Professione lettore Di Lara Zavatteri. Il coraggio della verità: abbandonata da una madre fanatica di Hitler, Helga Schneider racconta la sua storia in due libri.
Ho cercato i libri di Helga Schneider dopo aver visto recentemente una sua intervista nella trasmissione Atlantide, devo ammettere che prima non la conoscevo.Helga Schneider è nata a Vienna ma vive in Italia dagli anni Sessanta. Quando aveva quattro anni lei e suo fratello furono abbandonati dalla madre, che decise di lasciare marito e figli per diventare membro delle famigerate SS e quindi guardiana nei campi di sterminio.
Il suo libro più recente è Per un pugno di cioccolata e altri specchi rotti ma è in Lasciami andare, madre che racconta la sua drammatica vicenda.
Drammatica, sì, perché Helga non era una bambina ebrea, non ha subito la deportazione né tutto ciò che subivano i bambini ebrei (quando non erano mandati direttamente a morte nelle camere a gas) era una bambina austriaca, eppure da un giorno all'altro è stata abbandonata da sua madre.
Lasciami andare, madredi Helga SchneiderAdelphi Biografico | Non-ficion ISBN 978-8845918438 Ebook 4,99€ cartaceo 7,50€ |
Ancora più sconvolgente la realtà che Helga Schneider scoprirà anni dopo, quando verrà a conoscenza della verità sulla madre: l'aveva abbandonata insieme al fratello per seguire le idee del nazionalsocialismo, per vestire un'uniforme e fare da aguzzina nei campi di sterminio.
Per molti anni Helga Schneider non ha avuto contatti con la madre, ma quando ha tentato un primo approccio, ed anche un secondo, non ha trovato una madre amorevole, ma solo una donna che si rifiutava, a tanti anni di distanza, di vivere in un mondo non più dominato dal nazismo, che addirittura voleva vedere la figlia con indosso la sua divisa da SS.Helga Schneider scopre così che la madre non solo non si è pentita di nulla, ma è perfino orgogliosa di ciò che ha fatto. Non si pente nemmeno di aver abbandonato al sua famiglia né di aver esercitato il potere di vita o di morte sulle persone rinchiuse nei lager, per la maggior parte ebrei. Tornasse indietro, insomma, rifarebbe tutto da capo.
Per un pugno di cioccolata e altri specchi rottidi Helga SchneiderOligo editore Racconti ISBN 978-8885723238 Ebook 4,99€ cartaceo 15,00€ |
Ecco, nel libro e nell'intervista ciò che mi ha colpito è stato il coraggio di Helga Schneider di raccontare la verità, di non nascondere ciò che è stato.
Naturalmente lei era una bambina e non aveva colpa, ma diventata adulta avrebbe potuto non dire nulla, lasciare che nessuno sapesse la verità su sua madre. Poteva tacere, insomma, invece ha deciso di parlare, ed è questo, secondo me, il coraggio della verità. Quello di non dimenticare e far sapere agli altri anche storie come questa, di figli che diventati grandi hanno deciso di raccontare di genitori come questi. Per quanto possa essere atroce pensare che una donna anziana non abbia nessun tipo di rimorso. Per quanto possa essere duro dire al mondo “mia madre era guardiana nei lager”.Helga Schneider fu anche una fra i bambini che conobbero Hitler, nel suo bunker segreto. Un uomo che, come ha raccontato Helga in TV, le sembrò anziano, malato, ma che era venerato da tanti, in primis sua madre.
Quanto fa male scrivere di dolori profondi come quelli del tuo passato? Oppure la scrittura è qualcosa che ti ha aiutata a convivere con quei fantasmi?
La scrittura mi ha assolutamente aiutato a convivere con i miei fantasmi e, dopo l’uscita di "Lasciami andare, madre", soprattutto con quello di mia madre. Non me ne sono totalmente liberata, ma duole di meno.
Intervista a Helga Schneider, Mangialibri
Lara Zavatteri Classe 1980, vive e lavora nel paese di Mezzana in val di Sole (Trentino). Iscritta all'Ordine nell'elenco dei pubblicisti dal 2000, scrive articoli di cultura, ambiente e attualità locale. È anche blogger e autrice di libri. Guardando le stelle, Un cane di nome Giuliano, Risparmia Subito!, Amici per sempre, Cuor di Corteccia, Sopravvissuti, Youcanprint. Reset, Photocity.it. La strada di casa, Edizioni del Faro. Agata. Come un funerale ti salva la vita, Aroma di caffè e profumo di fieno, L'Intimo non si cambia (e nemmeno si prova), Youcanprint. |
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