silenzio. Se lo show permette a persone oneste di non sporcarsi le mani e dormire sonni tranquilli, lo stesso è avvelenato da un discutibile compiacimento popolare. Inoltre i concorrenti sono istigati a reiterare un delitto per il quale hanno ricevuto la propria condanna inappellabile.


Masterdeath di Gabriele Morandi si esprime in tutta la sua forza nel momento in cui la situazione sfugge al controllo. 

Difficile mantenerlo in presenza di ingredienti a dir poco esplosivi: le condizioni estreme del gioco scatenano tra i superstiti un comprensibile istinto di conservazione incompatibile con regole, direttive, istruzioni.
Si riscontra più di un limite nella linearità della narrazione.
Numerosi punti di vista degli osservatori esterni producono una moltiplicazione spropositata delle reciproche interrelazioni. Complicano il quadro i nomi fittizi aggiunti a quelli reali dei concorrenti.  Il tempo del racconto, piuttosto spezzettato, genera a tratti disallineamento e disarmonia.
Un peccato, perché il romanzo è un Boeing chiamato a decollare da una pista insufficiente: viene detto troppo in uno spazio ristretto. Un numero doppio di pagine avrebbe  – forse – consentito di distribuire meglio una storia di certo non priva di mordente, valorizzando le sue parti, digressioni e flash back inclusi.


Masterdeath di Gabriele Morandi

Masterdeath

di Gabriele Morandi
Intrecci edizioni
Distopico | Thriller
ISBN 978-8899550875
Cartaceo 13,76€

Sinossi

Un reality show, un gioco perverso e mortale. Dieci serial killer rinchiusi in una casa e costretti a eliminarsi l'uno con l'altro. Il premio la libertà. Tra studi televisivi, registi scontrosi, senatori cinici, soubrette in cerca dell'affermazione definitiva, poliziotti sospettosi e serial killer paranoici, Masterdeath promette di essere una storia che terrà i lettori incatenati fino all'ultima pagina col fiato sospeso.

Davide-Dotto

Davide Dotto
Sono nato a Terralba (OR) vivo nella provincia di Treviso e lavoro come impiegato presso un ente locale. Ho collaborato con Scrittevolmente, sono tra i redattori di Art-Litteram.com e curo il blog Ilnodoallapenna.com. Ho pubblicato una decina di racconti usciti in diverse antologie.
Il ponte delle Vivene, Ciesse Edizioni.


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