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Recensione: I ragazzi della Nickel, di Colson Whitehead

Recensione: I ragazzi della Nickel, di Colson Whitehead

Libri Recensione di Davide Dotto. I ragazzi della Nickel di Colson Whitehead (Mondadori). Concepito per un’America chiamata a confrontarsi con il suo presente e la storia più recente, ispirato a una storia vera, lascia emergere punti di vista e prospettive altrimenti inascoltate su razzismo e adolescenza negata.

Dobbiamo credere nel profondo dell’anima che siamo qualcuno, che siamo importanti, che meritiamo rispetto, e ogni giorno dobbiamo percorrere le strade della nostra vita con questo senso di dignità e di importanza.
(Martin Luther King)
Colson Whitehead, I ragazzi della Nickel
I ragazzi della Nickel di Colson Whitehead è un romanzo concepito per un’America chiamata a confrontarsi con il suo presente e la storia più recente. Il destinatario appropriato è il lettore americano. Di ciò ci si rende conto scorrendo le numerose recensioni nella pagina Amazon dell’edizione originale. Il romanzo, infatti, lascia emergere voci – punti di vista e prospettive altrimenti inascoltate.
Non mancano, de relato, rilevanti implicazioni per il lettore europeo, anch'egli invitato a entrare nel merito delle vicende denunciate.
Teatro degli eventi è un istituto della Florida attivo dal 1900.
Un riformatorio dove il delinquente minorile, separato dai complici malvagi, possa ricevere una preparazione fisica, intellettuale e morale, venire riabilitato e reintegrato nella comunità con intenzioni e carattere adatti a un buon cittadino, a un uomo rispettabile e onesto con un mestiere o un’occupazione qualificata che gli permettano di mantenersi.
Colson Whitehead, I ragazzi della Nickel

In realtà si rivela essere un ambiente in cui si perpetrano delitti contro la dignità e la vita di chi vi è confinato, in particolare degli ospiti di colore, puniti in maniera brutale alla minima infrazione. 

Chi non sopravvive è seppellito in quella che viene nominata la «collina degli stivali».
I ragazzi sapevano di quel luogo maledetto. C’era voluta una studentessa della University of South Florida per mostrarlo al resto del mondo, decine di anni dopo che il primo ragazzo era stato infilato dentro un sacco di patate e scaricato lì.
Colson Whitehead, I ragazzi della Nickel

I ragazzi della Nickel di Colson Whitehead è la storia dello sfortunato Elwood Curtis. Intelligente e intraprendente ragazzo di colore, interiorizza le idee di Martin Luther King e sogna un’America più aperta ed evoluta, libera, priva di barriere di tipo razziale. 

Militante dei diritti civili, ha l’avvenire nelle sue mani, conta di andare al college, di riuscire nella vita. Probabilmente non crede possibile che vi sia ancora molto, troppo da lottare, ma l'impraticabilità di alcune esortazioni di M.L.King mettono a dura prova il suo entusiasmo:
Metteteci in prigione, e noi vi ameremo ancora… Ma state certi che vi logoreremo con la nostra capacità di sopportazione, e un giorno conquisteremo la libertà. E la conquisteremo non solo per noi stessi: appellandoci al vostro cuore e alla vostra coscienza conquisteremo anche voi, e la nostra vittoria sarà una doppia vittoria.
Colson Whitehead, I ragazzi della Nickel

Accusato ingiustamente – ha accettato un passaggio da un ladro d’auto - è accolto alla Nickel Accademy, un riformatorio del Sud. 

Si trova, insomma, nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Non perde tuttavia la speranza. Seguire le regole evitando i guai è, per lui, la via d’uscita più ragionevole.
Chi vi è entrato non ha molte opportunità: scontare la pena, attendere un provvedimento favorevole del tribunale, tentare la fuga, morire. O scoperchiare un universo di violenza e di corruzione,  sconfiggere un nemico di fatto invincibile e subdolo. Un'iniziativa simile al “meccanismo” messo in moto da Rosa Parks, la donna di colore che, su un autobus, si sedette occupando un posto riservato ai bianchi: è il 1955, otto anni dopo la Dichiarazione Universale dei diritti umani.


Elwood è fiducioso di ricevere alla Nickel l’istruzione superiore alla quale non intende rinunciare. L’ottimismo andrà deluso.

I ragazzi della Nickel è pure la storia di Turner, più concreto e meno idealista del suo compagno, a tratti cinico. 

Il punto di vista si sposta tra l’una e l’altra voce, in modo da consentire il dialogo tra le due anime del romanzo, la sognatrice e la realistica.
Si denunciano gli strascichi di un apartheid messo anzitempo sotto-vetro, ma rinsaldato dai numerosi episodi a sfondo razzista. Come si è detto, non si chiama in causa solo il mondo statunitense, il discorso coinvolge in larga scala i contesti e le realtà più diverse e la società umana nel suo complesso.


I temi affrontati oltrepassano gli aspetti razziali. Si parla infatti dell’adolescenza, di ragazzi difficili alla ricerca di una propria identità, costretti a maturare a seguito di un incidente di percorso e a dover affrontare pregiudizi lungi dall'esaurirsi. Viene, con ciò, scandagliato il destino di chi, afroamericano, è intrappolato da dinamiche, corsi e ricorsi storici irrisolti.
Ispirato a una storia vera (quella della Dozier School for Boys), quel che ha spinto Colson Whitehead a scrivere I ragazzi della Nickel, è ben espresso dallo stesso in una recente intervista:
I was struck by the absence of black voices. It was a predominantly black campus and most people they interviewed were not black. That was part of the impetus to write the book, imaging myself into their stories and imagining what black students went through.
Powell's Interview: Colson Whitehead, Author of 'The Nickel Boys'


I ragazzi della Nickel

di Colson Whitehead
Mondadori
ISBN 978-8804713227
Cartaceo 15,72€
Ebook 9,99€

Sinossi

Il movimento per i diritti civili sta prendendo piede anche nell'enclave nera di Frenchtown (Tallahassee) ed Elwood Curtis, un ragazzino abbandonato dai genitori e cresciuto dalla nonna, assimila tutte le massime e gli insegnamenti di Martin Luther King. Pieno di talento e molto coscienzioso, sta per iniziare a frequentare il college del posto, quando incautamente accetta un passaggio in auto. Ma per un ragazzo nero dei primi anni Sessanta, anche l'errore più innocente può rivelarsi fatale. Elwood viene spedito in un riformatorio chiamato Nickel Academy, la cui missione è provvedere a un'educazione fisica, intellettuale e morale così che il piccolo delinquente possa diventare un uomo onesto e rispettabile. Questo sulla carta. Perché nei fatti la Nickel Academy è un vero e proprio labirinto degli orrori.
Davide-Dotto

Davide Dotto
Sono nato a Terralba (OR) vivo nella provincia di Treviso e lavoro come impiegato presso un ente locale. Ho collaborato con Scrittevolmente, sono tra i redattori di Art-Litteram.com e curo il blog Ilnodoallapenna.com. Ho pubblicato una decina di racconti usciti in diverse antologie.
Il ponte delle Vivene, Ciesse Edizioni.


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