Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Roberta De Tomi, autrice di Laura nella stanza (Independently published): «Scrivo per vivere e far vivere storie».
Diamo il benvenuto a Roberta De Tomi nel web magazine culturale Gli scrittori della porta accanto – Non solo libri. Entriamo subito nel vivo di questa intervista. Per scrivere un libro è necessario avere una storia da raccontare: qual è stata quell’alchimia, quella scintilla interiore che ti ha spinto a scrivere Laura nella stanza?
Grazie per l’ospitalità! Buongiorno a tutti/e! La storia di Laura è nata pensando a una stanza chiusa in cui la polvere si accumula e la luce fatica a entrare. Ho visualizzato questa ragazza relegata in questo luogo buio; una ragazza bellissima ma emarginata a causa del suo carattere “strano”. Per Laura l’amore è un sogno a occhi aperti che dal volo a cielo aperto si traduce nella caduta in un abisso di perversioni. Ho voluto raccontare la storia di una persona tacciata di diversità, incastrata in un meccanismo perverso che sembra privilegiare i cosiddetti “vincenti”. Ma anche per i perdenti c’è sempre una possibilità di riscatto. In mezzo troviamo la passione e una situazione molto piccante che contrasta con il desiderio di un amore puro. Le due facce di una medaglia che calo in una provincia sonnolenta dove, a maggior ragione, accade tutto, complice la voglia di evasione.Ci ricordi i titoli delle tue precedenti pubblicazioni?
L’antologia poetica La luce oltre le crepe (2012, Bernini Editore, in veste di curatrice insieme al poeta modenese Luca Gilioli), il manuale Come sedurre le donne (2014, HOW2 Edizioni, tra i bestseller dell'editore), i romanzi Magnitudo apparente (2014, Lettere Animate, sul tema dei Neet e dei precari), Il maledetto residuo nel cuore (2015, Rupe Mutevole Edizioni), il chick-lit ironico-erotico Chick Girl - Azalee per Veridiana (2016, Delos Digital), il librogame fantasy Alice nel labirinto (2017, DAE) secondo posto ex-aequo al Trofeo Cittadella per il miglior romanzo Fantasy 2019.Laura nella stanza: perché questo titolo?
Perché identifica il senso di isolamento di Laura, evocando la componente introspettiva, ma al contempo lo sguardo proiettato all’esterno. Inoltre la stanza allude alla componente erotica della storia.Ci riveli qualche indiscrezione sulla trama?
In effetti la trama si costruisce sull’indiscrezione! Scherzi a parte, è proprio un evento torbido del passato con tanto di Revenge Porn annesso e connesso, il perno attorno al quale si costruisce la vicenda; questo passato irrompe nel presente dei protagonisti insinuando dubbi su un percorso di riabilitazione psicologica di Laura, accusata di perseguitare Diego – il suo ex – con messaggi d’amore estremamente soffocanti. Laura non ci sta: crede che qualcuno la voglia incastrare e per questo interpella Lucrezia, che da Milano torna in provincia per aiutarla. Sarà davvero l’aiuto di un’amica sincera? O dietro alle intenzione della donna, ex di Diego, c’è altro?Laura nella stanzadi Roberta De TomiIndependently published Erotico ISBN 978-1086295160 ebook 1,99€ cartaceo 5,20€ |
Il tuo racconto lungo si fa portavoce di qualche messaggio particolare, o si propone esclusivamente di intrattenere piacevolmente il lettore?
Ho voluto raccontare una storia che potesse trasmettere delle emozioni forti. Non voglio dare alcuna lezioncina e oltretutto trovo irritante il moralismo, soprattutto se applicato all’erotismo. Il messaggio può emergere dalla lettura individuale e i temi toccati in Laura nella stanza sono molteplici: dalla follia, al pregiudizio sociale, passando al sesso inteso come esplorazione. Ma credo che un autore non debba imporre una vision, bensì lanciare suggestioni. Il resto lo fa il lettore o la lettrice. Aggiungo il lato ludico: un’edizione del racconto non ha il finale e il lettore è invitato a… scriverlo… se poi volete contattarmi per un riscontro, ecco la mail: lapennasognante@gmail.com.Robera De Tomi preferisce scrivere con carta e penna o meglio la tastiera?
Carta e penna per gli appunti, le bozze, gli schemi. Poi si passa alla tastiera per la scrittura di romanzi, racconti etc…Ti è mai capitato di doverti confrontare col famigerato “blocco dello scrittore”? Come l’hai superato?
Mi è capitato, mi capita e mi capiterà ancora; di solito mi accade quando sono molto stanca mentalmente. Per superarlo mi metto a fare qualcosa che mi consenta di staccare con la testa: una passeggiata, una torta; a volte mi metto a guardare un film o una serie TV, ascolto un po’ di musica o mi dedico al ballo, disciplina che mi libera tantissimo! In generale cerco di fare esercizi di scrittura creativa che mi aiutano a trovare le strategie utili a esorcizzare lo spauracchio del “blocco dello scrittore”. Inoltre è utilissimo il confronto con altri scrittori e lettori: da quattro chiacchiere possono nascere idee incredibili! In fondo la creatività è un muscolo e come tale va allenato. A volte mi capita di tenere corsi di scrittura creativa che mi consentono di inventare a mia volta esercizi che prima applico su di me. Ho fatto mio il motto: “La fantasia al potere. Sempre!”. Quindi, mai scoraggiarsi e giocare sempre con le storie (senza dimenticare di leggere, leggere, leggere)!Ringraziamo tantissimo Roberta De Tomi per essere stata ospite degli Scrittori della porta accanto e, anche a nome dei nostri lettori, le auguriamo in bocca al lupo per i suoi progetti futuri.
Silvia Pattarini Madre di tre figli, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita. Biglietto di terza classe, 0111Edizioni. La mitica 500 blu, Lettere Animate. Il tempo di un caffè, Gli Scrittori della Porta Accanto Edizioni. |
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